Alle ore 16 odierne è andato in scena un interessante quarto di finale a Qatar 2022: da un lato la rivelazione di questo mondiale, il Giappone; dall’altro la solida Croazia di Modric e compagni. Andiamo a vedere nel dettaglio gli sviluppi del match.
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Il tecnico giapponese, come possiamo notare dalla formazione scelta qui sopra, non ha schierato una formazione difensiva, anzi: non ha rinunciato al talento offensivo di Kamada e Doan, entrambi a supporto dell’esperto Maeda. La Croazia, con la solita formazione (fatta eccezione per l’assenza di Sosa) non parte nel migliore dei modi e sono i giapponesi ad essere più convincenti.
Anche qui il divario tecnico sembrava essere piuttosto netto, ma l’organizzazione nipponica si è fatta vedere ed ha bloccato la manovra croata: poche occasioni nel primo tempo, ma spicca la rete di rapina di Maeda, dopo il controllo effettuato al Var. Croazia piuttosto bloccata in questa prima frazione, sorretta dalla prova positiva di Perisic, tra i più in palla dei suoi.
Proprio l’esterno ex Inter, dopo diversi minuti dall’inizio della ripresa, porta il punteggio in parità con un gran colpo di testa su assist di Lovren. Dopo questa marcatura inizia la solita girandola dei cambi, da entrambe le parti: ad essere smantellata nel suo organigramma è stato più il Giappone (un po’ in sofferenza dopo un primo tempo di ottima fattura).
Nella Croazia son parse strane le sostituzioni di Modric e Kovacic (non tanto per la prestazione, quanto per la possibilità di arrivare ai calci di rigore. Il match si è totalmente arenato: si arriva ai tempi supplementari con le squadre nettamente provate fisicamente dopo aver corso per 90 minuti. La Croazia, avendo qualche cambio di impatto come Vlasic, Orsic e Livaja prova un forcing finale, ma il Giappone è riuscito sapientemente ad annullare le offensive croate e portare la partita sino ai calci di rigore.
Qui fa la differenza Livakovic, portiere in forza alla Dinamo Zagabria: pare i primi due rigori di Minamino e Mitoma e rende indolore l’errore di Livaja con la sua terza parata. Sbaglia pure capitan Yoshida e condanna i suoi all’eliminazione e pone fine al sogno giapponese di stabilire il record per il miglior piazzamento nella storia dei mondiali. Passa ai quarti una Croazia concreta ma poco insidiosa, sia per demeriti suoi ma anche a causa di una squadra ben organizzata che ha dato tutto ciò che poteva.
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Fonte foto: Fifa Word Cup
Alex Privitera
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Nasce a Catania in quel soleggiato Aprile del 1996. Racconti familiari lo ritraggono sin da piccolo con un pallone tra i piedi. Crescere non ha fatto altro che rafforzare quell’amore verso il gioco del calcio e qualsiasi altro sport, con o senza un pallone. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, si dice che tra le sue altre passioni non possano mancare musica, cinema e tecnologia. Particolarmente testardo e deciso, crede sia molto importante saper condividere i propri pensieri. Proprio per questo, da tempo affascinato dal giornalismo sportivo, decide di intraprendere questa avventura con Voci di Città. Un capitolo tutto da scrivere, una nuova sfida da affrontare un passo per volta.