A quasi due mesi di distanza dal trionfale epilogo di Euro 2020, con la memorabile vittoria ai rigori nella finalissima di Wembley con l’Inghilterra che rappresenta un ricordo ancora vivissimo nelle menti e nei cuori dei tifosi italiani, l’Italia torna in campo per ospitare la Bulgaria all’Artemio Franchi di Firenze nella prima gara della fase a gironi delle qualificazioni ai Mondiali 2022. Roberto Mancini schiera il consueto 4-3-3, con Donnarumma tra i pali, capitan Bonucci – che festeggia le 110 presenze con la maglia della Nazionale – e Acerbi al centro della difesa e Florenzi e Emerson Palmieri sulle corsie esterne. Dal centrocampo in su, confermati i titolarissimi, con Jorginho, Verratti e Barella in mezzo al campo e Chiesa, Immobile e Insigne a comporre il tridente d’attacco. Due, dunque, le novità rispetto alla finale con l’Inghilterra dello scorso 11 luglio, con Florenzi e Acerbi in luogo, rispettivamente, di Di Lorenzo e Chiellini.
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Spinta dall’entusiasmo del pubblico del Franchi, l’Italia parte col piede ben piantato sull’acceleratore, affacciandosi a più riprese dalle parti della porta difesa da Georgiev sin dalle prime battute di gioco. La prima occasione degna di nota arriva al 12’, con Insigne che parte da sinistra, si infila in area, vince un rimpallo e prova a mettere in rete da pochi passi, senza successo. Due minuti più tardi si registra un sussulto d’orgoglio degli ospiti, con Despodov che cerca di sorprendere Donnarumma ma non inquadra lo specchio della porta. Al 16’ arriva il meritato gol del vantaggio degli Azzurri, con Chiesa che scambia con Immobile e lascia partire un sinistro rasoterra dal limite dell’area che si insacca alla sinistra di Georgiev. Quarto gol in Nazionale per il classe ‘97, che va a segno sotto gli occhi di papà Enrico, nello stadio in cui mosse i suoi primi da calciatore.
A circa 10’ dal termine della prima frazione di gioco, Immobile ha una buona chance per il raddoppio, ma il suo destro potente viene respinto da Georgiev e sulla ribattuta Insigne non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Al 39’, la Bulgaria trova l’insperato pareggio con Iliev, pescato al centro dell’area da un ispirato Despodov, che lascia sul posto Florenzi e trova il compagno con un bel passaggio d’esterno destro. Il primo tempo si conclude senza alcun minuto di recupero sul punteggio di 1-1, con l’Italia che non sfrutta a dovere il netto dominio territoriale (75% di possesso palla e otto tiri effettuati, di cui quattro in porta). Nella ripresa, dopo un quarto d’ora di gioco Barella ci prova col destro ma la palla termina sull’esterno della rete. Poco dopo, Chiesa ha una grande occasione per riportare avanti gli Azzurri, ma non riesce a battere Georgiev da pochi passi, col portiere bulgaro che si salva in calcio d’angolo.
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Mancini prova a scuotere i suoi gettando nella mischia prima Cristante e Tolói, che al 64’ rilevano rispettivamente Barella e Florenzi, poi Berardi e Raspadori, che entrano in campo al 75’ al posto di Insigne e Immobile. L’Italia continua a spingere alla ricerca del vantaggio, ma l’assalto alla porta difesa da Georgiev non sortisce gli effetti sperati. Gli Azzurri dominano a larghi tratti e danno spesso e volentieri l’impressione di potersi imporre, ma non riescono ad andare oltre l’1-1 interno con la Bulgaria. Il bicchiere è comunque mezzo pieno, con la Nazionale che si porta a quota 35 risultati utili consecutivi, eguagliando il record mondiale di Spagna (2007-2009) e Brasile (1993-1996). Dietro l’angolo c’è l’appuntamento ideale per superare definitivamente le Furie Rosse e la Seleçao e, soprattutto, tornare a vincere: la trasferta di Berna con la Svizzera in programma domenica.
Dennis Izzo
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