Con l’aumentare delle tasse aumentano anche i debiti da pagare, spesso costi improponibili da estinguere in denaro. Che fare allora? Di fronte a ben poche altre scelte, resta solo da premere un click e trovare un altro metodo per pagarsi la retta: prostituirsi.
Le tasse universitarie sono una delle spese più ponderose per le famiglie italiane e ancor più indecenti lo diventano negli Stati Uniti, soprattutto per quegli studenti che, privi di un sostegno familiare economico e non solo, si ritrovano a dover ripagare cifre esorbitanti per annullare i propri debiti universitari, a volte stimabili dagli 8000 dollari in sù. Chi si trova in determinate situazioni, farà una tra le prime cose istintive che vengono in mente in momenti di panico e totale impotenza: digitare su Google le parole-chiave per risolvere il proprio problema.
Nella lista di links, uno tra i primi sarà SeekingArrangement.com al quale sono registrati circa 3 milioni e 600mila utenti provenienti da 139 Paesi diversi. In teoria il sito sembra essere il vaso di Pandora per ogni studente in difficoltà: effettuata la registrazione sotto la categoria sugarbaby , inseriti i dati relativi ai propri studi e in media la cifra di cui ha bisogno, poi, munite di una bella foto accattivamente, si aspetta. Cosa? Che un facoltoso uomo over40, altrimenti definito sugardaddy, decida di adottare piccole universitarie in difficoltà e mantenergli gli studi. Si potrebbe pensare che si tratti di un grande atto di carità e generosità, in realtà però sembra che sotto la facciata di un sito di incontri, si nascondano le sagome di un “semi-bordello” di prostituzione. Infatti gli sugardaddy non sono altro che uomini ricchi eccitati sessualmente da giovani donzelle in difficoltà.
Un’esperienza da sugarbaby è stata raccontata da una ragazza americana di 22 anni che era in debito con il pagamento delle tasse universitarie di ben 15.000 dollari, al Huffpost. Iscrittasi al “sito per incontri”, apparentemente inconsapevole, ha incontrato in stazione quest’uomo di presenza molto più anziano dei 42 anni dichiarati su Seeking. Lo sugardaddy ha condotto la ragazza in una casa magnifica e dopo due schizzi in piscina e un massaggio con la crema solare, la 22enne sexy in bikini si è prestata sessualmente per un intero pomeriggio con l’anziano riccone.
Taylor, pseudonimo che la studentessa usa con gli uomini che incontra in linea, ha dichiarato «Volevo solo farla finita e farlo il più rapidamente possibile. Volevo solo uscire da questa situazione nel modo più sicuro possibile, pagare il mio debito e andare avanti. Non ho mai pensato che si arrivasse a questo. Sono salita sul treno del ritorno e mi sentivo sporca. Voglio dire, avevo appena ottenuto i soldi per aver fatto sesso. Credo di aver solo realizzato quello che dovevo fare: ho bisogno di soldi per la scuola. Ho solo fatto quello che doveva essere fatto».
Purtroppo il mondo, e non solo l’America, è pieno di ragazze come Taylor. Lo ha dimostrato una ricerca della rivista Sex Education: infatti su 325 laureande britanniche, il 78% ha dichiarato di aver trovato “soluzioni alternative” per ripagare i debiti universitari. Tra queste ragazze 35 si sono prostituite, 23 si sono esibite in spettacoli di lap dance e 19 di strip tease, 26 sono state protagoniste di materiale pornografico e 52 hanno lavorano nell’industria del sesso. Inoltre, secondo le statistiche più della metà degli utenti di Seeking, 2,6 milioni, è costituita da sugarbaby.
In una società in crisi come quella odierna con la mancanza di posti di lavoro, l’economia in peggioramente e un tasso di disoccupazione esorbitante, non dovrebbe meravigliare che una delle alternative possibili sia svolgere “il mestiere più vecchio del mondo”; ciò che è inammissibile però è che si arrivi al punto di vendere il proprio corpo per potersi garantire quello che dovrebbe essere un diritto fondamentale per i giovani: il sapere, la cultura, l’istruzione e un futuro che, paradossalmente, servirebbe proprio ad evitare di finire in strada.
Chiara Forcisi
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Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.