Volge al termine la serata del Gruppo G di Qatar 2022: da una parte l’avvincente sfida tra Serbia e Svizzera, dall’altra lo scontro tra il Brasile e il Camerun.
Andiamo a vedere nel dettaglio come sono terminati entrambi i match serali
We are underway for our final Group Stages games!#SRB v #SUI#CMR v #BRA#FIFAWorldCup | #Qatar2022
— FIFA World Cup (@FIFAWorldCup) December 2, 2022
Doveva essere una partita estremamente combattuta ed è stato proprio così, già dai primi minuti del primo tempo. Dragan Stojković ha schierato una formazione offensiva con Vlahovic impiegato da titolare con Mitrovic là davanti, dovendo provare il tutto per tutto per passare il turno.
Il match, però, lo sblocca la Svizzera dopo un avvio lampo: ci pensa Shaqiri che supera il portiere con un tiro deviato sul primo palo. La risposta serba è immediata con il solito Mitrovic (giocatore davvero fondamentale per questa squadra) con un bel colpo di testa. Vlahovic raddoppia con un diagonale difficile e fortunoso, ma sul finire della prima frazione la Svizzera si riporta in parità con il gol di Embolo (il migliore dei suoi per distacco), su assist di Widmer, vecchia conoscenza del campionato italiano).
Nella ripresa il copione cambia davvero poco: gli svizzeri riescono a gestire meglio il match e ne approfittano di una disattenzione della difesa avversaria e passa in vantaggio con il gol di Freuler, che arriva dopo uno splendido fraseggio e l’assist di tacco di Vargas. Paradossalmente la Serbia, da lì in poi, scompare quasi del tutto dal match, i giocatori sono apparsi demotivati e con poca verve calcistica. Fanno discutere le sostituzioni di Stojkovic (vedi quella di Milinkovic-Savic) e una squadra davvero con poche idee.
Nonostante un finale ricco di tensione, con accenni di risse, numerosi cartellini gialli e una gestione gara tutt’altro che appropriata, la Svizzera passa meritatamente il turno, ma per quanto la riguarda la Serbia, visto il suo potenziale, si tratta assolutamente di una delusione calcistica, forse guidata da un allenatore non esattamente con le idee chiare.
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Con i verdeoro già qualificati, il tecnico Tite ha potuto far rifiatare diversi dei suoi titolari e dar spazio alle seconde linee contro un Camerun che ancora poteva sperare nel passaggio del turno.
Nonostante lo scarso interesse a spingere, il Brasile non ha fatto altro che attaccare e creare occasioni da gol: ha fatto il debutto da titolare Martinelli (tra i più positivi dei suoi) con diverse conclusioni in porta, che hanno sempre trovato Epassy pronto a parare. Nel primo tempo il Camerun si è particolarmente concentrato a difendere e non rischiare il tracollo (tattica pienamente giustificata visto il divario tecnico tra le squadre).
La seconda frazione è di altra fattura: la nazionale africana, sicuramente informata dell’andamento dell’altro match, ha sfoderato le sue carte migliori: ripartenze di Toko-Ekambi, incursioni degli esterni, penetrazioni centrali di Anguissa ma soprattutto, il talento dell’esperto Aboubakar. Il Brasile ha continuato a creare occasioni, senza trovare la rete: il colpo di scena arriva nei minuti di recupero quando proprio l’attaccante ex Besiktas segna con un colpo di testa e manda in visibilio i suoi tifosi, dimenticandosi forse di essere già ammonito e facendosi espellere per aver tolto la maglia.
Sconfitta indolore per gli uomini di Tite, ma grande risultato sportivo per il Camerun che fino all’ultimo secondo poteva sperare di passare agli ottavi se la Svizzera avesse subito una rete.
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Fonte foto: Fifa Word Cup
Alex Privitera
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Nasce a Catania in quel soleggiato Aprile del 1996. Racconti familiari lo ritraggono sin da piccolo con un pallone tra i piedi. Crescere non ha fatto altro che rafforzare quell’amore verso il gioco del calcio e qualsiasi altro sport, con o senza un pallone. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, si dice che tra le sue altre passioni non possano mancare musica, cinema e tecnologia. Particolarmente testardo e deciso, crede sia molto importante saper condividere i propri pensieri. Proprio per questo, da tempo affascinato dal giornalismo sportivo, decide di intraprendere questa avventura con Voci di Città. Un capitolo tutto da scrivere, una nuova sfida da affrontare un passo per volta.