A un anno di distanza dalla conclusione del regime delle quote latte, il settore rischia di cadere a pezzi sotto i colpi dell’import (tre cartoni su quattro sono di produzione straniera), nonostante il sostegno ricevuto dal governo Renzi e dalla grande distribuzione. Sabato scorso migliaia di allevatori provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento a Udine (luogo d’accesso al mercato italiano per i produttori esteri), per prendere parte alla manifestazione nazionale organizzata da Coldiretti. Dal cuore del Friuli è stato lanciato all’unisono un grido d’allarme per «una crisi senza precedenti che sta provocando la strage delle stalle italiane». Il presidente Roberto Moncalvo ha deciso di passare all’attacco: «Abbiamo tonnellate di latte da buttare perché sono stati disdetti i contratti e quello prodotto non viene più ritirato dalle stalle, dove bisogna però continuare a mungere per non far soffrire gli animali. Non è più in vigore l’accordo sul prezzo e si tagliano in modo unilaterale i compensi agli allevatori sotto il ricatto di non accettare la consegna di un prodotto deperibile. Il settore agricolo è stato vittima di scelte di politica generale assunte senza alcuna considerazione del pesante impatto sul piano economico, occupazionale e ambientale sui nostri territori».
Moncalvo ha proseguito nella sua disamina, evidenziando come le sanzioni economiche applicate dall’Unione Europea alla Russia a lungo andare hanno provocato «un grosso danno d’immagine al nostro Paese e alle sue produzioni tradizionali». Il numero uno di Coldiretti ha ricordato che «quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado. In pericolo c’è un patrimonio culturale, ambientale ed economico del Paese e i 120 mila posti di lavoro nell’attività di allevamento da latte che è per metà destinato ai 49 formaggi italiani a Denominazione di origine protetta (DOP), un primato a livello europeo».
Gabriele Mirabella
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