Poco meno di due mesi dopo la straordinaria impresa compiuta agli Europei itineranti, con la vittoria ai danni dell’Inghilterra nella finalissima di Wembley, l’Italia è tornata in campo giovedì scorso per riprendere il cammino verso i Mondiali di Qatar 2022. Nelle prime due gare post Euro 2020, gli Azzurri non hanno affatto convinto, lasciando per strada ben quattro punti fondamentali in ottica qualificazione. All’inaspettato 1-1 interno con la Bulgaria, infatti, ha fatto seguito lo 0-0 in terra svizzera di tre giorni fa. Quest’ultimo risultato rappresenta una vera e propria occasione sprecata per la nostra Nazionale, che pur restando in testa al gruppo C (11 punti in 5 partite) rischia seriamente di farsi scavalcare proprio dalla Svizzera, seconda a quota 7 punti ma con due gare in meno rispetto all’Italia.
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Se è vero che gli uomini di Mancini hanno la possibilità di archiviare il discorso qualificazione nello scontro diretto con gli elvetici, in programma il prossimo 12 novembre all’Olimpico di Roma, è pur vero che i passi falsi delle ultime due partite hanno frenato e non poco la marcia trionfale della Nazionale. A far sorridere, dopo l’Europeo vinto con merito, c’è lo storico record di risultati utili consecutivi all-time, ben 36 dal 2018 ad oggi, ma al contempo alcuni problemi non possono essere trascurati. Tra questi, spicca la difficoltà di andare a segno. Gli Azzurri praticano un calcio divertente e bello da vedere e creano tantissime occasioni da gioco. Dall’inizio dell’era Mancini, inoltre, l’Italia ha avuto una percentuale di possesso palla maggiore degli avversari in ben 37 occasioni su 41 gare disputate, nonché in 7 delle ultime 9 partite dall’inizio degli Europei.
La critica ha individuato nella mancanza di gol il problema principale della Nazionale, che tende a non sfruttare appieno le occasioni create. Ciro Immobile, centravanti titolare agli Europei (2 gol in 7 partite per lui), è finito sul banco degli imputati, con numerosi addetti ai lavori che lo ritengono inadatto al ruolo che ricopre. Secondo Mancini, il problema non sussiste e l’attaccante della Lazio è un punto fermo della sua Nazionale e lo sarà almeno fino ai prossimi Mondiali, cui l’Italia vuole assolutamente partecipare. Un’altra mancata qualificazione, a soli quattro anni di distanza dal clamoroso fallimento nel doppio confronto con la Svezia, sarebbe un risultato decisamente deludente.
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Gli Azzurri, inoltre, intendono tornare ai Mondiali non solo per parteciparvi, ma anche e soprattutto per riscattare i risultati negativi delle ultime due rassegne iridate (eliminazione alla fase a gironi sia nel 2010 in Sudafrica che nel 2014 in Brasile, che si sommano alla mancata partecipazione a Russia 2018). La gara con la Lituania, in programma questa sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia, è l’occasione ideale per invertire la rotta e tornare a vincere dopo quattro pareggi consecutivi. La Nazionale ha l’occasione di presentarsi allo scontro diretto con la Svizzera con un vantaggio di almeno quattro punti in caso di vittoria questa sera, con gli elvetici che dovrebbero rispondere a tono sul campo dell’Irlanda del Nord per evitare di aumentare il distacco dal primo posto.
In caso di ko a Belfast, infatti, la Svizzera andrebbe a -7 dagli Azzurri con due partite in meno, vedendo così annullarsi le speranze di scavalcarli al primo posto. A quel punto, la sfida del prossimo 12 novembre risulterebbe cruciale per la Nazionale guidata da Murat Yakin, che dovrebbe a tutti i costi vincere all’Olimpico. Per ciò che concerne l’Italia, un passo indietro dal punto di vista sia mentale che tecnico era inevitabile dopo la straordinaria cavalcata di Euro 2020, che ha visto la Nazionale di Roberto Mancini andare ben oltre i propri limiti e mettere le mani su una coppa che mancava nella nostra bacheca dal 1968. Un’impresa storica quella compiuta dagli Azzurri, che alla vigilia del torneo erano stati sottovalutati da molti addetti ai lavori.
