A partire da lunedì 22 novembre 2021, l’Austria torna in lockdown, a causa della scarsa adesione volontaria alla campagna vaccinale: solo il 66% degli austriaci si è vaccinato. Inizialmente si parlava di un lockdown mirato ai soggetti NoVax, ora invece coinvolgerà tutti per massimo venti giorni: poi dal 13 dicembre 2021 tornerà a vigere soltanto per i NoVax. Da febbraio 2022 verrà introdotto l’obbligo vaccinale, unico mezzo per raggiungere una copertura sufficiente.
Soltanto il 66% degli austriaci ha aderito alla campagna vaccinale anti Covid: si tratta di un tasso di vaccinazione fra i più bassi in Europa occidentale. A fronte dell’elevata incidenza sulla popolazione (971,5 casi ogni 100.000 abitanti), è stata indetta una riunione fra i governatori delle nove province e il cancelliere austriaco Alexander Schallenberg, per organizzare la conferenza stampa che ha avuto luogo in mattinata, durante la quale il ministro della sanità ha annunciato il lockdown per tutti. Da settimana scorsa era infatti stato introdotto un lockdown per i NoVax, ma siccome le infezioni ad ora hanno raggiunto un picco superiore a quello dell’anno scorso in questo periodo, si è deciso per un provvedimento più drastico per massimo venti giorni: successivamente dal 13 dicembre 2021, il blocco proseguirà soltanto per i NoVax.
Da quanto riporta il Kronen Zeitung, il più diffuso quotidiano austriaco, sarebbe confermata anche l’introduzione dell’obbligo vaccinale a partire dal 1° febbraio 2022; ciò a fronte del bassissimo tasso di vaccinazione austriaco. L’Austria pare dunque essere il primo Paese europeo a imporre l’obbligo vaccinale; è da sottolineare che, contrariamente all’Italia, non è mai stato imposto un obbligo di Green Pass sul luogo di lavoro. Invece in Italia il tasso di vaccinazione di chi ha ricevuto il ciclo completo, grazie anche alla misura di obbligo di Green Pass sul luogo di lavoro e all’adesione massiccia alla campagna vaccinale, ha infatti raggiunto quasi l’80% della popolazione.
Stefania Piva
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È nata e vive a Milano. È Avvocato, laureata in giurisprudenza all’Università Statale di Milano, ha svolto la pratica forense presso l’Avvocatura dello Stato di Brescia, e si è specializzata presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Università Statale di Milano. Da sempre appassionata di politica e giornalismo, ha scritto in precedenza per il giornale locale ABC Milano.