Il Brighton compie l’ennesima impresa. La formazione allenata da Roberto De Zerbi, infatti, grazie alla vittoria di ieri sul campo dell’AEK Atene è sicura, quantomeno, di passare il proprio girone di Europa League. Inoltre, gli stessi Seagulls – attualmente al secondo posto nel girone – nell’ultima giornata affronteranno il Marsiglia per decidere chi si classificherà prima nel girone che permetterà il passaggio direttamente agli ottavi di finale (evitando i sedicesimi).
Tuttavia, si tratta di un risultato a dir poco storico per una squadra, come il Brighton, che nel primo decennio del nuovo secolo non se la passava proprio bene. Oltre ad aver, più volte, rischiato il fallimento, nella stagione 2006-2007 andò ad un passo dalla retrocessione in League Two (la nostra vecchia Serie C2), mentre, nel 2010-2011 militava in League One.
Solo dal 2017, infatti, il Brighton è stabilmente in Premier League. Dopo quattro salvezze di fila sotto la guida, prima, di Chris Hughton e, poi, di Graham Potter, i Seagulls hanno iniziato ad alzare l’asticella dei propri obiettivi. Nella stagione 2021-2022, difatti, centrano il miglior risultato della propria storia in Premier League concludendo il campionato al nono posto e mettendo in mostra un calcio tanto bello quanto efficace, oltre che numerosi giovani talenti interessanti. Tra questi: Sánchez, Caicedo, Cucurella – approdati tutti e tre al Chelsea per un centinaio di milioni – Bissouma, Trossard e Mac Allister, le cui ottime prestazioni hanno permesso al club di generare plusvalenze da record.
Roberto De Zerbi, tecnico del Brighton dal 18 settembre 2022: con lui i Seagulls sono approdati in Europa. (Fonte: EuroFoot).
Con l’arrivo di Roberto De Zerbi – subentrato a Graham Potter, passato al Chelsea, il 18 settembre 2022 – il Brighton ha continuato a stupire, salendo di livello sia sul piano del gioco che per ciò che concerne i risultati, battendo squadre del calibro di Manchester United, Chelsea, Arsenal e Liverpool in campionato, raggiungendo la semifinale di FA Cup (persa soltanto ai calci di rigore col Manchester United) e chiudendo al sesto posto in Premier League con 62 punti e il quarto miglior attacco del torneo (72 gol fatti). Una serie di traguardi storici per il club dell’East Sussex, che nella serata di ieri ha messo la ciliegina sulla torta con la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League con una giornata d’anticipo, peraltro nell’anno della sua prima partecipazione assoluta a una competizione europea.
I Seagulls hanno ottenuto il prestigioso traguardo grazie al successo di misura sul campo dell’AEK Atene (0-1, decisivo un calcio di rigore di João Pedro), che ha permesso loro di salire a quota 10 punti nel gruppo B, a un solo punto di distacco dal Marsiglia di Gennaro Gattuso e a +6 sui campioni di Grecia guidati da Matías Almeyda, grande amico di Roberto De Zerbi. Quest’ultimo, 44 anni compiuti lo scorso 6 giugno, è ormai da tempo uno degli allenatori più apprezzati sul panorama calcistico internazionale e in terra inglese ha raggiunto la definitiva consacrazione. Sotto la sua guida, il Brighton ha sin da subito espresso un bellissimo gioco corale che ha permesso a tanti giocatori di imporsi definitivamente ad alti livelli e di compiere il tanto agognato salto di qualità.
Nel sistema di gioco del tecnico bresciano, che antepone il gruppo all’individualità, infatti, si sono messi in mostra giocatori del calibro di Moisés Caicedo, Robert Sánchez e Alexis Mac Allister, che la scorsa estate sono stati ceduti a peso d’oro dopo essere stati acquistati per poco meno di 30 milioni in totale. I primi due sono passati al Chelsea per un totale di circa 139 milioni di euro (116 per il centrocampista ecuadoriano, 23 per il portiere spagnolo), mentre il terzo, campione del mondo con l’Argentina nel 2022, è passato al Liverpool in cambio di poco più di 40 milioni di euro. Contestualmente, il centrocampista classe ‘91 Pascal Groß è entrato per la prima volta in carriera nel giro della Nazionale tedesca.
