Quasi un anno dopo l’ultima gara disputata, la roboante vittoria per 9-1 con l’Armenia al Renzo Barbera di Palermo nell’ultima gara del gruppo J delle qualificazioni agli Europei, disputatasi lo scorso 18 novembre, l’Italia torna in campo per la seconda edizione della Nations League (lo scorso anno, gli Azzurri vennero eliminati nel terzo gruppo, arrivando secondi alle spalle del Portogallo futuro campione). Dopo il pareggio per 1-1 con la Bosnia maturato venerdì scorso all’Artemio Franchi di Firenze (il secondo gol in Nazionale di Sensi riporta il match in equilibrio dopo il vantaggio a sorpresa siglato da Dzeko), che ha lasciato l’amaro in bocca per la poca brillantezza vista in campo, gli uomini di Roberto Mancini si impongono per 1-0 con l’Olanda all’Amsterdam Arena, grazie alla rete decisiva di Nicolò Barella (quarto gol in Nazionale per lui). Si tratta del
Rispetto alla gara di qualche giorno fa con la Bosnia, Mancini conferma soltanto quattro giocatori nell’undici titolare, ossia Donnarumma, Bonucci, Barella e Insigne. In attacco, nel tridente con quest’ultimo, trovano posto Zaniolo e Belotti, mentre in mezzo al campo Jorginho, Locatelli, all’esordio in Nazionale, e Barella compongono il terzetto titolare. In difesa, D’Ambrosio e Spinazzola sulle corsie esterne, con Bonucci e Chiellini al centro a protezione della porta difesa da Donnarumma. L’Olanda, allenata ad interim da Dwight Lodeweges dopo che Ronald Koeman ha accettato la proposta del Barcellona (gli Orange hanno contattato anche Massimiliano Allegri, senza successo), schierano dal primo minuto i due atalantini Hateboer e De Roon, con Wijnaldum e Promes nel tridente d’attacco a supporto dell’unica punta Depay, Van Dijk e Veltman al centro della difesa, Aké sulla fascia sinistra e Cillessen tra i pali.
L’Italia prende in mano il pallino del gioco sin dalle prime battute, creando occasioni da gol in quantità industriale, tra cui in particolar modo i tentativi di Barella, Zaniolo, Immobile e Insigne. L’Olanda, dal canto suo, fatica a reagire e non riesce a costruire azioni pericolose. Proprio mentre la prima frazione di gioco sembra destinata a concludersi sullo 0-0, gli Azzurri trovano il vantaggio con Barella, che sfrutta un assist di Immobile, nelle inedite vesti di passatore, e punisce Cillessen di testa. Nel secondo tempo, il copione non cambia, con l’Italia a fare la partita e l’Olanda incapace di reagire e mettere in apprensione la retroguardia azzurra.
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Tra i migliori in campo figura Spinazzola, che sulla fascia sinistra fa spesso e volentieri quel che vuole e crea tante occasioni interessanti. L’Italia prova a chiudere il match con Kean, ben assistito ancora una volta da Immobile, ma l’attaccante dell’Everton non riesce a mettere la palla in rete da posizione invitante, calciando sul fondo proprio quando sembrava che per la difesa avversaria non ci fosse più nulla da fare. Nel finale, l’Olanda ci prova in contropiede, ma gli uomini di Mancini sono attenti e concentrati fino alla fine e portano a casa tre punti meritatissimi per salire in vetta alla classifica del gruppo 1. Quello con gli Orange è un successo importante per ritrovare fiducia e convinzione nei propri mezzi, soprattutto dopo che con la Bosnia l’Italia aveva faticato a ingranare, passando in svantaggio e rischiando a più riprese di andare nuovamente sotto dopo l’1-1. L’unica nota negativa è l’infortunio di Zaniolo, uscito per far spazio a Kean sul finire di primo tempo: si teme la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro per il classe ’99, otto mesi dopo l’infortunio all’altro crociato che lo aveva costretto a stare lontano dal campo per circa sei mesi.
In quel di Amsterdam, la Nazionale torna a esprimersi con personalità e classe, mettendo in mostra un gioco corale, divertente e pratico che non lascia scampo agli avversari. Divertente sì, ma anche cinica la squadra di Roberto Mancini, che sa difendersi con temperamento e carattere e ripartire in contropiede con lucidità e imprevedibilità. Gli Azzurri torneranno in campo a ottobre per le sfide con Polonia e Olanda, in programma rispettivamente l’11 ottobre a Danzica e il 14 a San Siro. Le basi per un percorso ricco di soddisfazioni, in vista degli Europei in programma il prossimo anno, ci sono tutte e sono già state poste più di un anno fa.
Dennis Izzo
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