La negoziazione tra Gran Bretagna ed Unione Europea sta assumendo sempre di più i contorni di una vera e propria partita a scacchi che vede impegnate Bruxelles e Downing Street nel definire i dettagli di un “divorzio” dai risvolti pressoché indecifrabili in termini politici ed economici nel medio-lungo periodo. Nell’ambito di una lunga ed estenuante trattativa, che culminerà con l’uscita di scena definitiva del Regno Unito fissata in calendario per il 2019, rientra anche il trasferimento delle due agenzie indipendenti dell’UE attualmente con sede a Londra: l’EBA (l’acronimo con cui è comunemente conosciuta l’European Banking Authority, “Autorità Bancaria Europea“) e l’EMA, l’Agenzia Europea per i Medicinali. Quest’ultima riveste un ruolo fondamentale nello stabilire l’efficacia e – soprattutto – la sicurezza di nuovi farmaci prossimi all’immissione nell’utilizzo clinico delle strutture sanitarie del Vecchio Continente. Dietro c’è un attento e scrupoloso lavoro di supervisione, di competenza di alcuni comitati scientifici che si occupano di supervisionare accuratamente la documentazione presentata dalle case farmaceutiche, le cui etichette sono sottoposte a una serie di controlli mirati. Come se non bastasse, questo organismo si occupa periodicamente di diffondere linee guida e altre informazioni utili concernenti svariati ambiti, dai prodotti utilizzati in campo veterinario ai vaccini.
Stiamo parlando di un autentico colosso da 900 dipendenti, un budget che si aggira intorno ai 300 milioni di euro l’anno e un ricco menù di eventi sparsi in tutto il mondo. Centro del potere economico, polo d’attrazione per le imprese che operano nel settore, con in testa i giganti del farmaco. In una sola parola ciò va inteso tra le righe come una ghiotta opportunità da cogliere al volo per numerose città europee, alcune delle quali hanno già avanzato la loro candidatura in maniera più o meno formale anche se l’ultima parola a riguardo spetta naturalmente al Consiglio Europeo che si dovrà pronunciare nel quadro di una trattativa di grande interesse politico legata indiscutibilmente a doppio filo con l’esito di Brexit.
Gabriele Mirabella
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