Prosegue l’ottimo inizio di stagione dell’Aston Villa che, in occasione dell’ultima gara della fase a gironi della Conference League, ha ottenuto la prima ricompensa. Vale a dire, il primo posto nel gruppo E. Nonostante una formazione rimaneggiata per l’ultimo impegno con i bosniaci del Zrinjski Mostar, con tanti titolari a riposo, i Villans hanno strappato il punto che serviva per concludere in testa il proprio girone. Vanificando, tra l’altro, il successo del Legia Varsavia contro l’AZ Alkmaar.
Oltre a ciò, gli uomini di Unai Emery sono attualmente terzi in Premier League con 35 punti, a sole due lunghezze dal Liverpool capolista. Scelto come nuovo allenatore dell’Aston Villa il 24 ottobre 2022, in sostituzione dell’esonerato Steven Gerrard, l’allenatore spagnolo debutta, come meglio non si potrebbe, il 6 novembre battendo per 3-1 il Manchester United. Prima del suo arrivo, i Villans occupavano il tredicesimo posto con 15 punti in 14 partite. Nelle restanti 28 gare, con Unai Emery in panchina, la squadra della città di Birmingham riesce a centrare ben 46 punti. Grazie agli ottimi risultati, infatti, l’Aston Villa chiude il passato campionato al settimo posto, ritornando dopo 12 anni nelle competizioni UEFA, qualificandosi in Conference League.
Un traguardo da applausi per Unai Emery che, dopo le critiche ricevute quando allenava l’Arsenal, si sta prendendo una meritata rivincita in terra inglese. Tra i suoi risultati più importanti, nella prima parte della sua esperienza alla guida dell’Aston Villa, si annoverano diverse vittorie “di lusso”: il doppio successo col Tottenham; lo 0-2 in trasferta col Chelsea; il già citato 3-1 al debutto col Manchester United; il 3-0 casalingo col Newcastle e il successo di misura col Brighton di De Zerbi (2-1) nell’ultima giornata di campionato, fondamentale per agguantare la qualificazione ai preliminari di Conference League.
Risultati che certificano la bontà della scelta dei Villans di puntare sul tecnico basco. Quest’ultimo, prima di firmare col club inglese era ancora sotto contratto col Villarreal. Squadra spagnola con cui era riuscito nell’impresa di vincere, nella stagione 2020/2021, la quarta Europa League della sua carriera (dopo le tre vinte col Siviglia tra il 2014 e il 2016) e di raggiungere la semifinale di Champions League l’anno seguente. Estromettendo dal torneo, tra l’altro, la Juventus, il Bayern Monaco e sfiorando l’impresa col Liverpool in semifinale.
Per strapparlo al Sottomarino Giallo e portarlo in quel di Birmingham a stagione in corso, l’Aston Villa ha dovuto pagare una clausola rescissoria da circa 6 milioni di euro. La scorsa estate, la rosa a disposizione dell’ex allenatore di Valencia, Siviglia, PSG e Arsenal è stata rinforzata con tanti innesti di spessore. Dal suo fedelissimo Pau Torres – con cui aveva già lavorato al Villarreal dal 2020 al 2022 – al centrocampista belga Youri Tielemans – arrivato a parametro zero dal Leicester retrocesso. Passando per l’esterno offensivo Moussa Diaby – prelevato dal Bayer Leverkusen – Nicolò Zaniolo e Clément Lenglet. Quest’ultimi due, arrivati in prestito rispettivamente da Galatasaray e Barcellona. Il tutto, per una somma totale di 93 milioni di euro.
Nonostante una spesa misurata (rispetto agli standard delle squadre inglesi), i nuovi arrivati hanno contributo in maniera determinante alla crescita di una squadra che, già lo scorso anno, aveva iniziato a spiccare il volo. L’Aston Villa ha iniziato in maniera più che positiva anche la stagione attualmente in corso, staccando in estate il pass per la fase a gironi di Conference League in virtù del doppio successo con l’Hibernian nel turno preliminare (0-5 in Scozia e 3-0 in Inghilterra) e centrando undici vittorie nelle prime sedici gare disputate tra agosto e ottobre.
