Il GP di Portimão si rivela particolarmente divertente, anche se si rivela l’ennesima conquista (la 92esima, record) di Lewis Hamilton. Gli on board durante libere e qualifiche avevano particolarmente impressionato gli appassionati di tutti il mondo, dato che il circuito portoghese era all’esordio in classe regina. La gara, a sua volta, si è dimostrata particolarmente piacevole. Soprattutto durante la prima metà di gara non sono mancati i colpi di scena, con tanti sorpassi e altrettanti contatti. Anche se i fattori cambiano, tuttavia, il risultato resta lo stesso: Mercedes fa doppietta ed Hamilton, dopo la super pole position strappata a Bottas demolisce totalmente il compagno di squadra: con la stessa strategia sono più di 25 i secondi di distacco tra il 77 e il 44.
Buona prova di Charles Leclerc, che bissa la prestazione in qualifica e conquista una quarta posizione che per la classifica è oro. “Rispetto a me Charles fa un altro sport“, ha dichiarato in questi giorni Vettel, che migliora rispetto alle qualifiche ma arriva a stento in zona punti (decima posizione). Solito GP quello di Verstappen: terzo dietro le stelle a tre punte, superiore per essere attaccato dalla quarta macchina e fin troppo distante dal compagno di squadra per abbozzare un paragone. Davvero imbarazzante la situazione di Albon che continua a rimediare figuracce. Da applausi anche Gasly, Sainz e Perez: tre guide di assoluto valore.
Partenza abbastanza movimentata. Sainz la spunta addirittura su entrambe le Mercedes, che si trovano molto in difficoltà durante le prime curve. Benissimo le McLaren in partenza, che condividono il sipario con Raikkonen, vero MVP della partenza: in un giro prende 10 posizioni grazie a traiettorie totalmente differenti e sorpassi di percorrenza con grande esperienza. Il primato di Sainz dura poco, con Bottas che lo sopravanza senza grandi patemi d’animo. Il 77 sembra avere la situazione sotto controllo ma basta aspettare poco per Lewis Hamilton, che svernicia il compagno di squadra senza possibilità di replica.
Da lì in poi per il 44 è un dominio assoluto fatto di giri veloci e un ritmo imbarazzante rispetto al compagno di squadra. Più dietro si divertono e non poco gli altri. Leclerc conferma la posizione da cui era partito. Il distacco dal compagno di squadra sembra di un altro pianeta, vedere Vettel così lontano fa specie. Lo sviluppo della vettura è ormai affidato a Leclerc, quindi la sensazione è che il tedesco farà ogni weekend solo per il gettone di presenza, cercare di finire più volte possibile in top 10 e dare decenza a questo finale con la Ferrari. Ma diamo a Cesare quel che è di Cesare: Leclerc sembra saper portare al limite questa vettura, sembra essersi adattato ai nuovi aggiornamenti. Sembra che la lotta tra due prime guide si sia ridotto a un confronto ormai impari.
Verstappen non fa molto più di ciò che fa ad ogni gara. Non parte benissimo, recupera, non ne ha abbastanza per recuperare le Mercedes e dunque si staziona, come ormai d’abitudine, al terzo posto. Il distacco con Albon è davvero indecoroso per il thailandese. Siamo sull’incommentabile ormai e vedere il 23 ancora nella casa anglo-austriaca sembra un’ingiustizia visto quello che ha dovuto passare Gasly in quei primi, terribili, 6 mesi in RB. A proposito del francese: sua è la quinta piazza. Non ci sono davvero motivi per cui lui non possa essere promosso, un’altra volta, nella casa madre. Il numero 10, al momento, è il migliore tra i piloti fuori dai top-team. L’unico vincitore al di fuori di Bottas, Hamilton e Verstappen. I risultati sono dalla sua, speriamo che trovi al più presto un contratto all’altezza del suo valore.
Benissimo anche Sainz, che strappa un altro buon piazzamento: dimostrazione che lo spagnolo sia stata una grande scelta da parte della Ferrari. Non siamo sicuri che il 55 pensi ancora la stessa cosa, ma questo dipende essenzialmente da Maranello. Perez fa una gara onesta: si gira all’inizio ma comunque arriva abbondantemente in top 10, mentre il compagno prende penalità su penalità. Altra ottima prova anche per le Renault, che ancora una volta piazza entrambi i piloti tra i primi 10: i francesi sono adesso a 6 punti dalla Racing Point e 4 dalla McLaren, entrambe le scuderie hanno portato a punti solo una vettura.
Alla bandiera a scacchi è un tripudio per Lewis Hamilton: l’inglese con la stessa strategia del compagno di squadra arriva primo con 25 secondi di distacco, dopo non essere partito al meglio. 92 vittorie: l’inglese fa ancora una volta la storia e ad oggi è il pilota più vincente di sempre in classe regina. Allo stesso modo il settimo titolo sembra ormai suo (76 punti di vantaggio su Bottas) e il prossimo anno potrebbe letteralmente demolire ogni record esistente e renderlo irraggiungibile per chiunque.
Francesco Mascali
Fonte foto: pagina Facebook Mercedes
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Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»