A seguito dell’incremento dei contagi dovuto alla variante omicron e alla carenza di vaccinazioni, la Germania è uno dei primi Paesi europei a muoversi: la cancelliera Merkel ha annunciato un lockdown per i non vaccinati. Verrà esteso il modello doppio Green Pass (Green Pass riconosciuto solo a chi è immunizzato o guarito dal Covid, con l’esclusione di chi presenta un semplice tampone negativo) al commercio al dettaglio su base federale e agli spazi pubblici. A breve anche il dibattito sull’introduzione del vaccino obbligatorio al Bundestag.
La Germania, per la prima volta durante l’inizio della pandemia, sta riscontrando delle criticità negli ospedali. La cancelliera uscente Angela Merkel ha dichiarato «La situazione è seria e il carico delle strutture sanitarie è in parte già ai limiti. Serve un atto nazionale di solidarietà». Proseguendo ha anche espresso ammirazione per i provvedimenti presi dall’Italia, come l’obbligo di Green Pass sul luogo di lavoro, e per la maggiore adesione alla campagna vaccinale, che stanno permettendo al nostro Paese di trovarsi in una situazione molto più gestibile: «Mi sentirei meglio se fossimo in una situazione come quella dell’Italia. Se avessimo un’incidenza media di contagi da 130 come in Italia, o di 150, mi sentirei meglio». Infatti, in Germania la situazione delle terapie intensive in alcuni lander è drammatica: ad esempio, in Baviera sono piene al 95% (in Italia, eccezion fatta per alcune Regioni, la media è del 10%, grazie alla consistente copertura vaccinale rispetto alla Germania).
Una delle decisioni più pregnanti del pacchetto che entrerà in vigore in Germania, è sicuramente quella del c.d. lockdown per i cittadini non vaccinati. Nel corso della conferenza Stato-Regioni, sono state previste delle restrizioni: agli spazi pubblici, agli esercizi commerciali, ai negozi, ai bar, ai ristoranti, potranno accedere soltanto i vaccinati e i guariti dal Covid, il che si traduce in un lockdown di fatto per i non vaccinati. Inoltre, nella conferenza stampa, la Merkel ha fatto espresso riferimento all’introduzione dell’obbligo vaccinale (misura già prevista dall’Austria a partire dal febbraio 2022), poiché le adesioni volontarie non si sono rivelate sufficienti: insieme a lei anche il suo successore Scholz (che subentrerà dall’8 dicembre) ha auspicato che il Parlamento dia risposta positiva e voti l’obbligo, che entrerebbe in vigore a partire da febbraio 2022.
Stefania Piva
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È nata e vive a Milano. È Avvocato, laureata in giurisprudenza all’Università Statale di Milano, ha svolto la pratica forense presso l’Avvocatura dello Stato di Brescia, e si è specializzata presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Università Statale di Milano. Da sempre appassionata di politica e giornalismo, ha scritto in precedenza per il giornale locale ABC Milano.