Nello straordinario avvio di stagione della squadra allenata da Unai Emery, da segnalare il tennistico 6-1 contro il malcapitato Brighton di De Zerbi e il poker rifilato al West Ham il 22 ottobre (4-1). Dopo il ko per 2-0 sul campo del Nottingham Forest, con cui aveva inaugurato il mese di novembre, l’Aston Villa ha poi messo in fila ben otto risultati consecutivi. Di cui, fino ad oggi, sei vittorie che contano vittime illustri come il Tottenham, il Manchester City di Guardiola e l’Arsenal (fino a quel momento capolista in campionato).
Come se non bastasse, proprio nella serata di giovedì 14 dicembre, l’Aston Villa ha ipotecato il primo posto nel gruppo E della Conference League. I Villans hanno chiuso il proprio raggruppamento a quota 13 punti, frutto di quattro vittorie (1-0 nella gara d’andata col Zrinjski Mostar, 1-4 ad Alkmaar e 2-1 a Birmingham con l’AZ e 2-1 col Legia Varsavia tra le mura amiche), un pareggio e una sconfitta (3-2 col Legia a Varsavia).
Il glorioso club inglese, che nel corso della sua storia ha vinto anche una Coppa dei Campioni nel 1982, battendo il Bayern Monaco, tornerà così a giocare la fase ad eliminazione diretta di una competizione europea per la prima volta dal 2008-2009. Stagione nella quale raggiunse i sedicesimi di finale (eliminati dai russi del CSKA Mosca) nell’ultima storica edizione dell’allora Coppa UEFA che, dal 2009-2010, assunse la denominazione attuale di Europa League.
Il fatto che in panchina ci sia un allenatore come Unai Emery non è certamente un caso. Il tecnico 52enne, nato al confine tra Paesi Baschi e Francia, infatti, nel corso della sua carriera si è spesso reso protagonista di ottimi risultati alla guida di squadre che navigavano in cattive acque. Nel 2013, prese le redini di un Siviglia reduce da due noni posti consecutivi, oltre che da tre anni senza trofei, e lo portò alla vittoria di tre Europa League in altrettante stagioni e a una finale di Coppa del Re, persa col Barcellona, nel 2016.
Dopo sette trofei in due anni sulla panchina del Paris Saint-Germain (una Ligue 1, due Supercoppe francesi, due Coppe di Lega e due Coppe di Francia tra il 2016 e il 2018), ha poi riscritto pagine importanti della storia del Villarreal, conducendo il club valenciano a due prime volte indimenticabili. La vittoria della prima Europa League nella sua storia nel 2020-2021 e la prima partecipazione alle semifinali di Champions League nel 2021-2022.
Oltre ad essere attualmente terzo in Premier League e in corsa sia in Conference League che in FA Cup (in quest’ultima competizione affronterà il Middlesbrough il 6 gennaio), l’Aston Villa ha una striscia aperta di ben quindici vittorie casalinghe consecutive in campionato, avendo vinto tutte le partite disputate al Villa Park in campionato dal 4 marzo ad oggi. A contribuire a un’annata da favola non sono soltanto i già citati nuovi arrivati, ma anche molti nomi già presenti in rosa lo scorso anno.
Tra questi figurano il portiere Emiliano Martínez, campione del mondo con l’Argentina, i centrocampisti John McGinn, già a quota 6 gol e 4 assist, e Douglas Luiz, perno insostituibile del centrocampo dei Villans. In attacco, come non nominare Ollie Watkins (13 reti e 8 assist tra tutte le competizioni) e Leon Bailey (8 gol e 7 passaggi vincenti). Per citare, infine, solo alcuni dei tanti protagonisti della cavalcata dell’Aston Villa come i giovanissimi Jhon Durán e Jacob Ramsey.
Fonte foto in evidenza: Aston Villa
Dennis Izzo
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