Giunge al termine anche la 29esima giornata di un campionato di Serie A sempre più sorprendente e avvincente. Vediamo, dunque, cos’è accaduto in questo lungo week-end.
Nel sabato che apre questo nuovo turno le partite in programma sono quattro. Partiamo dalle sfide delle ore 15 con il divertente match dell’Arechi tra Salernitana e Sassuolo. Al vantaggio iniziale di Bonazzoli, i neroverdi rispondono con Scamacca e Traoré. Nella ripresa, però, l’espulsione di Raspadori complica i piani e Djuric di testa firma il 2-2 finale.
In contemporanea, al “Picco“, i padroni di casa dello Spezia ospitano il Cagliari per uno scontro diretto per la salvezza. Se, nella prima frazione, il “Casteddu” è rimasto in partita grazie alle parate (tra cui il rigore neutralizzato a Verde) di Cragno; nei secondi quarantacinque minuti di gioco, la squadra di Thiago Motta riesce a trovare la via del gol con Erlic e Manaj che inchiodano la partita sul risultato di 2-0.
Poco più tardi, alle ore 18, la Sampdoria riceve al “Ferraris” una Juventus lanciatissima. Per quest’ultima, strada in discesa già nel primo tempo grazie all’autogol di Yoshida e al rigore trasformato da Morata. Nella ripresa, i blucerchiati, dopo aver fallito un tiro dagli undici metri con Candreva, riaprono la partita con la punizione di Sabiri che complice una deviazione si insacca alle spalle di Szczesny. Mette al sicuro i tre punti ancora Alvaro Morata che fissa il punteggio sull’1-3.
Protagonisti del sabato sera, nel sempre bello scenario di “San Siro“, Milan ed Empoli. Ai rossoneri, per portare a casa tre punti di importanza capitale nella lotta scudetto, basta un tiro piazzato da fuori area al ventesimo minuto di Kalulu. Il difensore francese si trasforma nel classico eroe che non ti aspetti. Il risultato finale è di 1-0 per il Diavolo sempre più capolista di questa Serie A.
Il menù domenicale si apre con la sfida delle 12:30 tra Fiorentina e Bologna. Dopo quaranta minuti di gioco piuttosto piacevoli arriva l’episodio che cambia gli equilibri dell’incontro: l’espulsione di Bonifazi. La seconda frazione di gioco, infatti, è un monologo Viola che porta a casa i tre punti grazie alla rete di Torreira. Al “Franchi” finisce 1-0 per i padroni di casa.
Nel classico orario delle 15 tocca scendere in campo ad Hellas Verona e Napoli. Dopo essersi adattata al ritmo di gioco frenetico degli scaligeri, la squadra di Luciano Spalletti trova il doppio vantaggio, con due schemi da rimesse laterale, finalizzati da Victor Osimhen. I padroni di casa provano a restare nel match con la rete di Faraoni ma l’espulsione, poco dopo, di Ceccherini frantuma le speranze veronesi. I partenopei passano al “Bentegodi” per 1-2 e rimangono in piena lotta al titolo.
Due le partite disputatesi alle ore 18. Partiamo da quella del “Gewiss Stadium” tra Atalanta e Genoa. In vista del ritorno degli ottavi di Europa League, mister Gasperini decide di far rifiatare qualche titolare consapevole del fatto che a questo punto del campionato e con queste distanze dalla Juve è più “facile” qualificarsi alla prossima Champions League vincendo quella che fino a qualche anno fa si chiamava “Coppa Uefa“. Entrambe le squadre hanno a disposizione diverse occasioni per sbloccare il match ma nessuna delle due ci riesce. A Bergamo finisce 0-0.
Stesso orario anche per il match della “Dacia Arena” tra Udinese e Roma. I friulani dominano per gran parte dei novanta minuti anche dopo la rete del vantaggio siglata da Molina. La squadra di José Mourinho, però, riesce a rimanere aggrappata alla partita (complici le multiple parate di Rui Patricio) e nel secondo dei sei minuti di recupero conquistano un calcio di rigore. Dal dischetto si presenta capitan Pellegrini che batte Silvestri e fa continuare la striscia di risultati positivi della sua squadra. Punteggio finale di 1-1.
Chiude questa domenica di Serie A, l’incontro delle 20:45 tra Torino e Inter. Nella prima frazione, neroazzurri in grande difficoltà per il pressing portato dalla squadra di Juric che va anche in vantaggio con la deviazione vincente di Bremer. Al 36esimo minuto arriva l’episodio che costa tante polemiche durante e dopo la fine della partita. Il “gallo” Belotti va giù in area per un contatto con Ranocchia. Né l’arbitro né il VAR rilevano (erroneamente) un contatto falloso. Nei secondi quarantacinque minuti, leggermente meglio la squadra di Simone Inzaghi che trova nel recupero la via del pareggio con Alexis Sanchez. Di certo non il risultato sperato e voluto dai campioni d’Italia in carica ma questo 1-1 potrebbe avere il suo peso nelle ultime giornate.
