Gli Oklahoma City Thunder asfaltano i Denver Nuggets in gara-7 del secondo turno dei playoff NBA e tornano alle Finali di Conference per la prima volta dal 2016. Un traguardo che premia l’ottima annata dei Thunder, capaci di dominare la regular season (primo posto a Ovest con 68-14, miglior record della lega) e di ripetersi ai playoff.
Shai Gilgeous-Alexander chiude la serie con i Denver Nuggets con medie di 29.7 punti, 6.4 rimbalzi e 6.6 assist. (Fonte: OKC Thunder).
Archiviata senza particolari patemi d’animo la pratica Memphis Grizzlies (4-0 al primo turno), OKC ha rischiato nelle fasi iniziali della serie contro Denver, andando sotto 2-1 dopo le prime tre gare. Dopo il beffardo ko di misura in casa in gara-1 (121-119, con tripla decisiva di Gordon allo scadere dopo due tiri liberi sbagliati da Holmgren), la prima della classe risponde a tono in gara-2, imponendosi con un netto 149-106 (ben otto giocatori in doppia cifra e 34 punti per Gilgeous-Alexander).
I Nuggets si riportano in vantaggio aggiudicandosi un’altra partita combattuta, molto simile a gara-1. OKC guida di tre punti nel finale, ma un’altra tripla decisiva di Aaron Gordon pareggia i conti e porta il match al supplementare. All’overtime non c’è storia, con Denver che piazza un parziale di 11-2 e porta a casa la vittoria per 113-104 (almeno 20 punti a testa per Jokić, Murray, Gordon e Porter Jr.).
Un passo falso in gara-4 metterebbe i Thunder spalle al muro. La squadra di coach Mark Daigneault è ritenuta dai più non necessariamente esperta per contesti di questo calibro. Nello specifico, preoccupa la gestione dei possessi finali, causa delle due sconfitte nelle prime tre gare della serie. Gara-4, dunque, è l’occasione ideale anche per sbugiardare le critiche.
Trascinati da un Gilgeous-Alexander da 25 punti, 6 rimbalzi e altrettanti assist, i Thunder si assicurano la vittoria per 92-87 e pareggiano la serie. Il 112-105 per OKC in gara-5 (sei giocatori in doppia cifra e 31 punti, 6 rimbalzi e 7 assist con 12/23 al tiro per SGA) sembra il preludio a un’imminente uscita di scena dei Nuggets, cui non basta la sontuosa doppia doppia da 44 punti e 15 rimbalzi con 17/25 dal campo e 5/7 da tre del solito Jokić.
Denver, però, fa sua gara-6 tra le mura amiche e forza gara-7. Il 119-107 finale porta le firme del Joker (29 punti, 14 rimbalzi e 8 assist) e di Murray (25 punti, 8 rimbalzi e 7 assist nonostante lo stato influenzale) e Braun (doppia doppia da 23 punti e 11 rimbalzi). Bene anche Strawther, che fa la differenza in uscita dalla panchina con 15 punti e 3/4 da dietro l’arco in 20’.
L’attesissima gara-7 parte molto bene per i Nuggets, che toccano anche il vantaggio in doppia cifra a metà primo quarto (21-10). La risposta dei Thunder porta a un parziale di 50-25 in loro favore per chiudere il primo tempo con un confortevole vantaggio di quattordici punti (60-46). Nel terzo quarto, Shai Gilgeous-Alexander (35 punti, 3 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi con 12/19 al tiro e 3/4 da tre) e compagni spengono sul nascere ogni speranza di rimonta degli ospiti, portandosi sul 97-72 a 12’ dal termine.
Jalen Williams al ferro nel corso della decisiva gara-7 tra Thunder e Nuggets: 24 punti per l’All-Star classe 2001. (Fonte: OKC Thunder).
L’ultimo atto della serie si conclude sul 125-93 per i Thunder. Oltre a SGA, che potrebbe presto vincere il primo premio di MVP della sua carriera, spicca l’ottima prestazione di Jalen Williams. Reduce da una gara-6 decisamente da dimenticare (6 punti con 3/16 dal campo), il 24enne si riscatta alla grande con una prova da 24 punti, 5 rimbalzi e 7 assist col 59% al tiro (10/17) e il 40% da tre (2/5).
Degni di nota anche i contributi dei vari Holmgren (13 punti e 11 rimbalzi), Caruso (11 punti e 3 palle rubate con 5/7 dal campo in uscita dalla panchina) e Hartenstein (10 punti e 7 rimbalzi in 17 minuti). I Thunder approdano in Finale di Conference, dove sfideranno i Minnesota Timberwolves. Entrambe le squadre vanno a caccia dell’ambito biglietto per le NBA Finals, che i Lupi non hanno mai disputato e OKC non raggiunge dal 2012.
Con l’eliminazione dei Nuggets, che per il secondo anno di fila non vanno oltre il secondo turno, per la prima volta nella storia ci sarà una vincitrice diversa del titolo per il settimo anno consecutivo. Dopo il doppio successo dei Golden State Warriors (2016-2017 e 2017-2018), infatti, dal 2018 al 2024 ha sempre vinto una squadra diversa dall’anno precedente.
A Toronto Raptors (2019), Los Angeles Lakers (2020), Milwaukee Bucks (2021), Golden State Warriors (2022), Denver Nuggets (2023) e Boston Celtics (2024) si aggiungerà presto un’altra squadra. Una tra Oklahoma City Thunder, Minnesota Timberwolves, New York Knicks e Indiana Pacers, infatti, entrerà nella storia – recente e non solo – dell’NBA.
Fonte foto in evidenza: TSN
Dennis Izzo
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