Nell’estate 2016, l’Italia di Antonio Conte uscì a testa altissima dagli Europei disputatisi in terra francese, venendo eliminata soltanto dalla Germania ai quarti di finale. A difendere la porta degli Azzurri c’era Gigi Buffon, capitano e titolare per la decima competizione di fila tra Mondiali (2002, 2006, 2010, 2014), Europei (2004, 2008, 2012, 2016) e Confederations Cup (2009, 2013). Nessuno avrebbe mai immaginato che si sarebbe trattato anche dell’ultimo torneo giocato da Buffon con la maglia dell’Italia, dato che la Nazionale ha mancato l’accesso ai Mondiali dello scorso anno per la prima volta dal 1958, perdendo il doppio confronto nello spareggio qualificazione con la Svezia (sconfitta per 1-0 a Stoccolma e pareggio per 0-0 a Milano).
Lasciarsi alle spalle quasi 20 anni in cui abbiamo avuto il portiere più forte del mondo (dopo aver disputato da riserva di Pagliuca i Mondiali ‘98 e aver saltato per infortunio Euro 2000, infatti, Buffon ha giocato tutte le successive dieci competizioni con l’Italia) non sarà semplice, ma fortunatamente i nostri settori giovanili sfornano di continuo portieri dalle doti tecniche notevoli e dal talento indiscutibile, che fanno gola a tantissimi top club europei e mondiali sin dai primi anni di attività.
Tra questi figura indubbiamente Gianluigi Donnarumma, che nonostante sia ancora giovanissimo è uno dei protagonisti della nostra realtà calcistica da tanti anni. Ad appena 20 anni, infatti, il nativo di Castellammare di Stabia ha già alle spalle quattro stagioni da professionista con 164 partite tra campionato e coppe con la maglia del Milan, con cui ha debuttato il 25 ottobre 2015, a 16 anni e 8 mesi, nel match vinto 2-1 col Sassuolo sotto la guida di Siniša Mihajlović, divenendo in men che non si dica il titolare indiscusso tra i pali rossoneri.
Tra le file dell’Italia, invece, Donnarumma ha esordito nell’amichevole persa 3-1 con la Francia il 1 settembre 2016, a 17 anni e 189 giorni, superando dopo 104 anni il record stabilito da Piero Campelli, estremo difensore dell’Inter che debuttò in azzurro il 29 giugno 1912, a 19 anni non compiuti. Durante l’era Ventura, Donnarumma ha ricoperto il ruolo di vice di Gianluigi Buffon, per poi diventare definitivamente titolare dopo l’addio alla Nazionale di quest’ultimo e l’inizio del nuovo ciclo col commissario tecnico Roberto Mancini.
Euro 2020, ormai a un passo per l’Italia (una vittoria con la Grecia questa sera darebbe agli Azzurri la certezza aritmetica della qualificazione al torneo), dunque, sarà la prima competizione con la Nazionale per il portiere del Milan, che si appresta a diventare il più giovane estremo difensore di sempre a difendere la porta azzurra da titolare agli Europei. Per confermare il posto, però, dovrà disputare un’annata degna di nota, anche perché la concorrenza del più esperto Salvatore Sirigu non è da sottovalutare e qualche passo falso di troppo potrebbe far slittare il debutto di Donnarumma in una competizione in Nazionale ai Mondiali di Qatar 2022. Uno scenario che resta comunque piuttosto complicato, dato che il giovane estremo difensore rossonero parte favorito per la maglia da titolare: il destino è nelle sue mani, non soltanto in campo.
Il classe ‘99, acquistato dal Milan nel 2013 per appena 250.000 euro, ha oggi una valutazione di mercato di circa 55 milioni di euro (dati riportati da Transfermarkt lo scorso 6 giugno) e i rossoneri hanno rifiutato numerose offerte importanti nel corso degli anni per trattenerlo. Donnarumma ha ben figurato nelle 14 partite sin qui disputate con la maglia della Nazionale tra amichevoli, Nations League e qualificazioni agli Europei: il suo viaggio a tinte azzurre è appena iniziato. Il prossimo giugno, l’Italia disputerà una competizione internazionale senza Buffon tra i pali per la prima volta dal 2000, ben vent’anni dopo. Da un Gianluigi a un altro, un’era che finisce, un’altra che prende il via: riuscirà Donnarumma a ripercorrere le orme di Buffon?
Dennis Izzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
“Se c’è un libro che vuoi leggere, ma non è stato ancora scritto, allora devi scriverlo.”