Il calciomercato finalmente è volto al termine. La prima sosta per le nazionali è alle spalle. Riparte la Serie A, lì da dove ci eravamo lasciati. Uniche novità: i nuovi innesti arrivati gli ultimissimi giorni di mercato (e oltre). Dal trasferimento di Kean alla Juventus a quello di Zaccagni alla Lazio; dalla cessione di Ciccio Caputo alla Sampdoria agli acquisti di Dennis Praet e Josip Brekalo da parte del Torino. Questi e altri (pochi) trasferimenti, fino ad arrivare al grande colpo della Salernitana che lunedì ha ufficializzato e presentato Frank Ribery, arrivato da svincolato.
Quello del nostro campionato, non è stato un mercato “ricco” e sarà sicuramente ricordato per le partenze prima di Lukaku e poi di CR7. Tuttavia, proprio per questo, ci aspetta una stagione davvero imprevedibile con un blocco di sette squadre pronte a competere per lo scudetto. Parola d’ordine: mai dare nulla per scontato. Le prime due uscite stagionali ce l’hanno insegnato.
In questa terza giornata, due “big match” infiammano il programma. Prima, la sfida di oggi pomeriggio tra Napoli e Juventus; poi, quella di domani tra Milan e Lazio.
In questo sabato di Serie A, sono tre le partite in programma: si inizia alle ore 15 con l’Empoli che, al “Castellani”, ospita il Venezia in uno scontro tra neo-promosse.
Napoli-Juventus
A seguire, alle ore 18, va in scena Napoli-Juventus. Una partita mai come le altre. Troppa rivalità, troppo “odio calcistico“.
Anche lo stato d’animo con cui le due squadre arrivano alla partita è totalmente differente: i partenopei hanno vinto le prime due partite contro Venezia e Genoa; i bianconeri hanno pareggiato la prima contro l’Udinese (2-2) e perso in casa contro l’Empoli (0-1). Non di certo la partenza che Max Allegri si aspettava da quando è tornato.
Vincere, la prima partita stagionale, allo stadio “Diego Armando Maradona” sarebbe un ottimo modo per ritornare dalla sosta ma l’allenatore toscano deve risolvere alcuni problemi di formazione dovuti alle condizioni fisiche dei suoi giocatori. Innanzitutto, deve fare a meno di Federico Chiesa, rientrato prima dalla Nazionale per un fastidio muscolare al flessore e tenuto a riposo in via precauzionale. Fuori anche tutti i sudamericani impegnati con le proprie nazionali. “Ho scelto di lasciare i sudamericani a casa. Cuadrado era l’unico che poteva venire ma non è potuto partire perché ha avuto un attacco di gastroenterite ed è in colomba per accertamenti”. Unico sicuro di un posto (in attacco) Alvaro Morata. Su di lui ripongono le speranze dei tifosi juventini.
Continuare il proprio cammino a punteggio pieno è, invece, l’0biettivo dell’altro toscano in panchina: Luciano Spalletti. Per l’ex allenatore di Roma, Zenit e Inter si tratta del primo big match da quando siede sulla panchina azzurra. Per quanto riguarda l’undici titolare, ancora qualche nodo da sciogliere. Tra i pali non ci sarà sicuramente Meret, fuori almeno un mese per la frattura della terza e quarta vertebra lombare. Al suo posto Ospina. A centrocampo, si cercherà di recuperare in extremis Zielinski. Scalpita Elmas. Sicuri di un posto Fabian Ruiz e il neo acquisto Zambo Anguissa. In avanti, invece, giocherà Victor Osimhen visto che la Corte sportiva d’appello ha accolto il ricorso del Napoli, riducendo la squalifica di una giornata. A supportare l’attaccante nigeriano, Politano e capitan Insigne.
Chiude il programma odierno, alle 20:45, il match del “Gewiss Stadium” tra Atalanta-Fiorentina. Una partita che, condizioni fisiche dei giocatori permettendo, dovrebbe regalare spettacolo. Gasperini spera di contare (anche solo per un tempo) su Zapata. Muriel out. Italiano si affida a Dusan Vlahovic.
Per la prima volta in stagione, questa domenica, non si giocherà solo in “sessione notturna”. Le partite, infatti, rispetteranno quelli che questa stagione sono i nuovi slot orari.
Si inizia subito forte con la Sampdoria che alle 12:30 ospita l’Inter di Simone Inzaghi. I campioni d’Italia in carica hanno ben iniziato questo campionato e un’eventuale vittoria, in casa blucerchiata, rappresenterebbe un’importante iniezione di fiducia in vista di un calendario fitto di impegni.
Alle ore 15, trittico di partite che vede impegnate Cagliari–Genoa, Spezia–Udinese e Torino–Salernitana.
Milan-Lazio
Poco più tardi, alle 18, va in scena il secondo dei due “big match” di questa giornata di Serie A che vede contrapporsi Milan e Lazio. Le due squadre hanno ben iniziato il campionato e si trovano in testa alla classifica a punteggio pieno (insieme a Napoli, Inter e Roma). Per i rossoneri, ottime le prestazioni contro Samp e Cagliari; i biancocelesti, invece, hanno avuto vita facile con Empoli e Spezia.
La società rossonera è stata quella che più si è mossa nel mercato, arricchendo e completando la rosa che la stagione precedente ha chiuso al secondo posto. Ottimo il lavoro dei dirigenti Maldini, Massara e Gazidis che, nonostante le partenze di Donnarumma e Calhanoglu, hanno consegnato a mister Pioli una squadra in grado di lottare per lo scudetto.
Per la sfida di domani, l’ex allenatore (tra le tante) della Fiorentina si affida ai due pilastri della difesa Kjaer e Tomori. Oltre che al nuovo portiere Maignan. Recuperato, in mezzo al campo, Kessié che farà staffetta con Bennacer per affiancare Tonali. In attacco, è guarito dal covid Olivier Giroud ma il posto da titolare dovrebbe spettare al rientrante Zlatan Ibrahimovic (in leggero vantaggio su Rebic). Alle spalle dello svedese, l’unico certo di un posto da titolare è Brahim Diaz.
Meno problemi di formazione per Maurizio Sarri. L’allenatore toscano dovrà sciogliere soltanto due dubbi legati alle condizioni fisiche di Ciro Immobile e Manuel Lazzari. Il primo, nella giornata di martedì ha lasciato il ritiro dell’Italia per un lieve affaticamento. Cauto ottimismo per vederlo in campo dal primo minuto nel tridente con Felipe Anderson e Pedro. Al contrario, dovrebbe accomodarsi in panchina il terzino ex Spal per un problema muscolare al polpaccio. Pronto Marusic. Titolari i due fuoriclasse a centrocampo: Milinkovic Savic e Luis Alberto.
Chiude questa domenica di Serie A, la Roma che alle 20:45 ospita, all’Olimpico, il Sassuolo. Tammy Abraham contro Giacomo Raspadori, la sfida nella sfida. Gol e bel calcio non dovrebbero mancare.
Il programma della terza giornata di Serie A si chiude poi con il monday night del “Renato Dall’Ara” che vede opporsi Bologna e Hellas Verona. I padroni di casa, vogliono continuare a fare bene dopo la vittoria contro la Salernitana e il pareggio in casa dell’Atalanta; gli ospiti, sono ancora alla ricerca dei primi punti stagionali dopo le sconfitte casalinghe contro Sassuolo e Inter.
Dieci partite, tre giorni di calcio italiano, due big match. Mettetevi comodi, la Serie A è tornata!
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e si occupa di Calciomercato, Tennis e NBA. Inoltre, scrive riguardo anche le breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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