Cambiano poco gli equilibri della Premier League al termine della ventottesima giornata, con il Manchester City che blinda il primo posto in classifica con un netto successo per 3-0 sul campo del Fulham. I Cottagers resistono per un tempo, ma nel primo quarto d’ora di gioco della ripresa devono arrendersi. Per i Citizens, a segno Stones con un tocco ravvicinato sugli sviluppi di un calcio di punizione, Gabriel Jesus, che supera Areola e segna, e Agüero dal dischetto (primo gol stagionale per l’argentino, out a lungo a causa di numerosi problemi fisici).
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Il Manchester United, dal canto suo, risponde a tono ai rivali battendo per 1-0 il West Ham a Old Trafford (decisivo un autogol di Dawson), ma i punti di distacco dai cugini del City restano ben quattordici, con gli uomini di Solskjaer che però hanno una gara in meno rispetto alla squadra guidata da Pep Guardiola.
Vince anche il Leicester, che si conferma terzo in classifica e continua a mettere pressione ai Red Devils secondi. Le Foxes, infatti, asfaltano il malcapitato Sheffield United al King Power Stadium, non lasciando scampo all’ultima in classifica: nel 5-0 finale si mette in bella mostra l’ex attaccante del Manchester City Kelechi Iheanacho, autore di una sontuosa tripletta. Completano l’opera il gol di Ayoze Pérez e l’autorete di Ampadu.
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Alle spalle delle prime tre della classe c’è il Chelsea, che rallenta in virtù dello 0-0 sul campo del Leeds di Bielsa ma conserva il quarto posto e resta imbattuto sotto la guida di Thomas Tuchel (otto vittorie e quattro pareggi in dodici gare tra Premier e coppe), che eguaglia il record di José Mourinho per il minor numero di gol subiti (2) nelle prime dieci partite in Premier. Quello tra Blues e Whites è l’unico pareggio a reti bianche della giornata, ma anche Newcastle e Aston Villa si dividono la posta in palio.
A St James’ Park succede tutto nel finale di gara, con l’autogol di Ciaran Clark che porta in vantaggio i Villans all’86 e Jamaal Lascelles che di testa pareggia i conti per i Magpies al 94’. Per i padroni di casa punto prezioso per fare un passo in avanti verso la permanenza in Premier League, mentre gli ospiti si allontanano ulteriormente dalla zona Europa League.
Chelsea have conceded just two goals in their 10 #PL matches under Thomas Tuchel ⛔️
No manager has conceded fewer in their first 10 games in PL history (level with Jose Mourinho in 2004/05)#LEECHE pic.twitter.com/3IkcO94ltg
— Premier League (@premierleague) March 13, 2021
In ottica salvezza, da registrare anche i tre punti pesantissimi del Brighton, che passa per 2-1 sul campo del Southampton e approfitta del ko del Fulham col Manchester City capolista. Per i Seagulls risultano decisive le reti di Dunk e Trossard, intervallate dal momentaneo pareggio di Che Adams, che non basta ai Saints per evitare la sconfitta, l’ennesima di una seconda parte di stagione decisamente da dimenticare.
Il 2021 era iniziato con un insperato quanto sorprendente successo interno col Liverpool, proseguendo però nel peggiore dei modi: gli uomini di Hasenhüttl, che hanno assaporato la qualificazione in Europa e addirittura il primato in classifica, hanno ora appena sette punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
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Fa il suo dovere anche il Burnley, che dopo il Fulham – impegnato col Manchester City – aveva il compito più difficile tra le squadre in lotta per non retrocedere in Championship, ossia battere l’Everton di Carlo Ancelotti a Goodison Park. Reduci dal ko col Chelsea, i Toffees erano chiamati a rialzarsi immediatamente e il match interno col Burnley sembrava l’occasione giusta per farlo.
Nonostante ciò, a prevalere sono proprio i Clarets, con le reti di Chris Wood e Dwight McNeil che rendono vano il gol di Dominic Calvert-Lewin (2-1 per gli ospiti) e permettono agli uomini di Sean Dyche di far registrare il terzo risultato utile consecutivo, dopo i pareggi per 1-1 con Leicester e Arsenal.
The audacity.#ARSTOT pic.twitter.com/bde6g23PwA
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Tre punti pesantissimi anche per il Crystal Palace di Roy Hodgson, cui basta un calcio di rigore di Milivojević sul finire del primo tempo per superare il West Bromwich di Sam Allardyce penultimo tra le mura amiche (1-0 a Selhurst Park) e allontanarsi dalla zona rossa della classifica, ora distante ben undici punti.
Se le Eagles sembrano ormai sempre più vicine al raggiungimento del proprio obiettivo stagionale, l’Arsenal deve ancora lavorare duramente per concludere nel migliore dei modi una Premier League più complicata del previsto. Nel frattempo, gli uomini di Arteta fanno il loro dovere, centrando un’importantissima vittoria nella partita più significativa e sentita dai tifosi, ossia il North London derby con il Tottenham di Mourinho.
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I Gunners dimostrano ancora una volta di avere un pizzico di motivazione e grinta in più nelle partite di cartello, imponendosi per 2-1 all’Emirates grazie al primo gol del norvegese Martin Ødegaard – arrivato a gennaio in prestito dal Real Madrid – e a un rigore di Lacazette (primo giocatore dei londinesi ad andare a segno col Tottenham in tre gare casalinghe consecutive dopo Emmanuel Adebayor, che vi riuscì nel 2008), che permettono all’Arsenal di ribaltare l’iniziale svantaggio propiziato dall’ex Roma Erik Lamela, a segno con una spettacolare rabona che non lascia scampo a Leno e lascia tutti esterrefatti, in particolare il suo compagno di squadra Reguilón.
Nel Monday Night, infine, il Liverpool ritrova la vittoria dopo due sconfitte consecutive, battendo per 1-0 il Wolverhampton al Molineux: ai Reds basta un gol dell’ex di turno Diogo Jota nel finale della prima frazione di gioco. Da segnalare l’infortunio del portiere dei Wolves Rui Patrício, che viene colpito, in maniera involontaria, dal suo compagno di squadra Coady con una violenta ginocchiata in faccia ed esce dal campo in barella e con la maschera d’ossigeno al volto. A rassicurare tutti sulle sue condizioni ci ha pensato l’allenatore del Wolverhampton Nuno Espírito Santo al termine dell’incontro.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Premier League (Twitter)
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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