La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, anche se il periodo, è quello più adatto. Neanche il tempo di entrare in vacanza ed ecco il boom del 2018: Ricciardo lascia la Red Bull per approdare in Renault. La decisione in merito alla rescissione arriva proprio dal pilota australiano, che ha comunicato l’operazione tramite i propri canali: «È stata probabilmente la decisione più difficile della mia carriera – annuncia lo stesso Ricciardo, in un video pubblicato su Twitter – Ma ho pensato che fosse giunto per me il momento di una nuova sfida. So che c’è molta strada da fare per portare Renault a raggiungere l’obiettivo di competere ai massimi livelli, ma sono rimasto impressionato dall’incredibile progresso che hanno avuto negli ultimi due anni e so che ogni volta che Renault è stata in una competizione sportiva, alla fine, ha vinto. Spero di poter aiutarli in questo percorso e dare il mio contributo dentro e fuori dalla pista».
A change is gonna come. Excited for the next chapter with @RenaultSportF1. Thank you for the kind messages and well wishes I've received. pic.twitter.com/2qpKYYGGvH
— Daniel Ricciardo (@danielricciardo) August 4, 2018
Dall’inizio dell’era ibrida, Ricciardo è stato il pilota più vincente in Red Bull. 7 vittorie e ben 29 podi sono un bottino niente male per una macchina che non ha mai lottato per il mondiale in queste 5 stagioni. Il pilota australiano, annunciato in vista della stagione 2014 come sostituto del ritirato Mark Webber, ha dato modo di mostrare tutte le sue qualità con ben 3 compagni diversi. Prima Vettel, che ha mal digerito il rapporto interno che si era instaurato, quindi Kvyatt e infine Verstappen. Potrebbe anche essere la presenza ingombrante del fenomeno olandese ad aver condotto Ricciardo ad una decisione talmente forte. D’altronde è risaputo che a Milton–Keynes punteranno proprio sul giovanissimo Verstappen per la conquista del titolo piloti nei prossimi anni e in un ambiente simile il talento dell’australiano andrebbe inevitabilmente sprecato.
La Renault è sembrata una scelta oculata e programmata. Il pilota di origini italiane ha corso con i motori francesi per buona parte della sua adolescenza e da quando è approdata l’era ibrida è il pilota che più di tutti ha avuto a che fare con i Renault. La casa con sede a Enstone, oltretutto, ha compiuto progressi importanti negli ultimi anni e secondo il presidente Stollss: «Renault ha deciso di ritornare in Formula 1 con il chiaro intento di battersi per dei titoli di Campione del mondo. Firmare con Daniel Ricciardo rappresenta un’opportunità irripetibile di avanzare verso questo obiettivo». Con l’approdo di Ricciardo, inoltre, si aprono le porte di un valzer di piloti per il 2019, visto l’addio di Sainz Jr.
Sarebbe naturale pensare ad uno scambio tra Renault e Red Bull, visto anche che lo stesso Sainz ha fatto parte del team junior Red Bull. Ma le cose non sono così scontate: lo spagnolo è entrato spesso in conflitto con Verstappen e Chris Horner, lasciandosi ad esternazioni non piaciute proprio al team manager. Così in pole-position pare esserci l’ottimo Gasly. Essendoci una chiara linea verde in casa Red Bull pare improbabile l’opzione di piloti più navigati che non hanno mai preso parte al progetto. D’altronde, da Vettel in poi, tutti i piloti delle lattine hanno fatto la loro gavetta in Toro Rosso (come Gasly e Sainz, per intenderci) e una scelta differente non sembra nell’aria. In ogni caso circolano voci di interessamento per Alonso e Raikkonen. Ma sono voci e sembra che resteranno tali.
Con la partenza di Gasly, oltretutto, scatterebbe il domino in F1. Sainz jr. interessa alla McLaren, che è anche in attesa di Alonso, mentre Vandoorne, viste le minori pressioni, andrebbe in Toro Rosso. Occhio però anche a Lando Norris, talento dell’F2, il quale approdo potrebbe tagliare il posto anche a qualcuno dei piloti sopra menzionati. Non è da sottovalutare, oltretutto, la posizione dei piloti Haas. Se Magnussen non è proprio in bilico (o almeno così pare) totalmente differente è la situazione di Grosjean: un pilota talentuoso che però, ad oggi, ha buttato troppi punti per leggerezza e ingenuità.
Francesco Mascali
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Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»