Alla luce di due esperimenti pubblicati sulla rivista Psychology of Aesthetics, Creativity, and the Arts è venuto fuori che i lettori di libri (soprattutto coloro che lo fanno fin dalla giovane età) sviluppano un’importantissima caratteristica emotiva: saper capire meglio degli altri il mondo, i rapporti umani, i valori personali e l’identità culturale, di conseguenza le persone.
Leggere è il ponte più veloce tra realtà e immaginazione, il modo più intimo e dettagliato per vivere al meglio non solo la propria vita, ma anche altre mille vite possibili, impossibili, reali o inventate. Lo conferma uno studio riportato da Treccani, ma pubblicato sulla rivista statunitense Psychology of Aesthetics, Creativity, and the Arts. Suddividendo la ricerca in due test i ricercatori hanno agito come segue: prima di tutto hanno sottoposto un campione di volontari a una sorta di “indovina chi” su una lista di 130 nomi di personaggi di vario tipo, 65 dei quali erano nomi di autori letterari. Dai risultati ottenuti, gli studiosi hanno selezionato i generi letterari a cui appartenevano gli autori riconosciuti e tratto di conseguenza le rispettive preferenze di tipologia di lettura dei partecipanti. La seconda parte dell’esperimento, invece, consisteva nel sottoporre gli stessi volontari a un test sull’intelligenza emotiva, vista come «capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed altrui emozioni». Sorprendentemente, tutti i volontari che avevano in precedenza dimostrato di avere una più vasta conoscenza di autori letterari, corrispondevano con quelli che hanno ottenuto un punteggio più alto al secondo test (sull’intelligenza emotiva).
Gli appassionati di letteratura, dunque, specialmente chi lo è fin dalla più tenera età, risultano avere una marcia in più per capire il mondo che li circonda, i rapporti umani, i valori personali e l’identità culturale di se stessi e di chi gli sta attorno: tutto questo presuppone che i lettori di libri riescano a capire fino in fondo e meglio degli altri le persone che entrano a far parte delle loro vite. Perché quella che agli occhi di molti può sembrare una perdita di tempo, affondando il naso tra pagine che odorano di carta e perdendosi in vite diverse dalla propria per ore e ore, diventa, in verità, la migliore chiave per aprire la porta del cuore della gente.
Chiara Forcisi
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Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.