Nella cultura giapponese, scoprire il proprio Ikigai significa: “trovare il senso della propria esistenza”, e cioè raggiungere uno stato di equilibrio interiore. Che cosa è esattamente il Mykigai Journal?
L’idea di questo strumento è nata da Matteo Venturelli, un ragazzo 26enne di Argelato (Bologna). Durante la pandemia, come molte persone, anche lui ha dovuto lottare contro l’ansia e per questo si è rivolto a un servizio terapeutico.
«Nel 2020, in piena emergenza sanitaria, la mia ansia è cresciuta sempre di più e ho iniziato un servizio terapeutico. In quel momento, iniziai a capire i grandi benefici che può dare la psicologia» sottolinea Matteo Venturelli, Marketing Manager.
Una volta terminato il suo percorso, decide di avviare un progetto che si chiama Mykigai per aiutare le persone con strumenti innovativi per la serenità mentale, abbassando i livelli di stress e ansia. Il primo strumento è proprio il Mykigai journal lanciato a dicembre. Si tratta di un diario terapeutico per il benessere psicologico con esercizi giornalieri per annotare i pensieri in maniera guidata.
Ma Matteo non è solo in questa avventura imprenditoriale.
«Qualche anno fa stavo scrollando il Feed di Facebook e mi ricordo che mi comparve un video di Alessio Rocco Ranieri con il suo formato Pats: psicologia al tuo servizio, dove lui divulgava nozioni di psicologia per aiutare le persone. Così quando nel 2020 ho avuto bisogno di supporto, mi sono rivolto a lui – spiega Matteo – Sin dall’inizio Alessio mi aveva dato un journal, un diario terapeutico, per annotare i miei pensieri ed emozioni giorno dopo giorno, focalizzando la mia attenzione nel presente senza preoccuparmi del passato e del futuro. Vedevo dei benefici concreti. Al contempo scoprii anche la tecnica della Mindfulness: pratica meditativa della consapevolezza. Nel corso di mesi, verso la fine del percorso volevo divulgare la mia esperienza personale per aiutare gli altri. Mesi dopo il termine del mio percorso con lui, richiamai Alessio, ma questa volta per collaborare a un progetto. Così nasce Mykigai».
«Lavorare a un journal terapeutico era un’idea che stavo prendendo in considerazione già da un po’ di tempo – racconta Alessio Rocco Ranieri, psicologo, trainer di mindfulness e divulgatore scientifico – Siamo creature autobiografiche, sentiamo un gran bisogno di raccontare ciò che pensiamo e le cose che ci accadono, e la scienza ha dimostrato ampiamente gli effetti benefici di questa abitudine. Scrivere equivale a dare uno spazio concreto ai propri pensieri, e questo ne facilita la comprensione e la “collocabilità interiore”, rendendo ciò che spesso ci stressa, inibisce o intristisce, più facile da gestire. Ecco perché quando Matteo mi ha proposto di lavorare al progetto Mykigai ho accolto con entusiasmo l’idea di dargli una mano. Nonostante i dubbi, le difficoltà e le legittime paure, siamo comunque riusciti ad ottenere ottimi risultati, ben oltre le nostre aspettative iniziali, per questo motivo credo che il futuro di Mykigai sia molto promettente. Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che ci hanno supportato credendo nel progetto, e al socio, ma soprattutto amico fraterno Paolo, che decidendo di salpare con noi all’ insegna di questa avventura, ha reso l’impensabile possibile».
Anche Paolo Ragone, Project Manager, evidenzia i motivi che lo hanno spinto ad accettare di partecipare al progetto.
«Appena tornato da Tokyo, dove ho vissuto 8 anni, Alessio mi ha parlato del progetto Mykigai a cui stava lavorando con Matteo, e me ne sono subito innamorato! Il giorno dopo eravamo già operativi. Era incredibile lavorare con persone che hanno veramente a cuore la salute mentale, un tema a me molto caro (tanto da essermi iscritto alla facoltà di psicologia dopo appena 2 mesi dal mio ritorno in Italia!). Penso che il motivo principale che mi abbia spinto a lavorare sul progetto Mykigai sia stata l’autenticità e la chiarezza della missione e dei valori che Mykigai rappresenta. Penso che Mykigai abbia il potenziale di aiutare sempre più persone, soprattutto in un paese dove l’attenzione per il benessere mentale, ahimè, non è mai andata di pari passo con quella per il benessere fisico.Il nostro primo prodotto, il Mykigai Journal, è semplice ed efficace, ed è questo che vogliamo continuare a fare: sviluppare strumenti accessibili, che aiutino il maggior numero di persone possibile a migliorare il loro equilibrio mentale».
Mykigai diario
Giulia Bergami
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Nata nel 1996 a Bologna, Giulia Bergami ha una missione nella vita: raccontare il mondo che la circonda.Laureata nel 2018 in Scienze della Comunicazione a Bologna, prosegue i suoi studi conseguendo nel 2020 il titolo magistrale nella facoltà di Management e Comunicazione d’Impresa di Modena e Reggio Emilia con una tesi sperimentale sulla CSR e la Responsabilità Sociale d’impresa nell’industria farmaceutica. Da quasi 5 anni collabora con alcune testate giornalistiche del territorio per raccontare le persone di Bologna, le loro vite, i successi e le sfide quotidiane, meglio ancora se giovani, intraprendenti e con la voglia di “spaccare il mondo”. Al contempo, lavora nella Comunicazione d’Impresa e delle Media Relations in ambito salute. Sia per supportare il lavoro delle associazioni pazienti sia a fianco di aziende e altre realtà del settore. Forse non sarà l’Oriana Fallaci 2.0 del futuro, ma intanto è così “famosa” da avere una biografia su internet. Prossimo passo? Una pagina di Wikipedia interamente dedicata a lei.