Cinque aeroporti francesi sono stati oggetto nuovamente di allarme bomba (Bordeaux, Basel-Mulhouse, Tarbes, Pau e Biarritz), quattro di essi sono stati evacuati. Quello di Biarritz è stato l’unico a non attuare la procedura di evacuazione. Gli artificieri hanno quindi effettuato i dovuti accertamenti. In Europa sta salendo l’allerta in vista del Natale: in Germania è tornato il timore di possibili attacchi contro i tradizionali mercatini di Natale. Di conseguenza, il Ministro dell’Interno Georg Maier ha dichiarato che ritiene che la minaccia possa diventare concreta anche alla luce dell’arresto a Dusiburg di un uomo legato allo Stato Islamico che è risultato stesse pianificando un attacco ad una manifestazione filo-israeliana nel Nord Reno-Westfalia. Il Ministro tedesco ha detto che «L’esempio di Duisburg dimostra che una situazione di minaccia astratta può diventare molto rapidamente concreta. Ora dobbiamo essere estremamente vigili e preparati a tutto. Un’ulteriore escalation della situazione in Medioriente aumenterebbe ulteriormente la minaccia del terrorismo in Germania. I mercatini di Natale in particolare rappresentano potenziali obiettivi». Inoltre, negli scorsi giorno ci sono stati diversi allarme-bomba in alcune scuole tedesche. Il commissario federale per l’antisemitismo, Felix Klein, non ha escluso, che dietro queste minacce ci possa essere Hamas.
Quanto accaduto si innesta su una situazione pregressa: la settimana scorsa circa 70 allarmi bomba hanno perturbato il funzionamento di numerosi aeroporti francesi, in particolare quelli parigini. A seguito dei controlli effettuati, il Ministro dei trasporti Clément Beaune ha dichiarato che quasi tutte le allerte sono state lanciate dalla Svizzera. Dunque, sono state avviate più di 60 indagini in tutte le località, e la Francia ha elevato al massimo il livello di allerta del piano Vigipirate contro gli attentati, dopo l‘assassinio del professore Dominique Bernard nel liceo di Arras (Pas de Calais), dello scorso 13 ottobre. In quell’occasione, un uomo armato di coltello è entrato nel liceo di Arras e, al grido di “Allah Akbar“, ha pugnalato il docente di letteratura uccidendolo, ferito un altro professore ed un agente di sicurezza (quest’ultimo accoltellato più volte, attualmente in pericolo di vita). A seguito della vicenda, il Presidente francese Macron si era recato presso l’istituto scolastico per rendere omaggio alla salma del professore ucciso: «La Francia è ancora una volta colpita dalla barbarie del terrorismo islamico. Si è trattato di un assassinio selvaggio e vile» ha sottolineato, ricordando anche la decapitazione da parte di un terrorista islamico di un altro professore, Samuel Paty, tre anni fa, nella banlieue di Parigi. Inoltre, il presidente francese ha confermato che «un altro tentativo di attentato, in un’altra regione è stato sventato grazie a un intervento delle forze dell’ordine», facendo riferimento all’arresto di un uomo a Limay, nella banlieue di Parigi, noto per la sua radicalizzazione, diretto con un coltello da cucina verso una scuola.
Negli scorsi giorni, in particolare il 19 ottobre, ben 14 aeroporti hanno dovuto interrompere il traffico dopo aver ricevuto minacce di attentati, o dopo il rinvenimento di bagagli sospetti. Nello specifico sono stati chiusi ed evacuati prima di mezzogiorno gli aeroporti parigini di Lille, Tolosa, Nantes, Beauvais. Oltre a questi aeroporti a nord di Parigi, è stato chiuso anche l’aeroporto francese di Nizza. Dopo le ore 13, invece, sono stati chiusi ed evacuati altri cinque aeroporti francesi: Rennes, Biarritz, Pau, Carcassonne, Brest, Lourdes e Strasburgo. Le minacce ricevute in alcuni casi segnalavano la presenza di pacchi bomba. Oltre agli aeroporti, sono stati oggetto di evacuazione anche siti culturali, come il Museo del Louvre e Versailles.
Nel corso dell’evacuazione dell‘aeroporto di Parigi Beauvais, i passeggeri immediatamente scesi dai velivoli sono stati invitati a lasciare rapidamente il luogo per motivi di sicurezza dalla Gendarmerie, che non ha dato altre informazioni. A quel punto, i passeggeri, il personale di volo e dell’aeroporto, sono stati condotti in un campo antistante l’aeroporto, in attesa dell’arrivo degli artificieri. «L’evacuazione si svolge pacificamente e gli sminatori stanno per arrivare per ispezionare il posto», aveva dichiarato Edo Friart, direttore dell’aeroporto di Beauvais, a Le Parisien, aggiungendo che «si tratta di un numero compreso tra 1.500 e 2.000 persone, viaggiatori e personale aeroportuale. Abbiamo un volo dirottato sull’aeroporto di Lille, che ha appena riaperto dopo un’allerta, e un decollo che è stato cancellato. Attualmente vengono mantenuti due atterraggi pianificati». In quel momento, la situazione di caos, durata ore, ha impedito alle persone presenti sul luogo di lasciare la zona. Infatti, i posti di blocco della Gendarmerie impedivano qualsiasi passaggio in entrata e in uscita dalla zona aeroportuale. Inoltre, erano stati sospesi i trasferimenti attraverso navette e bus aeroportuali verso la capitale. Di conseguenza, alcuni passeggeri si sono organizzati per spostarsi dal luogo ove erano ammassati con dei Taxi o degli Uber, non senza incontrare difficoltà, poiché anche a questi mezzi era impedito l’accesso alla zona aeroportuale, ed era dunque necessario dirigersi a piedi verso zone esenti dai posti di blocco. Si scoprirà successivamente da Le Parisien che la minaccia anonima che ha costretto all’evacuazione di quasi 2.000 persone dai due terminali era arrivata via e-mail e riguardava due pacchi bomba.
Ecco immagini e video dell’accaduto:
Stefania Piva
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È nata e vive a Milano. È Avvocato, laureata in giurisprudenza all’Università Statale di Milano, ha svolto la pratica forense presso l’Avvocatura dello Stato di Brescia, e si è specializzata presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Università Statale di Milano. Da sempre appassionata di politica e giornalismo, ha scritto in precedenza per il giornale locale ABC Milano.