Qatar 2022. Il sogno Mondiale continua ancora per quattro nazionali. Quattro sopravvissute. Quattro viaggiatrici impavide che hanno lasciato, alle spalle, nel deserto qatarino, le proprie paure e incertezze per esplorare il territorio ignoto delle semifinali. Solo due, però, tra Argentina, Croazia, Francia e Marocco, percorreranno la strada che le condurrà dritte alla meta finale.
Chi, tra queste, sarà la prima a raggiungere l’ultimo atto, lo scopriremo già stasera con l’attesissima sfida tra Argentina e Croazia. Una partita dal peso specifico non indifferente. Una partita per cuori forti. O, se preferite, una partita da numeri “10“. Con Leo Messi e Luka Modric pronti a dirigere i ritmi della partita come due maestri d’orchestra.
Per entrambi, questa sarà l’ultima Coppa del Mondo. O, al massimo, l’ultima che vivranno da protagonisti. Lo sanno sia loro che i rispettivi compagni di squadra. Lo sanno i c.t. Lionel Scaloni e Zlatko Dalic. Lo sanno gli argentini e i croati. Lo sa tutto il mondo.
Anche per questo, il match ha un sapore da “ora o mai più“. Che noi, appassionati di questo meraviglioso sport e di questa competizione unica che è il Mondiale, vogliamo gustare fino all’ultimo secondo.
“Lusail Iconic Stadium“, Lusail. Ore 20 in Italia. Le 22 in Qatar. 88 mila e passa spettatori. Tutti giunti per assistere allo spettacolo della prima semifinale di questo Mondiale tra Argentina e Croazia. Si alza il sipario.
Nei primi venti minuti della partita, i ritmi sono piuttosto bassi e le due squadre sembrano studiarsi.
Sotto di due reti con un tempo da giocare, Zlatko Dalic decide di fare tre cambi totalmente offensivi per cambiare le sorti del match. Dentro Orsic, Vlasic e Petkovic. Fuori Sosa, Brozovic e Kovacic.
Una partita sulla carta equilibrata e presumibilmente lottata, in realtà, è rimasta in equilibrio soltanto per la prima mezz’ora.
La rete dal dischetto di Messi ha praticamente dato il via alla festa argentina con la “pulce” e Julian Alvarez protagonisti indiscussi. Proprio l’attaccante del Man City, a cavallo fra primo e secondo tempo, ha messo a referto la doppietta con cui ha praticamente chiuso il match e spento ogni speranza di rimonta croata.
Nel mezzo, il genio. La forza. Il talento di un Leo Messi mai così decisivo e trascinatore con l’Albiceleste. Con il gol di stasera diventa il miglior marcatore argentino di tutti i tempi ai Mondiali e raggiunge, a quota cinque, Kylian Mbappé come capocannoniere in questa edizione.
Dall’altro lato del campo, una Croazia spenta e con poche energie da spendere. I due incontri precedenti, durati oltre 120 minuti e terminati ai calci di rigori, contro Giappone e Brasile si sono fatti sentire. Le gambe dei giocatori croati non andavano come al solito e ogni gol argentino sembrava peggiorare la loro condizione.
Il momento più emozionante della partita, però, è croato. Il c.t. Zlatko Dalic, a dieci minuti dal termine, sostituisce Luka Modric regalandogli una standing ovation più che meritata. L’ultima, forse, vera apparizione mondiale (con una finale per il terzo posto ancora da giocare) per il ragazzo partito da Zara che nel corso della sua immensa carriera ha regalato e insegnato calcio dovunque sia andato.
Facendo un resoconto finale, dunque, l’Argentina è la prima finalista di Qatar 2022. Aspetta, adesso, la vincente dell’altra semifinale, che si disputerà domani sera, tra Francia e Marocco.
Domenica pomeriggio, ore 16 italiane, l’ultimo atto del Mondiale.
Fonte foto: FIFA World Cup
Giuseppe Tosto
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città…prima come tirocinante universitario…poi come scrittore nella redazione generalista. Adesso si occupa della Serie A con la rubrica “top & flop” e delle breaking news grazie alle quali si occupa dei temi più svariati: dallo sport all’attualità, passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito? Cercare di spiegare benissimo tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).