Pone la parola fine a questo 29esimo turno di Serie A la sfida del lunedì sera tra Lazio e Venezia. Dopo un primo tempo chiuso a porte inviolate; nella ripresa, decide la partita un rigore trasformato dal solito Ciro Immobile che fissa il risultato sull’1-0 finale. Per la squadra di Maurizio Sarri una vittoria più complicata del previsto ma che la fa restare in zona Europa.
TOP
MORATA: è presente in ogni gol della partita. Sia a favore che a sfavore. L’azione che porta all’autogol di Yoshida viene iniziata da una sua apertura per Cuadrado; segna il rigore dello 0-2 spiazzando Falcone; devia la punizione di Sabiri che diventa imparabile per Szczesny; chiude il match con il colpo di testa dell’1-3. Già da qualche settimana il suo rendimento è migliorato ma con prestazioni del genere la Juventus è davvero (INNA)MORATA.
KALULU: il difensore francese è una delle sorprese positive non solo della squadra di Pioli ma dell’intera Serie A. Terzino destro, terzino sinistro, difensore centrale: dove lo metti sta. E il rendimento è sempre al di sopra della sufficienza. Contro l’Empoli fa uscire dal cilindro un sinistro piazzato che fa scomparire la palla dalla vista di Vicario e che regala tre punti pesantissimi al Milan. PIERRE L’ILLUSIONISTA.
OSIMHEN: l’attaccante nigeriano è indispensabile per la squadra di Spalletti. Vero che deve migliorare in certe situazioni di gioco ma è (quasi) sempre decisivo. Come nella vittoria di ieri a Verona del suo Napoli che porta a casa tre punti grazie a una sua doppietta. Dopo la sconfitta di domenica scorsa contro il Milan tiene ancora vive le speranze scudetto. Nel capoluogo campano, a breve, uscirà un altro celebre video dove non si domanda più “Cosa chiedi a San Gennaro?” ma “COSA CHIEDI A VICTOR OSIMHEN?“. Tuttavia, per scaramanzia, la risposta non sarà data neanche se si è giapponesi!
RUI PATRICIO: il portiere portoghese è il migliore in campo nelle file dei giallorossi. Incolpevole nella rete da fuori area di Molina, l’ex estremo difensore del Wolves con le sue multiple e acrobatiche parate ha fatto restare la sua squadra aggrappata alla partita. Infatti, se la Roma è riuscita quantomeno a portare a casa un pareggio (1-1) il merito è gran parte suo. Tra i tanti interventi effettuati quello più importante e difficile è la parata, in tipico stile da portiere di hockey su ghiaccio, sul tiro di Samardzic con la punta del piede. Tutto questo grazie alla sua esperienza (per arrotondare lo stipendio) al Circo Massimo da ACROBATA.
FLOP
RASPADORI: il talentuoso attaccante italiano, più volte finito nei “top”, questa settimana si fa un giretto fra i “flop”. La causa di ciò è l’espulsione, rimediata al 60esimo minuto, quando il Sassuolo era in vantaggio e in pieno controllo della partita. Un intervento tanto inutile quanto pericoloso che costa, a lui il doppio giallo, e alla sua squadra i tre punti (2-2). Come Aldo in “Aldo, Giovanni e Giacomo“, mister Dionisi è tornato negli spogliatoi esclamando innervosito: “MIIIII GIACOMINO“.
YOSHIDA/COLLEY: la collaudata coppia difensiva della Sampdoria è protagonista di un primo tempo da dimenticare. Prima, l’autorete del difensore giapponese che porta la Juve in vantaggio; poi, il goffo fallo da rigore del gambiano su Kean che favorisce il raddoppio bianconero. Un titolo alla loro prestazione? ATTENTI A QUEI DUE.
BONIFAZI: il difensore del Bologna ha deciso, in negativo, la sfida contro la Fiorentina. Poco dopo essere stato ammonito entra in ritardo, a metà campo, su Torreira. Doppio giallo ed espulsione che condanna la squadra di Mihajlovic ad un secondo tempo completamente in balia dei Viola. L’ex giocatore, tra le altre, della Spal cerca di giustificarsi con l’arbitro spiegando di non averlo visto anche se sappiamo che in realtà stava mettendo in atto lo schienamento di John Cena (wrestling) con la famosa frase “YOU CAN’T SEE ME“.
CECCHERINI: rispetto ai colleghi di reparto sopra citati (nessun accanimento sui difensori ma soltanto uno sfortunato fine settimana per alcuni di loro) il difensore dell’Hellas ha fatto di peggio. Innanzitutto, è colpevole in entrambe le marcature partenopee. Per due volte, infatti, da rimessa laterale, si fa scappare alle spalle gli avversari che servono poi a rete Osimhen. Mette, poi, la ciliegina sulla torta con l’espulsione arrivata un paio di minuti dopo la rete di Faraoni che aveva riaperto il match. A Verona raccontano che, ieri, appena tornato a casa gli sia scappato pure il cane. NON LA SUA GIORNATA.
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e si occupa di Calciomercato, Tennis e NBA. Inoltre, scrive riguardo anche le breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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