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— skysport (@SkySport) September 8, 2021
Due pareggi in altrettante partite, dunque, complicano il percorso verso i Mondiali, ma non possono certo cancellare quanto di buono fatto da Mancini e dai suoi ragazzi in questi tre anni, con l’Europeo che rappresenta la classica ciliegina sulla torta. Inoltre, l’Italia ha ancora elevatissime possibilità di piazzarsi al primo posto nel gruppo C e staccare il pass per Qatar 2022 senza passare dagli insidiosissimi playoff, cui rischiano di partecipare nazionali del calibro di Portogallo, Serbia, Olanda, Spagna, Svezia, Croazia, Polonia e Germania. Molte delle squadre sopracitate hanno scritto importanti pagine del grande libro della storia del calcio, recente e non solo, e sono a rischio qualificazione, trovandosi peraltro invischiate in una situazione molto più complicata rispetto a quella dell’Italia.
La Germania, campione del mondo nel 2014, è prima nel gruppo J ma ha appena due punti di vantaggio sull’Armenia seconda (12 per i tedeschi, 10 per gli armeni). Discorso analogo per il Portogallo, campione d’Europa nel 2016 e detentore della prima edizione della Nations League, che guida il gruppo A con due punti di vantaggio sulla Serbia (13 per i lusitani, 11 per i serbi). La Spagna, campione d’Europa nel 2008 e nel 2012 e vincitrice della Coppa del mondo nel 2010, nonché semifinalista agli Europei della scorsa estate, ha un solo punto in più rispetto alla Svezia seconda nel girone B, con gli svedesi che hanno battuto le Furie Rosse nel recente confronto del 2 settembre scorso (2-1 a Solna) e potranno dunque giocarsi le proprie chances di primo posto nello scontro diretto in programma a Siviglia il prossimo 14 novembre.
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Non va meglio all’Olanda, in testa al gruppo C a quota 13 punti, a pari merito con la Norvegia (scontro diretto in programma a Rotterdam il 16 novembre, dopo l’1-1 dell’andata ad Oslo) e a sole due lunghezze di vantaggio dalla Turchia terza. Tra queste Nazionali, inoltre, l’unica imbattuta insieme all’Italia è il Portogallo, con le altre che hanno collezionato almeno una sconfitta a testa. Dal punto di vista difensivo, gli Azzurri non hanno rivali tra le squadre menzionate: gli uomini di Mancini, infatti, hanno subito appena un gol in cinque partite disputate. Meglio di loro, sin qui, hanno fatto soltanto Croazia (un gol subito in sei gare nel gruppo H) e Danimarca (porta inviolata in sei partite nel girone F).
Pur non avendo dato continuità alle tre vittorie con Irlanda del Nord (2-0 al Tardini di Parma), Bulgaria (2-0 a Sofia) e Lituania (2-0 a Vilnius), dunque, l’Italia ha ancora il proprio destino nelle sue mani. Il gruppo è di fatto lo stesso dell’Europeo, anche se questa sera mancheranno numerosi elementi di spicco, con Insigne, Immobile, Chiesa e Zaniolo out e Sensi e Bastoni in forte dubbio. Quello che andrà in campo a Reggio Emilia sarà un undici titolare decimato dalle numerose assenze, ma l’obiettivo degli Azzurri è inevitabilmente conquistare la vittoria per mettersi immediatamente alle spalle i due pareggi con Bulgaria e Svizzera e avvicinarsi sempre più all’approdo alla Coppa del mondo del prossimo anno, per poi centrare definitivamente la qualificazione a novembre.
Dennis Izzo
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