Così come nell’arco della sua carriera, anche ora all’età di 55 anni, Mike Tyson non smette mai di sorprendere. Le sue ultime dichiarazioni, rilasciate al New York Post durante una conferenza a Miami dedicata a psichedelici microdosaggio e medicina, stanno lasciando tutti a bocca aperta.
Iron Mike ha raccontato di sentirsi meglio nell’ultimo periodo. “Sono più creativo, riesco a concentrarmi, sono più presente come uomo d’affari e imprenditore”. Nulla di strano se non fosse che il merito di tutto ciò è fumare il veleno di un rospo: il “Bufo alvarius”.
Il rospo in questione è un anfibio del deserto di Sonora, al confine tra Stati Uniti e Messico Settentrionale. Vive sette mesi l’anno sottoterra ma quando è attivo il suo veleno può essere fumato per fare un viaggio psicoattivo. Fino a qualche tempo fa, veniva utilizzato come tradizionale rituale di guarigione e adesso la sua popolarità è notevolmente aumentata.
Lo stesso Tyson, nel proprio ranch nel sud della California, avrebbe un vivaio di rospi del deserto di Sonora. L’ex campione del mondo di pugilato, ha scoperto questo rituale quattro anni fa e sembra averne tratto grande giovamento. Ha dichiarato di: aver perso 45kg; essersi riappacificato con la sua famiglia e ricominciato a boxare.
“Ho ingerito il veleno di questo rospo per ben 53 volte. Ma nulla si è avvicinato all’esperienza del mio primo ‘trip’. Quella prima volta sono ‘morto’. L’ho fatto come sfida.
Al tempo usavo droghe pesanti come la cocaina, quindi perché non provarlo? Ero un relitto. L’avversario più duro che avessi mai affrontato era me stesso. Avevo una bassa autostima. Le persone con un grande ego spesso hanno una bassa autostima. Il rospo spoglia l’ego“.
Ma non è finita qui. “Nei miei viaggi ho visto che la morte è bella. La vita e la morte devono essere entrambe belle, ma la morte ha una cattiva reputazione. Il rospo mi ha insegnato che non sarò qui per sempre. C’è una data di scadenza”.
Infine, il buon Mike ha detto di avere una missione: “Sto lottando affinché gli psichedelici diventino una medicina acquistabile al banco“.
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