Per le nazionali impegnate nel Mondiale di Qatar 2022 è giunto il primo vero momento della verità.
Da oggi pomeriggio, infatti, inizia la terza ed ultima giornata dei vari raggruppamenti che stabilirà le sedici squadre qualificate per la fase ad eliminazione diretta.
Tra quest’ultime, vi sono già Francia, Brasile e Portogallo grazie alle due vittorie in altrettante partite ma chi farà loro compagnia?
Iniziamo a scoprirlo partendo dal gruppo A, le cui nazionali scendono in campo (in contemporanea alle ore 16) oggi pomeriggio.
Olanda, Ecuador e Senegal sono ancora in lotta per aggiudicarsi uno dei due posti a disposizione per il passaggio del turno. Senza alcuna chance, invece, il Qatar che nelle prime due giornate ha totalizzato zero punti e una discreta figuraccia.
Proprio il Paese ospitante, con la speranza di limitare i danni, affronta la nazionale allenata da Louis Van Gaal attualmente prima in classifica ma che, fin qui, non ha brillato.
In coabitazione con gli olandesi, si trova la nazionale ecuadorena (trascinata da uno scatenato Enner Valencia) che, oggi, dovrà affrontare “I Leoni della Teranga” privi di Sadio Mané in un scontro diretto per la qualificazione.
All to play for on the final match day of Group A.#FIFAWorldCup | #Qatar2022 pic.twitter.com/Ij0VlT95t1
— FIFA World Cup (@FIFAWorldCup) November 25, 2022
Adesso, come sempre, parola al campo.
“Al Bayt Stadium“, Al Khor. 66 mila spettatori. Nello stesso stadio che ha inaugurato questa ventiduesima edizione della Coppa del Mondo, il Qatar chiude la propria esperienza mondiale contro una big europea come l’Olanda.
Gli “Oranje”, con più di qualche speranza di arrivare primi, imprimono il loro dominio del gioco sin dai primi minuti. Andando al “piccolo trotto”, muovono la palla da una parte all’altra del campo nel tentativo di cercare un varco nella difesa qatarina.
Le prime occasioni da gol, infatti, sono di marca olandese con Klaassen, prima, e Depay, poi, che trovano la via del gol ostruita dai difensori avversari che in qualche modo rimpallano i loro tentativi da posizione ravvicinata.
Passata da qualche minuto la metà di prima frazione, un’azione corale tra Klaassen, Depay e Gakpo libera proprio quest’ultimo che si inserisce nelle pieghe della difesa qatariota. Il giocatore del PSV Eindhoven resiste alle cariche avversarie e lascia partire un destro rasoterra che batte un incolpevole Barsham. Per il numero 8 olandese, la terza rete personale in tre partite disputate in questo Mondiale. Il trascinatore indiscusso, porta l’Olanda avanti 1-0.
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Nella ripresa, non cambia il copione con la nazionale allenata da Van Gaal che si getta in avanti e trova subito il raddoppio.
Depay, innescato in area di rigore, controlla bene e di prima intenzione lascia partire un destro che, in qualche modo, respinge l’estremo difensore del Qatar. Sulla ribattuta, il più lesto è Frankie De Jong che da due passi mette in rete il 2-0 Olanda.
Andando sempre a ritmi più che bassi, come se fosse una partitella d’allenamento (e neanche), gli “Oranje” trovano anche la rete del 3-0. Tuttavia, quest’ultimo, viene annullato dopo che l’arbitro gambiano Gassama viene mandato all’on-field review e nota un tocco di mano ad inizio azione di Gakpo.
A conclusione dei sei minuti di recupero, termina la partita e con essa il Mondiale del Qatar. L’Olanda di Louis Van Gaal si impone per 2-0.
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Con una prova difficile da giudicare, in quanto troppo semplice e giocata con le marce bassissime (per un usare un eufemismo), comunque sia, gli “Oranje” conquistano tre punti che valgono la prima posizione del gruppo A. Massimo risultato con il minimo sforzo.
“Khalifa International Stadium“, Doha. Stesso orario di Qatar-Olanda, ore 16. Si gioca un Ecuador–Senegal che rappresenta un vero e proprio scontro diretto per il passaggio del turno. “Piccolo” vantaggio a favore della nazionale sudamericana, la quale ha due risultati su tre per approdare agli ottavi di finale.
Il Senegal, spinto dal fatto che deve assolutamente vincere per qualificarsi agli ottavi, parte forte e crea più di qualche pericolo alla retroguardia avversaria.
Nei primi dieci minuti, Gana Gueye e Boulaye Dia non sfruttano due ghiottissime occasioni che potevano portare avanti i “Leoni della Teranga“. Le loro conclusioni da dentro l’area col destro, quasi in fotocopia, si spengono a lato del portiere Galindez.
Nel finale di primo tempo, però, arriva l’episodio che può decidere il match. Ismaila Sarr duetta bene con i compagni ed entra in area di rigore. Prima della conclusione, viene abbattuto da Hincapié che rovina sull’attaccante senegalese. Per il direttore di gara francese, Turpin, nessun dubbio: calcio di rigore. Dagli undici metri, si presenta lo stesso Sarr che, con freddezza, lascia immobile Galindez spiazzandolo.
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Nella seconda frazione di gioco, la nazionale sudamericana cerca di girare l’inerzia della partita non rendendosi, però, particolarmente pericolosa. Tutto questo, prima del sessantottesimo quando Moises Caicedo ci mette il proprio zampino e pareggia i conti. Il centrocampista, in forza al Brighton, cambia virtualmente rotta al discorso qualificazione.
Neanche la gioia di esultare per la squadra dell’argentino Alfaro che la nazionale africana si getta subito in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio. Da calcio di punizione, la palla arriva sui piedi di Kalidou Koulibaly che, due minuti dopo, riporta avanti il Senegal. Un gol da rapinatore d’area che potrebbe rivelarsi il più importante della sua carriera.
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A differenza di quanto accaduto tra Olanda e Qatar, il finale di gara tra Ecuador e Senegal è carico di tensione ed emozioni.
La “Tricolor” si getta disperatamente in avanti alla ricerca di un gol del pareggio che farebbe tutta la differenza del mondo. Ma che non arriva. “I Leoni della Teranga“, dal canto loro, si difendono con gli artigli e resistono fino al termine dei sette minuti di recupero. La squadra di Aliou Cissé, vincitrice dell’ultima Coppa d’Africa, vince per 1-2 e si qualifica agli ottavi di finale come seconda classificata del gruppo A. Eliminato un Ecuador che, oggi, ha sentito maggiormente il peso della partita.
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Fonte foto: FIFA World Cup
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito in sintesi? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).