Dopo le proteste degli ultimi tre giorni, che hanno scosso l’NBA e non solo, portando all’annullamento e al successivo rinvio delle partite del primo turno (Milwaukee Bucks-Orlando Magic, Houston Rockets-Oklahoma City Thunder, Los Angeles Lakers-Portland Trail Blazers, Los Angeles Clippers-Dallas Mavericks, Denver Nuggets-Utah Jazz) e di gara-1 delle semifinali di Conference tra Toronto Raptors e Boston Celtics, in seguito all’ennesimo episodio di violenza ad opera della polizia negli USA (a Kenosha, 50 km circa da Milwaukee, un poliziotto ha sparato a un 29enne afroamericano, Jacob Blake), giocatori e proprietari hanno trovato l’accordo per tornare in campo.
La stragrande maggioranza degli atleti è sempre stata favorevole alla ripresa, ma a condizioni favorevoli. Le richieste di giocatori riguardano principalmente la possibilità di continuare a protestare e informare costantemente le persone circa le ragioni della loro decisione, portare avanti le battaglie in favore dei diritti degli afroamericani e sensibilizzare le persone in vista delle elezioni presidenziali, in programma il prossimo 3 novembre. A ricoprire un ruolo decisivo nella mediazione tra proprietari e giocatori è stato Michael Jordan, proprietario degli Charlotte Hornets (una delle otto squadre che non hanno partecipato alla ripresa della stagione nella bolla di Orlando, essendo da tempo fuori dalla corsa per un posto ai playoff), che ha spiegato ai colleghi l’importanza delle proteste dei giocatori e si è messo direttamente in contatto col presidente dell’NBPA, Chris Paul, e Russell Westbrook per trovare un punto d’accordo.
The NBA season will continue, but with some new changes including a Social Justice Committee made of players, coaches, and owners https://t.co/nqZ4MKV96v
— ET Canada (@ETCanada) August 28, 2020
L’NBA provvederà a istituire una commissione che si impegnerà a garantire ai cittadini afroamericani di esercitare il diritto costituzionale al voto e a trattare varie questioni sociali, tra cui la riforma della polizia statunitense, con i proprietari che investiranno circa 500 milioni di dollari per supportare queste iniziative. Ogni franchigia sarà attiva in questo senso nella propria città, aiutando le persone più svantaggiate, i campi d’allenamento delle squadre diventeranno seggi elettorali tra ottobre e novembre e durante le partite dei playoff andranno in onda spot a favore dell’uguaglianza sociale e del riconoscimento a tutti gli effetti dei diritti civili della comunità afroamericana, sempre più parte integrante degli Stati Uniti. Verrà inoltre creata una fondazione che avrà lo scopo di contribuire alla crescita del movimento Black Lives Matter.
Si tornerà a giocare questa notte, ma tra una partita e l’altra i giocatori continueranno a protestare. Del resto, nessun giocatore avrebbe mai voluto arrivare al punto di boicottare le partite o addirittura rischiare di annullare la stagione NBA, evento che rappresenterebbe un dramma dal punto di vista economico per la lega sportiva più ricca al mondo, non soltanto per giocatori, allenatori, manager e proprietari, ma soprattutto per tutte le persone che lavorano all’interno dell’organizzazione, i cui nomi sono meno famosi di quelli dei vari James, Antetokounmpo, Harden, Lillard, Westbrook e Paul (e anche gli stipendi sono notevolmente inferiori). Più semplicemente, i giocatori, in gran parte afroamericani, sono stufi di quanto continua ad avvenire, con il brutale omicidio di George Floyd che aveva già messo a rischio la ripresa della stagione a luglio. Il loro intento era quello di lanciare un segnale forte e che arrivasse a tutti, cosa riuscita perfettamente. Ora non resta che tornare a giocare e continuare a combattere, in campo e fuori. Di seguito il calendario delle imminenti sfide di playoff.
21:30 – Milwaukee Bucks-Orlando Magic, gara-5 primo turno (Milwaukee conduce 3-1)
00:30 – Houston Rockets-Oklahoma City Thunder, gara-5 primo turno (serie in pareggio, 2-2)
03:00 – Los Angeles Lakers-Portland Trail Blazers, gara-5 primo turno (Los Angeles conduce 3-1)
19:00 – Toronto Raptors-Boston Celtics, gara-5 semifinali di Conference
21:30 – Los Angeles Clippers-Dallas Mavericks, gara-6 primo turno (Los Angeles conduce 3-2)
02:30 – Utah Jazz-Denver Nuggets, gara-6 primo turno (Utah conduce 3-2)
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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