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NBA, stagione super per Gilgeous-Alexander: SGA vince l’MVP
22 Maggio 2025
Basket

NBA, stagione super per Gilgeous-Alexander: SGA vince l’MVP

Home » Voci di Sport » Basket » NBA, stagione super per Gilgeous-Alexander: SGA vince l’MVP

Nel 2019, quando venne scambiato dai Clippers agli Oklahoma City Thunder nell’ambito della mega trade che portò Paul George a Los Angeles, in pochi avrebbero scommesso che Shai Gilgeous-Alexander potesse diventare il volto di una franchigia. Sei anni dopo, SGA si aggiudica l’MVP della regular season NBA, battendo la concorrenza dei pluricampioni Nikola Jokić (2021, 2022 e 2024) e Giannis Antetokounmpo (2019 e 2020) con 913 punti totali e 71 voti per il primo posto, contro i 787 punti del serbo e i 470 del greco.

Gilgeous-Alexander

Shai Gilgeous-Alexander vince l’MVP 2024-2025 con medie di 32.7 punti, 5 rimbalzi e 6.4 assist. (Fonte: NBA History).

NBA, primo MVP per Gilgeous-Alexander

27 anni da compiere il prossimo 12 luglio, il nativo di Toronto conquista il prestigioso riconoscimento grazie a medie di 32.7 punti, 5 rimbalzi, 6.4 assist, 1.7 recuperi e una stoppata col 52% dal campo e il 38% da dietro l’arco in 76 presenze, risultando a dir poco determinante nella splendida cavalcata degli Oklahoma City Thunder verso il primo posto a Ovest col miglior record della lega e della propria storia (68-14).

Gilgeous-Alexander diventa così il secondo giocatore canadese a vincere l’MVP, diciannove dopo Steve Nash, che nel 2006 bissò la vittoria ottenuta l’anno precedente. Oltre a ciò, dopo Giannis Antetokounmpo (2019 e 2020), Nikola Jokić (2021, 2022 e 2024) e Joel Embiid (2023), con la vittoria della point guard di OKC per il settimo anno consecutivo trionfa un giocatore non statunitense. L’ultimo MVP a stelle e strisce risulta James Harden, premiato nel 2018.

Gilgeous-Alexander è anche il terzo giocatore capace di vincere l’MVP nella storia degli Oklahoma City Thunder, entrati a far parte dell’NBA a partire dalla stagione 2008-2009, prendendo il posto dei Seattle SuperSonics. Prima di lui, infatti, erano riusciti nell’impresa Kevin Durant nel 2013-2014 (32 punti, 7.4 rimbalzi, 5.5 assist e 1.3 recuperi col 50% al tiro) e Russell Westbrook nel 2016-2017 (31.6 punti, 10.4 rimbalzi, 10.7 assist e 1.6 recuperi col 43% dal campo).

Determinante sia in attacco che in difesa, SGA è un perno imprescindibile degli ambiziosi Oklahoma City Thunder. (Fonte: Athlon Sports).

Stagione da incorniciare per SGA e i Thunder

In estate il classe ‘98 sarà eleggibile per una faraonica estensione contrattuale da 380 milioni di dollari in cinque anni. Nel frattempo, il suo obiettivo principale è vincere il titolo NBA. Dopo aver liquidato i Memphis Grizzlies con uno sweep al primo turno (4-0), OKC ha superato i Denver Nuggets in gara-7. Traguardo riuscito anche e soprattutto grazie alle ottime prestazioni di SGA nel testa a testa con Jokić, principale rivale nella corsa all’MVP.

Il canadese ha chiuso la serie con medie di 29.7 punti, 6.4 rimbalzi, 6.6 assist e 1.6 palle recuperate col 53% al tiro. Nella decisiva gara-7, inoltre, ha messo in mostra il meglio del suo repertorio: 35 punti, 3 rimbalzi, 4 assist, 3 recuperi e una stoppata col 63% dal campo (12/19), il 75% da dietro l’arco (3/4) e l’89% ai liberi (8/9). Nonostante le numerose critiche per i tanti tiri liberi (primo nella lega con 601 punti dalla lunetta in totale), Gilgeous-Alexander è anche primo per canestri segnati (860) e secondo per canestri per partita (11.3). I suoi numeri eccezionali, dunque, non dipendono soltanto dai fischi a favore.

Semmai, il prodotto di Kentucky integra abilmente – come tanti altri pregevoli scorer del passato e del presente – la capacità nel guadagnarsi tiri liberi con un arsenale micidiale che include un midrange pressoché letale e un mix di tecnica e atletismo capace di mandare in confusione anche le difese più organizzate e solide. Inoltre, Gilgeous-Alexander è un giocatore molto versatile, in grado di fare la differenza anche nella propria metà campo. Shai è quarto in NBA per palle rubate a partita (1.7) e secondo per defensive rating (107.4), appena dietro al suo compagno di squadra Jalen Williams (107.3).

