Atterrerà tra poco all’aeroporto della base militare di Pratica di Mare a Roma un velivolo proveniente dalla Russia colmo di 1 milione di mascherine che arrivano direttamente dalla Russia
«Nonostante ci si senta abbandonati in questo momento, questa è la dimostrazione che l’Italia non è sola». Così Luigi Di Maio, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in una intervista a Domenica In.
«Per dare qualche numero, il nostro Paese per superare questa emergenza ha bisogno di 100 milioni al mese di mascherine per 60 milioni di abitanti e un altrettanto numero importante di respiratori polmonari. Questo aereo con aiuti provenienti dalla Russia, non sarà l’unico. Perché a darci una mano ci saranno anche la Repubblica Ceca, il Brasile e persino l’India. Molte di queste mascherine erano state requisite e si sta lavorando ancora per sbloccare e ricevere i carichi più numerosi».
Tutti, proprio tutti, insomma, stanno dando il massimo. La destinazione principale di questi presidi saranno gli ospedali, ma successivamente verranno rifornite le farmacie. «Stiamo attenti però», continua Di Maio, «avere la mascherina non vuol dire avere l’autorizzazione per uscire più spesso da casa».
«Nelle prossime ore – continua il ministro – arriverà l’elenco dettagliato di ciò che domani continuerà a rimanere aperto», (e per cui c’è tanta ansia e tanta attesa) rassicura il ministro, ringraziando gli autotrasportatori, i quali continuano a rifornire i supermercati e tutte le aziende che stanno riconvertendo la loro produzione e a cui chiede di continuare a farlo. Nelle sue parole, inoltre, Di Maio mostra solidarietà e di essere dalla parte del premier Giuseppe Conte, criticato in queste ore per alcune scelte: «La luce in fondo al tunnel si può vedere, basta guardare in Cina dove stanno lentamente uscendo da questa situazione. Ma dobbiamo seguire dei modelli. Dobbiamo aspettare qualche tempo per riscontrare i risultati di queste misure».
Poi la domanda personale della conduttrice Mara Venier su come stai vivendo da uomo questa situazione: «Posso confessarle che chiamo più spesso i miei genitori», ha risposto il ministro.
Inoltre, Di Maio non dimentica di ringraziare gli oltre 8.000 medici che hanno risposto al richiamo dal “fronte di guerra” per il loro ritorno in “trincea”.
Poi, conclude: «Ci viene chiesto di stare sul divano, possiamo sacrificarci! Soprattutto se i medici coprono turni di 24 ore».
Maria Giulia Vancheri
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Maria Giulia, che in una parola si definisce logorroica, è una studentessa 24enne di giurisprudenza, a Catania. Dopo anni passati sui libri ha pensato bene di iniziare a scrivere per non infastidire più chi non volesse ascoltare le tante cose che aveva da dire. Riconosce di essere fashion… ma non addicted. Ama il mare e anche durante la sessione estiva non rinuncia alla sua nuotata giornaliera, che le rinfresca il corpo e i pensieri.
Crede fermamente che chi semina amore, raccolga felicità