CATANIA – Cielo leggermente nuvoloso, qualche raggio di sole che sbuca dalle nuvole bianche, così si è svegliata Catania stamattina. La quiete dopo la tempesta, sembra. Ma il disastro lasciato dal maltempo negli ultimi giorni è ancora papabile in ogni angolo della città, in centro specialmente.
Alberi centenari abbattuti, fioriere di cemento trascinate a km di distanza dal loro punto originario, strade distrutte, elementi esterni dei bar devastati, macchine distrutte. Sono solo alcune delle foto sconcertati pubblicate stanotte sulla pagina facebook di Lungomare Liberato. Il maltempo che ha colpito la Sicilia, ha lasciato per la città di Catania vittime e devastazione, molto più di quanto non sia avvenuto nell’alluvione del 2018.
Defluiti i fiumi di acqua dovuti al maltempo, anche grazie all’intervento dei soccorsi, ecco le foto scattate questa notte:
La quantità di spazzatura che appare nelle foto della città è tanta quanto i disastri presenti. Ancor più paradossale se si considera che l’inquinamento è il fattore scatenante di questi repentini e traumatici eventi atmosferici.
Mentre Catania si rialza, non resta che sperare che il presunto Medicane che dovrebbe abbattersi sulla Sicilia tra domani (giovedì 28) e dopodomani (venerdì 29) non si verifichi realmente.
Chiara Forcisi
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Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.