Ben dieci le partite disputatesi nella notte targata NBA. Numerose squadre ritrovano una vittoria che mancava da un po’, altre non riescono a evitare l’ennesima sconfitta. Da segnalare il successo dei Miami Heat nel derby della Florida contro gli Orlando Magic. I padroni di casa si impongono per 99-96, risultando la prima squadra a vincere una gara segnando meno di 100 punti dall’11 dicembre (Houston Rockets – San Antonio Spurs 93-82). Gli Heat, inoltre, avevano perso tutte e sei le partite in cui non erano riusciti a toccare quota 100, mentre il record delle squadre NBA quando segnano meno di 100 punti è di appena 7 vittorie e ben 107 sconfitte.
Nonostante le assenze di Jimmy Butler, Tyler Herro e Kyle Lowry, Miami si impone grazie alle ottime prestazioni di Duncan Robinson (23 punti), Bam Adebayo (doppia doppia da 21 punti, 11 rimbalzi e 7 assist), Jaime Jaquez jr. (19 punti e 7 rimbalzi). A Orlando non bastano i 25 punti di Paolo Banchero e i 19 punti di Moritz Wagner in uscita dalla panchina. Ritrova la vittoria in casa anche Philadelphia, che supera i Sacramento Kings nonostante l’assenza di Joel Embiid.
Il 112-93 finale porta la firma di Tobias Harris, che offre la sua miglior prestazione stagionale. Per lui, infatti, ben 37 punti, 7 rimbalzi, 3 assist e altrettante palle recuperate. Degni di nota anche i contributi di Tyrese Maxey (21 punti) e Nicolas Batum (14 punti con 5/5 al tiro e 4/4 da dietro l’arco). Serata non particolarmente memorabile per De’Aaron Fox, che chiude con 21 punti ma con basse percentuali al tiro (5/15 dal campo).
L’altra squadra della Eastern Conference a portare a casa una vittoria importante è Indiana, che batte senza particolari patemi d’animo gli Atlanta Hawks in trasferta. Senza Haliburton, a propiziare la vittoria della squadra guidata da Rick Carlisle sono ben otto giocatori in doppia cifra, tra cui spiccano Buddy Hield e Obi Toppin con 18 punti a testa. Il miglior realizzatore del match è Dejounte Murray, i cui 29 punti non sono sufficienti per impedire il ko degli Hawks. Vittorie molto nette anche per Utah Jazz e San Antonio Spurs. Gli uomini di Will Hardy travolgono i Toronto Raptors tra le mura amiche (145-113), centrando così la quarta vittoria consecutiva, nonché la decima nelle ultime dodici gare disputate.
Decisivi Lauri Markkanen, che sfiora la doppia doppia (22 punti e 9 rimbalzi), Collin Sexton, autore di 20 punti, e Jordan Clarkson, che segna 21 punti in uscita dalla panchina. Parte in quintetto, invece, Simone Fontecchio, che dà il suo contributo alla larga vittoria dei Jazz con 13 punti con 5/9 dal campo e 3/5 dalla lunga distanza. Vani i 27 punti di Pascal Siakam per Toronto. San Antonio, dal canto suo, regola gli Charlotte Hornets (quattro sconfitte di fila e una sola vittoria nelle ultime sedici gare giocate).
A propiziare il 135-99 finale è anche e soprattutto il rookie Victor Wembanyama, che mette a referto una doppia doppia da 26 punti, 11 rimbalzi, un assist e 2 stoppate con 9/14 al tiro e 2/3 da tre in appena 20’ sul parquet. LaMelo Ball, al ritorno in campo dopo più di un mese, chiude con 28 punti, 3 rimbalzi, 5 assist e altrettanti recuperi.
Non va meglio ai Detroit Pistons, che dopo aver interrotto una striscia di ben 28 sconfitte ne hanno aperta un’altra. Quello maturato sul campo degli Houston Rockets (112-110), infatti, è il settimo ko di fila per la franchigia del Michigan, che soccombe sotto i colpi di Alperen Şengün (29 punti e 6 rimbalzi con 12/19 al tiro), Jalen Green (28 punti), Fred VanVleet (doppia doppia da 20 punti e 12 assist) e Jabari Smith jr. (doppia doppia anche per lui, con 19 punti e 11 rimbalzi).
Se Detroit è sempre più ultima a Est col peggior record della lega (3-36), i Portland Trail Blazers non sono da meno. Questi ultimi, infatti, hanno fatto registrare appena una vittoria nelle ultime sette partite, perdendo anche in casa dei Minnesota Timberwolves per 116-93. A prendersi la scena è Rudy Gobert, che domina sotto le plance e totalizza ben 24 punti, 17 rimbalzi e 2 stoppate con 9/11 dal campo.
Non è da meno Karl-Anthony Towns, autore di 23 punti e 8 rimbalzi con 7/8 al tiro e un perfetto 3/3 da dietro l’arco. Agli ospiti serve a poco la doppia doppia da 17 punti e 13 rimbalzi di Jabari Walker in uscita dalla panchina. Ritrovano la vittoria anche i Golden State Warriors, che espugnano lo United Center battendo per 141-130 i Chicago Bulls.
Serata molto positiva dal punto di vista offensivo per i Dubs, che mandano ben sei giocatori in doppia cifra, con Klay Thompson che mette a referto 30 punti con 7/15 da tre. 27 punti, invece, per Stephen Curry, seppur con percentuali tutt’altro che irresistibili (8/24 dal campo). Bene Jonathan Kuminga, che si fa valere in uscita dalla panchina con 24 punti. Tra le file dei Bulls, DeMar DeRozan, Coby White e Zach LaVine combinano per la bellezza di 89 punti (39 per il primo, 25 a testa per il secondo e il terzo), ma ciò non basta a evitare la prima sconfitta dopo tre vittorie in fila.
Prosegue l’ottimo momento di forma dei Los Angeles Clippers, che battono per 128-119 i Memphis Grizzlies grazie anche e soprattutto ai 37 punti di Paul George. Terza vittoria consecutiva, nonché diciassettesima nelle ultime venti partite, per i californiani, che tallonano i Denver Nuggets.
I campioni in carica superano per 125-113 i New Orleans Pelicans alla Ball Arena. Tripla doppia, la numero dodici in stagione, per Nikola Jokić, che mette a referto 27 punti, 10 rimbalzi e 14 assist. Bene anche Jamal Murray e Michael Porter jr., autori di 20 punti a testa (per il secondo anche 10 rimbalzi). I Pelicans cadono nonostante i 30 punti di Zion Williamson.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: AP News
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