I mezzi di trasporto sono stati una grande innovazione nella società di oggi, portando una considerevole comodità nelle nostre città e la possibilità di risparmiare qualche soldo in più nonostante le lunghe tratte. Un grande problema creato dai vari autobus, taxi e chi più ne ha più ne metta, però, sta sicuramente nel forte inquinamento che questi portano e una non indifferente difficoltà nella circolazione. L’ingegnere cinese Song Youzhou sembra aver trovato la giusta soluzione ai gravi problemi relativi al traffico e all’inquinamento con il futuristico super bus da 1.400 posti.
Se vi siete mai innervositi per le file in tangenziale o per i tanti autobus che bloccano le circolazione nelle vostre città, non avete la minima idea di cosa versi nelle strade cinesi. File chilometriche in autostrada (e non in tangenziale) della durata di qualche ora, ingorghi inverosimili nei centri abitati e una nube di smog inimmaginabile che rende la vita un vero inferno per chiunque si avventuri per andare semplicemente a scuola o a lavoro.
L’idea di Youzhou potrebbe davvero essere una piccola svolta, che comunque non darebbe l’aiuto che ci si aspetterebbe per ridurre l’allarme inquinamento del territorio asiatico. Pare comunque che questa non sia proprio una trovata unica nel suo genere, dato che anche in America tentarono un progetto simile. Parliamo infatti del lontano 1969, anno in cui i due architetti Craig Hodgetts e Lester Walker pensarono ad un megabus volante (funzionante con cuscini di aria) capace di collegare le città di New York e Boston con grande facilità grazie alla folle velocità di 400 Km/h.
Il bus cinese, insomma, non è niente di fantascientifico ma ne è un lontano parente. Parliamo di una struttura lunga 60 metri, alta 4,50 metri per una larghezza capace di coprire una strada a due corsie. Misure tali da permettere a questo spettacolare mezzo di passare sopra le auto e che quindi darebbe una soluzione perfetta per le insostenibili file per un semplice tragitto come quello lavoro-casa. Ma non solo, perché la capienza e la velocità moderata (soli 70 Km/h) sarebbero comunque capaci di ricoprire in breve tempo lunghi tragitti e di incentivare quindi l’uso di un autobus fuori dal comune.
Il progetto partirà ufficialmente nei mesi di Luglio e Agosto, quando sarà completato il prototipo in scala 1:1 del megabus e che potrà effettivamente far capire se sarà perfettamente funzionante o occorrerà qualche altra modifica. Youzhu, infatti, non è la prima volta che propone un’idea simile. Lo fece nel 2010 e, nonostante la bocciatura, il mai sazio architetto perfezionò il progetto, potendolo presentare, 6 anni dopo, al 19th International High Tech Expo. La domanda da porsi sarà d’obbligo: rimarrà una grande idea destinata a popolare solo le bacheche di Facebook con interessanti video o si trasformerà in una splendida realtà? I dati ipotetici, intanto, parlano di una diminuzione del consumo di 800 tonnellate di gasolio e di un abbassamento delle emissioni pari a 250 tonnellate di CO2, senza contare il fatto che il prezzo per la realizzazione del mezzo sarà al quanto esiguo in confronto ai lavori per scavare nel sottosuolo.
Francesco Mascali
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