Il cantante era stato reso famoso nel 1996 dal conosciuto brano I believe I can fly. Oggi Robert Sylvester Kelly (conosciuto come R. Kelly) ha 55 anni, e dopo la nascita del momvimento #MeToo sono venuti alla luce i numerosi abusi che aveva perpetrato ai danni di minorenni, per i quali è stato condannato oggi dalla giudice Ann Donnelly. Numerosi abusi erano emersi anche grazie alla diffusione della docuserie Surviving R. Kelly. La giudice ha dichiarato: «È un caso di violenza, crudeltà e controllo.» A tutto ciò si aggiunge il fatto che un anno fa a Brooklyn era stato giudicato colpevole di avere guidato per vent’anni un’organizzazione criminale a Chicago che reclutava donne da vessare e sfruttare.
Durante il processo hanno testimoniato sette donne, molte delle quali in lacrime hanno ricordato gli abusi ai quali erano state sottoposte; alcune sono attualmente gravate da problemi mentali dovute alle vessazioni. Una testimone ha dichiarato, guardando in faccia il cantante: «R. Kelly era un pifferaio magico che adescava minori con i suoi soldi e la sua celebrità. Con l’aggiunta di ogni nuova vittima crescevi in malvagità. Usavi fama e potere per allevare ragazze e ragazzi minorenni e asservirli alla tua gratificazione sessuale. Ci riprendiamo i nostri nomi. Non siamo più le prede che eravamo una volta». Sono state presentate centinaia di prove (scritte, videoregistrate e audioregistrate) degli abusi a cui l’imputato. Nello specifico, grazie anche all’aiuto di dipendenti e collaboratori, sottoponeva le sue vittime ad abusi: è emerso che il cantante prendesse spesso di mira le giovani vittime che assistevano ai suoi concerti, a volte aggredendole sessualmente dietro le quinte pochi minuti dopo l’evento. La difesa del cantante aveva chiesto l’erogazione di una pena più lieve evidenziando gli abusi che lo stesso R. Kelly avrebbe subito a sua volta in famiglia durante la sua infanzia. R. Kelly non ha dichiarato nulla durante e dopo la lettura della sentenza: è stato condannato a 30 anni di carcere ed al pagamento di una multa di 100.000 dollari, per adescamento di minori.
Stefania Piva
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È nata e vive a Milano, laureata in giurisprudenza all’Università Statale di Milano, praticante avvocato presso l’Avvocatura dello Stato di Brescia. Da sempre appassionata di politica e giornalismo, ha scritto in precedenza per il giornale locale ABC Milano. Ama il trekking in alta montagna ed esplorare i fondali marini per districarsi fra lo stress cittadino e le udienze in tribunale!