Occasione sprecate e vittorie convincenti. È così riassumibile il giovedì europeo di Atalanta, Roma e Fiorentina. Le prime, impegnate in Europa League, agguantano la testa dei rispettivi di gironi (D e G), seppur con prospettive diverse. In Conference League, primo posto condivido per i gigliati, che in casa riscattano la sconfitta contro l’Empoli con una super prestazione.
Un pareggio che sa di sconfitta. L’Atalanta, in campo alle 18.45, spreca la ghiotta occasione di allungare a +5 sul secondo posto. Il primo posto nel gruppo D (7 punti) sembra tutt’altro che in bilico. Tuttavia, l’importanza del piazzamento avrebbe meritato un atteggiamento diverso degli uomini di Gian Piero Gasperini, incapaci di chiudere il match nonostante la superiorità numerica.
Il fortunoso gol di Alexander Prass al 13′ apre la gara ma l’Atalanta, sicuramente più forte da un punto di vista tecnico, riesce a reagire grazie a uno degli uomini più attesi: Luis Muriel. Il 9 pareggia i conti al 34′ e porta avanti i suoi, su rigore, al 7′ minuto di extra time della prima frazione.
Sembra tutto in discesa, se si considera anche l’espulsione di Stefan Hierlander al 52′, che costringe gli austriaci a giocare praticamente tutta la ripresa con l’uomo in meno. Nonostante le occasioni create, però, gli ospiti non chiudono e i padroni di casa ne godono, approfittando di una leggerezza di Sead Kolasinac, che tocca ingenuamente il pallone con la mano in area. Sul dischetto, dopo consulto al VAR, il subentrato Szymon Wlodarczyk è freddissimo.
Una serata che poteva essere perfetta, dunque, lascia l’amaro in bocca ai bergamaschi, certamente non al livello dell’ottima prestazione dello scorso turno sul campo dello Sporting Lisbona, reduce dal pareggio sul campo del modestissimo Rakow. Nel prossimo turno, in programma il 9 novembre, l’Atalanta affronterà in casa nuovamente lo Sturm Graz: imperativo vincere per blindare il primo posto nel girone.
Un ottimo primo tempo regala alla Roma di Josè Mourinho, ancora squalificato, la vittoria e il primo posto a punteggio pieno nel girone. Battuto lo Slavia Praga, che resta secondo a tre lunghezze di distanza dai giallorossi.
Prestazione convincente dei padroni di casa, che tra due settimane, a Praga, potrebbero potenzialmente chiudere il discorso e blindare il primo posto, che vale la qualificazione diretta agli ottavi di finale di Europa League, senza passare dai playoff con le terze classificate dei gironi di Champions League.
La Roma parte subito forte e dopo un minuto sblocca il match con il destro meraviglioso di Edoardo Bove, che si conferma uno dei giovani più talentuosi della rosa giallorossa. Il raddoppio è cosa fatta al 17′ grazie al solito Romelu Lukaku, che non interrompe la sua striscia di reti consecutive nella competizione: un fattore che, alla lunga, potrebbe rivelarsi determinante.
Otto gol fatti e solo uno subito. Il cammino europeo della Roma, fin qui, ha regalato soltanto soddisfazioni dalle parti di Trigoria. Adesso serve capitalizzare prima possibile un tesoro troppo importante per essere sperperato.
A Firenze, probabilmente, guardavano a questa partita con qualche timore. Non tanto per l’avversario, ampiamente alla portata, quanto per il possibile contraccolpo psicologico dopo l’inaspettata sconfitta in campionato contro l’Empoli.
Invece, il giovedì europeo ha sorriso alla formazione di Vincenzo Italiano, capace di rifilare sei reti al Cukaricki, ultima a zero punti nel gruppo F di Conference League.
Lo show viola inizia dopo 6′ minuti con Lucas Beltran, che porta avanti i suoi e raddoppia dopo quattro minuti, realizzando le sue prime reti con la maglia della Fiorentina. Al 29′, cala il tris Jonathan Ikone con il mancino da fuori area. Il poker arriva al 65′ con la splendida punizione di Riccardo Sottil. Chiudono i conti, rispettivamente al 73′ e all’83’, Lucas Martinez Quarta e Maxime Lopez, anche lui al primo gol in maglia viola.
Con dieci gol fatti e quattro subiti, la Fiorentina si guadagna il primo posto nel girone, seppur in condivisione con Ferencvaros e Genk. Lo scontro diretto tra queste ultime si è concluso a reti bianche e tra due settimane si replica. Per questo motivo, non possono esserci errori: in Serbia, la Fiorentina deve vincere, sperando in un altro pari sull’altro campo. Con un occhio anche alla differenza reti.
Mauro Di Stefano
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Giornalista dal 2019, è attualmente Caporedattore del quotidiano NewSicilia.it. Laureato in Lettere Moderne e nel pieno degli studi nel corso di laurea in Filologia Moderna, ha da sempre coltivato la passione per la scrittura, per l’informazione in senso stretto e per il lavoro di squadra. Già dopo la maturità scientifica, vincitore di un concorso, ha potuto approcciarsi in modo diretto alla “vita” di redazione e, di conseguenza, del giornalista. Collabora anche con la redazione di Antenna Uno Notizie, con la quale – soprattutto lo scorso anno – è entrato in contatto anche con il mondo del giornalismo sportivo radiofonico. Per Voci di Città, al momento, si occupa del racconto della UEFA Europa League, competizione calcistica europea. Oltre al calcio, nutre grande passione per Formula 1, Moto GP e Superbike, di cui ha avuto modo di parlarne sul web anche in passato.