Al termine dell’undicesima giornata di Serie A, al comando della classifica c’è sempre la Juventus, che si aggiudica il Derby della Mole col Torino grazie al primo gol in Italia del giovane difensore olandese Matthijs De Ligt. A tenere testa agli uomini di Sarri c’è sempre l’Inter, che grazie a una gran prova di carattere supera per 2-1 il Bologna in rimonta al Dall’Ara: per i nerazzurri decisiva la doppietta di Lukaku, ai felsinei non basta la rete di Soriano.
Si allontana dal podio, invece, l’Atalanta, sconfitta per 2-0 tra le mura amiche dal Cagliari in virtù dell’autorete di Pašalić e del gol dell’uruguaiano Oliva, che permettono ai sardi di agguantare in classifica proprio gli orobici. Stessa sorte per un sempre più irriconoscibile Napoli, che cade per 2-1 all’Olimpico con la Roma: i giallorossi riescono a imporsi nonostante un errore dal dischetto (il secondo stagionale) di Kolarov, con Zaniolo e Veretout, quest’ultimo dal dischetto, che rendono vano il gol di Milik e permettono alla squadra di Fonseca di salire al terzo posto.
In zona salvezza, il ko per 2-1 riportato dal Brescia sul campo del Verona (primo gol in Serie A per il giovanissimo Salcedo, nato nel 2001, e rete di Pessina per gli scaligeri, Balotelli accorcia le distanze con un gran gol per le Rondinelle) costa la panchina a Eugenio Corini, sostituito da Fabio Grosso. Il Lecce riesce a bloccare il Sassuolo sul 2-2 al Via del Mare (Toljan risponde a Lapadula, quindi Falco segna su punizione e Berardi riporta il punteggio in equilibrio), mentre l’Udinese batte per 3-1 il genoa a Marassi in rimonta, con De Paul, Sema e Lasagna che ribaltano l’illusorio vantaggio di Pandev.
Tre punti pesantissimi anche per la Sampdoria, che nel posticipo del lunedì passa per 1-0 in casa della SPAL grazie a un gol di Caprari al fotofinish. Ennesimo ko, invece, per il Milan, che torna a perdere a San Siro con la Lazio dopo ben trent’anni: il match winner è Correa, che riporta avanti i suoi dopo che un’autorete di Bastos aveva reso vano il primo gol della serata siglato dal solito Immobile. Aveva bisogno di vincere anche la Fiorentina, ma i viola non vanno oltre l’1-1 col Parma al Franchi, con Gervinho che permette ai ducali di andare avanti e Castrovilli che evita la sconfitta ai suoi col suo terzo centro in campionato. Di seguito i Top & Flop dell’undicesima giornata di Serie A.
LUIS ALBERTO – Il centrocampista spagnolo trascina la Lazio a San Siro a suon di belle giocate e personalità, mettendo spesso e volentieri in difficoltà la difesa del Milan e rendendosi autore dell’assist che porta alla rete decisiva di Correa nel finale di gara. Si conferma il faro dei biancocelesti.
LUKAKU – Nove gol nelle prime undici partite con la maglia dell’Inter, come un certo Ronaldo. Il centravanti belga pareggia il match in casa del Bologna facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto su una respinta di Skorupski, quindi segna il rigore della vittoria al fotofinish e lotta su ogni pallone senza mai demordere.
VERETOUT – Il centrocampista francese si assume la responsabilità di calciare un rigore, dopo che Meret aveva già respinto la conclusione del suo compagno di squadra Kolarov, segnando nonostante il portiere del Napoli avesse intuito e regalando così una preziosissima vittoria alla Roma. Oltre a ciò, non sbaglia nulla in mezzo al campo.
NAINGGOLAN – Se il Cagliari si sta rendendo protagonista di un avvio di stagione da incorniciare, lo deve anche e soprattutto al centrocampista belga, capace di mettere in mostra il meglio del suo repertorio e di risultare a dir poco imprescindibile nella vittoria con l’Atalanta in quel di Bergamo, su uno dei campi più difficili della Serie A.
DUARTE – Il difensore brasiliano ha un compito a dir poco complicato da assolvere, ossia contenere un Immobile che sta vivendo un periodo di forma straordinario. L’ex Flamengo ha importanti responsabilità sia sul gol del capocannoniere del campionato che su quello decisivo di Correa.
ORSOLINI – È uno di quei giocatori capaci di dare la svolta alle partite con la sua qualità, ma contro l’Inter non ci riesce, risultando evanescente e in netta difficoltà al cospetto della retroguardia nerazzurra. Oltre a ciò, è lui a regalare agli ospiti il rigore segnato da Lukaku nel finale.
MARIO RUI – Il terzino portoghese, ex di turno, perde il duello con Spinazzola sugli sviluppi dell’azione che porta al gol di Zaniolo, quindi provoca un calcio di rigore toccando il pallone con il braccio in area e commettendo tanti altri errori. Pomeriggio da dimenticare per lui.
MURIEL – Reduce da un ottimo momento, il colombiano non riesce a ripetere le prestazioni offerte nelle scorse settimane, facendo tantissima fatica contro il Cagliari. Si vede pochissimo nella prima frazione di gioco, nella ripresa prova a riscattarsi, ma senza successo. Abulico.
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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