Una stagione piuttosto anomala per la Juventus, la prima senza nemmeno un trofeo dal 2010-2011, si è conclusa con un ininfluente ko per 2-0 sul campo della Fiorentina. I bianconeri avevano già da tempo centrato il piazzamento alla fase a gironi di Champions League, da obiettivo minimo a inizio stagione a traguardo indispensabile dopo un avvio parecchio in salita. È stata anche e soprattutto la gara dei saluti a numerose icone della storia recente della Vecchia Signora: Paulo Dybala e i due ex di turno Federico Bernardeschi e Giorgio Chiellini.
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— Giorgio Chiellini (@chiellini) May 21, 2022
Quest’ultimo ha disputato l’intera prima frazione di gioco, lasciando poi il campo nell’intervallo a causa di una ferita al sopracciglio, quasi un marchio di fabbrica per un difensore come lui, abituato a lottare con le unghie e con i denti su ogni pallone. Dalla Fiorentina, con cui debuttò in Serie A a vent’anni da poco compiuti, il 12 settembre 2004 contro la Roma all’Olimpico, totalizzando 42 presenze, alla Fiorentina, contro cui disputa la sua ultima gara con la maglia della Juventus quasi diciotto anni dopo.
Il difensore classe ‘84 saluta il club bianconero dopo 561 presenze e 36 reti tra campionati e coppe e 20 trofei in bacheca. In Serie A, invece, per lui 430 apparizioni (42º all-time), di cui ben 200 al fianco di Leonardo Bonucci, che riceverà la sua fascia da capitano, e 27 gol tra Fiorentina e Juve. Tra i calciatori in attività, soltanto Samir Handanovič (551 presenze tra Udinese, Treviso, Lazio e Inter), Fabio Quagliarella (533 presenze tra Torino, Ascoli, Sampdoria, Udinese, Napoli e Juventus), Andrea Consigli (439 presenze tra Atalanta e Sassuolo) e Antonio Candreva (432 presenze tra Udinese, Livorno, Juventus, Parma, Cesena, Lazio, Inter e Sampdoria) hanno collezionato più gare di Chiellini in massima serie.
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Il timore alla vigilia del match tra viola e bianconeri riguardava la possibilità che il pubblico del Franchi ricoprisse di fischi Chiellini nel giorno del suo addio. I tifosi di casa, nonostante la forte rivalità tra le due squadre, non hanno certo dimenticato la grande amicizia che legava l’ormai ex capitano della Juventus al compianto Davide Astori, difensore e capitano della Fiorentina scomparso tragicamente il 4 marzo 2018, a soli 31 anni.
Chiellini partecipò anche ai funerali in quel di Firenze, accompagnato da una folta delegazione bianconera. Insieme a lui c’erano anche Gigi Buffon, Bernardeschi, Barzagli, Marchisio, Pjanić, Benatia, Allegri e il suo vice Landucci. Un gesto che venne molto apprezzato dai tifosi della Fiorentina, i quali accolsero gli juventini, reduci dalla trasferta di Champions League col Tottenham (tutti tranne Bernardeschi, partito da Torino e non da Londra), a suon di applausi.
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Chiellini lascia la Juventus e la Serie A al Franchi di Firenze, in occasione dell’ultima giornata di campionato e con la fascia da capitano al braccio. Per lui, dunque, un addio praticamente identico a quello di Paolo Maldini, che il 31 maggio 2009, a quasi 41 anni, giocò la sua ultima gara col Milan proprio sul campo della Fiorentina. Il risultato finale fu lo stesso, ma a parti invertite.
Quel giorno, infatti, furono i rossoneri di Carlo Ancelotti, che peraltro erano nella stessa situazione dei bianconeri di Max Allegri (posto in Champions League in tasca) a vincere per 2-0, mentre l’ultima volta di Chiellini, Dybala, Bernardeschi e (forse) Morata in bianconero non ha avuto un esito felice. Se è vero che Chiellini e Maldini hanno tanto in comune (sono stati entrambi capitani e bandiere di due delle società più gloriose e vincenti di sempre e della Nazionale italiana), è pur vero che il secondo al Franchi non lasciò soltanto il Milan e la Serie A, ma anche il calcio giocato.
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Il primo, dal canto suo, non ha ancora intenzione di appendere gli scarpini al chiodo e intraprendere la carriera da dirigente. Dietro l’angolo, per lui, c’è un nuovo, intrigante capitolo di calcio e di vita, rappresentato dagli statunitensi del Los Angeles FC, militanti in Major League Soccer e attualmente in vetta alla classifica della Western Conference.
Dopo i 17 minuti simbolici contro la Lazio in occasione dell’ultima gara davanti ai tifosi della Juventus e l’ultimo match assoluto in bianconero in quel di Firenze, però, Chiellini ha ancora un’ultima volta da celebrare: quella con la Nazionale, nella Finalissima con l’Argentina in programma a Wembley il 1 giugno. Quasi un anno dopo la storica vittoria degli Europei, dunque, Chiello saluterà gli Azzurri proprio nel tempio del calcio inglese in cui ha sollevato una coppa che l’Italia intera aspettava da 53 anni.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Profilo Twitter Juventus
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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