Il 3 novembre del 2015 la Camera dei Deputati ha approvato la proposta parlamentare che impegna il governo italiano a portare in ogni sede la Carta dei diritti in Internet, documento mediante cui confermare una serie di principi come obblighi per esercitare pienamente la cittadinanza. Il lavoro di sintesi è stato svolto da venti persone fra diplomatici ed esperti del settore. Di seguito, i 14 punti del programma.
Questi 14 articoli riassumono oltre quindici anni di dibattito in sede ONU, in merito alla garanzia di efficienza, efficacia, evoluzione, usabilità, apertura e sicurezza della rete Internet. Si tratta di decisioni non prese dall’alto, ma condivise da soggetti pubblici e privati. Oltre alla Costituzione statale, insomma, adesso lo Stato italiano ne ha una seconda a cui fare riferimento, inerente in questo caso al mondo del Web. Speriamo che almeno di quest’ultima si rispettino le regole senza troppe infrazioni.
Anastasia Gambera
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