Per sostituire i tanti partenti, il Brighton ha tenuto fede alla propria visione calcistica ed economica, puntando su giovani talenti congeniali al sistema di gioco di De Zerbi. Tra questi, spiccano l’attaccante brasiliano João Pedro (2001), il centrocampista camerunese Carlos Baleba (2004) e il portiere belga Bart Verbruggen (2002), prelevati la scorsa estate per poco più di 80 milioni di euro, rispettivamente da Watford, Lille e Anderlecht, ma soprattutto Ansu Fati, arrivato in prestito dal Barcellona per rilanciarsi dopo i tanti infortuni che ne hanno rallentato significativamente i progressi negli ultimi anni (già 4 gol e un assist in 14 partite prima dell’infortunio che lo terrà lontano dai campi per due mesi e mezzo).
A trascinare il Brighton, però, non sono soltanto i nuovi arrivati, ma anche volti già noti da quelle parti che hanno trovato continuità d’impiego e di rendimento dopo aver già fatto parlare di sé nella passata stagione. È il caso di Evan Ferguson, che lo scorso anno si era fatto apprezzare con 10 reti in 25 presenze tra Premier League, FA Cup e Carabao Cup). Quest’anno, il 19enne attaccante irlandese è già a quota 6 gol. Non sono da meno l’esterno giapponese Mitoma, il difensore olandese Van Hecke, il centrocampista scozzese Gilmour, i terzini Estupiñán e Lamptey, l’argentino Facundo Buonanotte, così come i veterani March, Welbeck, Veltman, Dunk, Lallana, Webster e Milner.
João Pedro, autore del gol che ha permesso al Brighton di qualificarsi ai sedicesimi di Europa League. (Fonte: Fabrizio Romano).
Il Brighton è fondato su un mix ideale di giovani talenti che hanno tutte le carte in regola per diventare delle stelle e giocatori più esperti che hanno tanto da dare alla causa, non soltanto in campo. La parola chiave che racchiude la filosofia del club inglese è programmazione. Passo dopo passo, i Seagulls hanno realizzato un vero e proprio capolavoro nel giro di poco più di dieci anni, compiendo prima la scalata dalla League One alla Premier League (promozione in Championship nel 2010-2011 e in massima serie nel 2016-2017), per poi centrare quattro salvezze consecutive e arrivare nella prima parte della classifica con Potter e in Europa League e a un passo dalla finale di FA Cup con De Zerbi.
Nonostante un avvio di stagione tutt’altro che semplice, con quattro pareggi e tre sconfitte (di cui un tennistico 6-1 incassato sul campo dell’Aston Villa) e un solo punto nelle prime due partite in Europa, con tanto di ko tra le mura amiche al debutto assoluto, il Brighton si è risollevato nello scorso weekend col successo per 3-2 sul campo del Nottingham Forest, portandosi a soli otto punti dalla vetta, e in Europa ha messo in fila ben tre successi consecutivi senza subire gol: doppio 2-0 con l’Ajax, in casa il 26 ottobre e alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam il 9 novembre, e 0-1 ad Atene con l’AEK nella penultima giornata della fase a gironi.
Il 30 novembre, dopo il 21 maggio, giorno dell’aritmetica qualificazione in Europa League, da ieri sarà un’altra data che i tifosi dei Seagulls non potranno mai dimenticare. Nel frattempo, gli uomini di De Zerbi sono già proiettati alla sfida di domenica col Chelsea a Stamford Bridge e a quella col Marsiglia di Gattuso in programma il 14 dicembre all’AMEX Stadium, duello determinante per conquistare il primo posto nel girone di Europa League. Perché se è vero che i gabbiani hanno già raggiunto vette che sembravano irraggiungibili, è altrettanto vero che sono arrivati a certi livelli proprio perché non si sono mai posti limiti, migliorando quotidianamente attraverso la seria programmazione e il duro lavoro in allenamento. E ora che volano sempre più in alto, gli arrembanti Seagulls non ne vogliono proprio sapere di perdere quota.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Brighton & Hove Albion
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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