Gilgeous-Alexander

Gilgeous-Alexander è il terzo giocatore nella storia dei Thunder a vincere l’MVP, dopo Kevin Durant e Russell Westbrook. (Fonte: MainBasket).

Gilgeous-Alexander è già nella storia dei Thunder

Degni di nota anche i progressi compiuti da dietro l’arco nel corso di questa stagione, in cui ha fatto registrare il suo massimo in carriera per triple segnate (2.1) e tentate (5.7) per gara, peraltro col 36%, la seconda miglior percentuale in sette anni nella lega. Se prima di quest’anno non aveva mai segnato 50 punti in una partita, nella stagione 2024-2025 il numero 2 dei Thunder ha totalizzato ben quattro “cinquantelli”. Per lui 54 punti contro gli Utah Jazz e 52 contro i Golden State Warriors a gennaio, 50 contro i Phoenix Suns a febbraio e 51 contro gli Houston Rockets a marzo.

Una stagione decisamente memorabile per Gilgeous-Alexander, che mette per la prima volta le mani sul Michael Jordan Trophy dopo il secondo posto dello scorso anno e il quinto del 2023. Un riconoscimento che certifica ulteriormente il suo status di superstar assoluta, ma che al contempo premia anche e soprattutto l’ottimo collettivo degli Oklahoma City Thunder. Una macchina perfetta, quella di OKC, sapientemente modellata da coach Mark Daigneault e dal general manager Sam Presti, vincitore del premio di Executive of the Year.

Quest’ultimo ha il grande merito di aver creduto sin dall’inizio in Shai Gilgeous-Alexander, rendendolo il principale perno del nuovo corso degli Oklahoma City Thunder. Giunta al termine l’era Russell Westbrook dopo ben undici anni (2008-2019), peraltro dopo aver già fatto i conti con gli addii di James Harden nel 2012 e Kevin Durant nel 2016, OKC ha individuato nel canadese l’uomo franchigia perfetto per dare il via a un nuovo ciclo memorabile. La trade tra Thunder e Clippers, dopo sei anni, vede vincitrice indiscussa Oklahoma City.

Un mentore speciale per SGA: Gilgeous-Alexander ha giocato con Chris Paul nel suo primo anno ai Thunder. (Fonte: NBC Sports).

La trade della svolta per gli OKC Thunder

Se nel 2019 Paul George rappresentava un nome più congeniale al progetto dei Clippers rispetto a quello di Shai, sei anni dopo i californiani vorrebbero avere in dote la macchina del tempo per opporsi allo scambio e puntare sull’allora rookie canadese (medie di 10.8 punti, 2.8 rimbalzi, 3.3 assist e 1.2 recuperi col 48% al tiro e il 37% da tre in 82 partite al suo primo anno in NBA). Il sopracitato George, infatti, ha viaggiato a corrente alternata a Los Angeles, non riuscendo a ripetere quanto fatto a Oklahoma City e salutando la natia California da free agent la scorsa estate.

Sei anni fa, PG era reduce da un’annata da incorniciare (terzo posto nella corsa all’MPV), che spinse i Clippers a considerarlo il giocatore perfetto per far coppia con Kawhi Leonard. Se l’idea era indubbiamente ragionevole e fondata, a rendere la trade particolarmente squilibrata sono state le sette prime scelte al Draft (2021, 2022, 2023, 2024 e 2026 più swap nel 2023 e 2025) ricevute dai Thunder insieme a Shai e a Danilo Gallinari.

Cresciuto sotto la guida di un mentore d’eccezione, ossia Chris Paul, nel suo primo anno a Oklahoma City, Gilgeous-Alexander si è imposto sin da subito come una delle migliori armi dei Thunder, migliorando sensibilmente anno dopo anno. Una crescita graduale ma al contempo impetuosa, di pari passo con gli enormi progressi mostrati da OKC, capaci di tornare a competere per i playoff nel 2023, dopo soli due anni di tanking.

Gilgeous-Alexander

La forza del gruppo è la vera arma in più dei Thunder: Shai e i suoi compagni sono molto uniti. (Fonte: ClutchPoints).

L’MVP è solo l’inizio, l’obiettivo è il titolo NBA

Ben supportato da giocatori del calibro di Jalen Williams, Chet Holmgren, Lu Dort, Isaiah Hartenstein e Alex Caruso, Shai è il capogruppo perfetto di una squadra che ha tutte le carte in regola per continuare a dominare l’NBA anche in futuro. La vittoria dell’MVP, in questo senso, non può che essere un punto di partenza per il fuoriclasse dei Thunder, che è già nella storia della franchigia e non ha alcuna intenzione di porsi limiti proprio sul più bello.

Fonte foto in evidenza: Newsx

Dennis Izzo

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About Dennis Izzo

Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.

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