Nella seconda gara del gruppo I della seconda fase a gruppi dei Mondiali FIBA, l’Italia affronta il Portorico, contro il quale nei diciannove precedenti ha ottenuto 17 vittorie, l’ultima per 98-65 nell’amichevole dello scorso 13 agosto a Ravenna, e appena 2 sconfitte. Al Smart Araneta Coliseum di Manila, gli azzurri hanno l’obiettivo di vincere e staccare il pass per i quarti di finale. Con una vittoria e un successo della Serbia sulla Repubblica Dominicana, l’Italbasket si piazzerebbe al primo posto nel girone I ed eviterebbe quasi sicuramente il duello con gli Stati Uniti ai quarti di finale dei Mondiali. Una vittoria della selezione caraibica ai danni dei serbi, invece, relegherebbe i ragazzi di Pozzecco al secondo posto anche in caso di successo con Portorico.
Reduce dall’epica rimonta con la Serbia, battuta per 78-76, l’Italia rende immediatamente vano il 4-0 con cui Portorico apre la gara. Gli azzurri, infatti, piazzano un parziale di 15-0, propiziato in particolar modo da Stefano Tonut, autore di ben dieci punti. La risposta di Portorico porta la firma di Tremont Waters, ex giocatore di Boston Celtics, Toronto Raptors e Washington Wizards, che sigla sette punti nel giro di un minuto e mezzo e serve un assist di pregevole fattura a Romero prima e a Conditt poi, permettendo così ai suoi di portarsi sul -3 (18-15). Nonostante ciò, l’Italia ritrova in men che non si dica confidenza col canestro e Spissu, Datome e Ricci riportano gli azzurri in doppia cifra di vantaggio a fine primo quarto (25-15).
Nel secondo quarto, un parziale di 21-14 in favore dei portoricani, che toccano anche il -2 nel corso del periodo, riduce lo svantaggio a sole tre lunghezze alla pausa lunga (39-36). L’Italia paga il 3/17 da dietro l’arco e le otto palle perse, ma nel terzo quarto, dopo il sorpasso portoricano ad opera di Thompson (41-43), riesce a mantenere un possesso di vantaggio, per lo più grazie a un’ottima difesa. Il terzo periodo si conclude sul 51-47 per l’Italbasket, che negli ultimi 12’ archivia la pratica con una prova a dir poco brillante in entrambe le metà campo sin dall’avvio. Le triple di Datome e Ricci riportano gli azzurri sul +10 (57-47) e costringono Portorico al time-out. Da questo momento in poi, l’Italia non si lascia più sfuggire il largo vantaggio, estendendolo fino al +16 finale (73-57), con cui l’Italbasket riscrive la storia.
Era dal 1998, infatti, che la Nazionale di pallacanestro mancava la qualificazione ai quarti di finale dei Mondiali FIBA. In quel caso, gli azzurri si qualificarono ai quarti proprio grazie a una vittoria ai danni del Portorico, battuto 68-63, per poi arrendersi al cospetto degli Stati Uniti per soli tre punti (80-77). In quella storica Coppa del mondo di venticinque anni fa, Pozzecco era in campo, oggi è l’uomo che siede in panchina in giacca e cravatta e che ha riportato l’entusiasmo che tanto serviva a una Nazionale come la nostra. In caso di vittoria della Serbia e di successo degli Stati Uniti con la Lituania, sarà quest’ultima l’avversaria dell’Italia ai quarti di finale dei Mondiali, altrimenti toccherà proprio agli USA, come venticinque anni fa.
Nella gara vinta con uno scarto di ben sedici punti con Portorico, spiccano le prestazioni di Pippo Ricci e Stefano Tonut, autori di 15 punti a testa. Il primo mette a referto anche 3 rimbalzi e una stoppata, tirando col 50% dal campo (6/12), mentre il secondo fa registrare un rimbalzo e due recuperi e tira col 70% (7/10). Doppia cifra anche per Simone Fontecchio (12 punti, ma con appena 5/16 dal campo e 2/9 da tre) e capitan Gigi Datome, alla sua presenza numero 200 con l’Italbasket (undicesimo giocatore di sempre a riuscire a tagliare lo storico traguardo, dopo Marzorati, Meneghin, Brunamonti, Galanda, Basile, Bariviera, Magnifico, Villalta, Riva e Vecchiato). Per il classe ‘87 11 punti e un assist col 50% al tiro (4/8) e il 60% dalla lunga distanza (3/5).
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Italbasket
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
“Se c’è un libro che vuoi leggere, ma non è stato ancora scritto, allora devi scriverlo.”