Tanti richiedono il vaccino anti-Covid. Tra le categorie indispensabili ci sono anche gli operatori della grande distribuzione. Scatta la mobilitazione dichiarano: «Indispensabili durante la pandemia, ma dimenticati».
CATANIA – Professori, categorie protette e a rischio sono le persone che godono di una “corsia preferenziale” per avere somministrato il vaccino anti-Covid. Negli ultimi giorni, anche le categorie professionali – magistrati, avvocati, commercialisti, notai e altri – hanno avanzato la richiesta di essere inseriti tra le categorie essenziali che dovrebbero avere una “precedenza” nella campagna vaccinale del governo.
Oltre a loro, nella mobilitazione si aggiungono gli operatori della grande distribuzione. Un settore dell’economia che, effettivamente, non si è mai fermato, indipendentemente dal lockdown o dai colori delle regioni.
Per questo, anche a Catania, da una settimana circa, è scattata l’iniziativa #indispensabili. A mettersi in prima linea dipendenti delle grandi catene di supermercati, a cui, probabilmente, seguiranno anche quelle più piccole. Promotori della sensibilizzazione i dipendenti Coop Valentina Ruffino e Nino Chisari. Slogan della “protesta” civile “Indispensabili durante la pandemia, invisibili durante la somministrazione dei vaccini”. Dietro ai cartelloni si nascondono, o meglio, ci mettono la faccia cassieri, repartisti, merchandising, addetti alla vigilanza e addetti ai servizi.
«La richiesta è quella di aver riconosciuto il nostro ruolo indispensabile i questo periodo di crisi e il rischio a cui veniamo sottoposti ogni giorno – spiega Chisari – stiamo a contatto con un numero indefinito di clienti, tocchiamo soldi e prodotti che passano nelle mani di tante persone. Crediamo, dunque, che bisognerebbe avere un occhio di riguardo anche per noi e, qualora si volesse allargare la platea di questa prima campagna vaccinale, di ricordare quanto siamo indispensabili nella società per garantire i bisogni primari dei cittadini».
L’iniziativa vede coinvolti anche i “piani alti” dei supermercati, disposti a riservare alcuni spazi delle proprie strutture per effettuare i vaccini.
Andrea Lo Giudice
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