Nella dodicesima giornata di Serie A, prosegue il duello per il primato tra la Juventus, che resta capolista grazie alla vittoria interna per 1-0 sul Milan nel posticipo domenicale (decisivo un gran gol di Dybala, subentrato nella ripresa a uno spento Cristiano Ronaldo), e l’Inter, che non molla la presa e mostra tutta la sua forza caratteriale superando per 2-1 in rimonta il Verona a San Siro, grazie alle reti di Vecino e Barella che rispondono all’iniziale vantaggio di Verre dal dischetto.
Al terzo posto si attesta la Lazio, che batte il Lecce all’Olimpico, non senza soffrire: il 4-2 finale porta la firma di Correa (doppietta), Milinković-Savić e Immobile, mentre ai salentini non bastano i gol di Lapadula e La Mantia. A pari merito con i biancocelesti c’è il sempre più sorprendente Cagliari, che rifila un pesantissimo 5-2 alla malcapitata Fiorentina (a segno Rog, Pisacane, l’ex di turno Simeone, João Pedro e Nainggolan per i rossoblu, mentre per i viola Vlahović si rende autore di una doppietta che rende meno amaro il ko).
Restano in corsa per il terzo posto anche l’Atalanta e la Roma, nonostante non vivano due giornate particolarmente memorabili: gli orobici non vanno oltre lo 0-0 sul campo della Sampdoria, i giallorossi cadono per 2-0 in casa del Parma, in virtù delle reti di Sprocati e Cornelius. Si allontana ancor di più, invece, il Napoli, fermato sullo 0-0 al San Paolo dal Genoa.
Col medesimo risultato si conclude la gara tra Udinese e SPAL alla Dacia Arena, con Musso che nel finale para un calcio di rigore a Petagna, mentre nell’anticipo di sabato il Torino cala il poker sul campo del Brescia, rovinando l’esordio di Fabio Grosso sulla panchina delle Rondinelle (doppietta sia per Belotti che per Berenguer) e in quello inaugurale di venerdì il Sassuolo fa il suo derby emiliano col Bologna, imponendosi per 3-1 al MAPEI Stadium grazie a una doppietta di Caputo e alla terza rete stagionale di Boga, che rendono vano il gol di Orsolini. Di seguito i Top & Flop del dodicesimo turno del campionato di Serie A, che tornerà tra due settimane in seguito agli impegni delle Nazionali.
BARELLA – Pizzicato da Conte dopo il match di Champions League perso pochi giorni fa col Borussia Dortmund, il giovane centrocampista della Nazionale offre una prestazione più che convincente, coronata da un gol pazzesco per completare la rimonta col Verona.
NAINGGOLAN – L’aria di casa ci ha restituito un Nainggolan sereno, efficace, geniale e divertente. Il Ninja disintegra la Fiorentina con una prestazione da dieci e lode, mettendo a referto tre pregevoli assist e realizzando un gran gol, la ciliegina sulla torta di un pomeriggio da incorniciare per lui e per un Cagliari che continua a stupire.
KULUSEVSKI – Il giovanissimo talento svedese si conferma sui livelli cui ci ha abituato nelle gare precedenti, mettendo varie volte in seria difficoltà la retroguardia della Roma e facendo praticamente di tutto per permettere al Parma di portarsi a casa tre punti pesantissimi.
MUSSO – Il portiere argentino vive un pomeriggio tranquillo, non venendo quasi mai chiamato in causa dagli avversari, ma riesce comunque a risultare l’eroe dell’Udinese respingendo un calcio di rigore di Petagna a tempo scaduto e permettendo ai suoi di bloccare la SPAL sullo 0-0.
MATEJU – Nel primo tempo concede un calcio di rigore, poi messo a segno da Belotti, e si fa espellere per doppia ammonizione, costringendo il Brescia a giocare poco più di un tempo in inferiorità numerica: non certo una serata da ricordare per lui.
CHIESA – È lo specchio fedele di una Fiorentina allo sbando, letteralmente travolta dal gioco e dall’entusiasmo del Cagliari. Sottotono, prevedibile e mai in grado di dare l’impressione di poter cambiare il volto della partita con una giocata o un’azione personale.
DZEKO – Il centravanti bosniaco aveva spesso e volentieri salvato la Roma nelle prime gare della stagione, ma in quel di Parma è tra i peggiori. Non riesce a incidere sul match come dovrebbe fare un giocatore del suo calibro e sbaglia tutte le chance che ha per lasciare il segno.
PIATEK – Esattamente un anno fa era già in doppia cifra e faceva parlare di sé sempre e solo in positivo. Il polacco ha un’ottima occasione nel primo tempo ma la spreca in malo modo, non riuscendo a risollevarsi e a dare una scossa alla sua stagione. Ha le polveri bagnate e la pistola scarica.
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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