Al Rheinpark Stadion di Vaduz, l’Italia centra la sua ottava vittoria in altrettante gare disputate nel gruppo J delle qualificazioni a Euro 2020, battendo per 5-0 i padroni di casa del Liechtenstein grazie alle reti di Bernardeschi, Romagnoli ed El Shaarawy e alla doppietta di Belotti. Nono successo di fila per gli Azzurri, con Roberto Mancini che eguaglia il record di Vittorio Pozzo, commissario tecnico vincitore dei nostri primi due Mondiali, nel 1934 e nel 1938. Del resto, era stato proprio Mancini a chiedere ai suoi di non staccare la spina dopo aver raggiunto, appena quattro giorni fa, l’obiettivo qualificazione ai prossimi Europei.
Proprio alla luce della sua intenzione di continuare a vincere per concludere il girone con 30 punti (gli Azzurri sfideranno la Bosnia a Zenica e l’Armenia al Renzo Barbera di Palermo nelle ultime due gare del gruppo J, rispettivamente il 15 e il 18 novembre), il c.t. cambia parecchio ma non rinuncia all’apporto di giocatori come Verratti e Bernardeschi, lanciando Sirigu in luogo di Donnarumma tra i pali e Belotti al posto di Immobile in attacco. La coppia di centrali difensivi è composta da Romagnoli e Mancini, mentre sulle corsie laterali trovano spazio il debuttante Di Lorenzo e Biraghi e in mezzo al campo partono titolari Cristante e Zaniolo. Da segnalare, inoltre, la seconda presenza (prima da titolare) per Grifo.
In avvio di gara, l’Italia rischia in un paio di occasioni, ma riesce comunque a sbloccare la contesa dopo appena 2’, con Bernardeschi che firma il suo secondo gol consecutivo, il quarto in Nazionale (il primo l’aveva segnato proprio in un 5-0 al Liechtenstein in un match valevole per le qualificazioni ai Mondiali 2018). Il classe ‘94 in forza alla Juventus non lascia scampo al portiere avversario con un sinistro potente e preciso di prima intenzione, sfruttando un ottimo cross dalla sinistra di Biraghi. Sembra il preludio alla goleada degli Azzurri, ma nella prima frazione di gioco succede poco altro e il più delle volte a rischiare è l’Italia.
Nella ripresa, le cose sembrano proseguire alla stessa maniera. In avvio di secondo tempo, si segnalano due tentativi di Belotti e un potente sinistro dalla distanza di Biraghi, ma il punteggio non cambia. Dopo poco più di un’ora di gioco, Mancini getta nella mischia El Shaarawy – che non giocava in Nazionale dal nefasto 0-0 con la Svezia di due anni fa – in luogo di Zaniolo. Il Liechtenstein va vicinissimo al pareggio con Salanović, sul cui destro potente si oppone alla grande Sirigu, deviando il pallone in calcio d’angolo. È un fuoco di paglia, perché a venti minuti dal fischio finale Belotti spegne definitivamente le speranze dei padroni di casa, andando a segno di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dalla destra (terzo gol in sei partite in queste qualificazioni a Euro 2020 per lui).
Arriva poi il debutto in Nazionale anche per Sandro Tonali, talentuoso centrocampista 19enne in forza al Brescia, che prende il posto dell’autore del gol del vantaggio Bernardeschi. Poco dopo il quarto d’ora della ripresa, gli Azzurri centrano il tris, con El Shaarawy che crossa perfettamente al centro, permettendo a Romagnoli di trovare la sua prima rete in Nazionale di testa. Il Faraone si vede poi negare un gol da Martin Büchel, autore di un’ottima parata sulla sua botta di destro, quindi cala il poker con un tocco d’esterno da distanza ravvicinata su assist di Cristante.
Nel finale, Bonucci rileva Romagnoli, ottenendo la sua presenza numero 93 con la maglia azzurra. In pieno recupero, Belotti firma la sua doppietta personale, portandosi a quota otto reti in Nazionale: il centravanti del Torino insacca di testa da pochi passi un cross perfetto di Di Lorenzo dalla destra. L’Italia continua a vincere e non sembra intenzionata a fermarsi: gli Azzurri hanno acquistato 24 punti su 24, mettendo a segno la bellezza di 25 reti (poco più di 3 per gara) e incassandone soltanto 3.
Dennis Izzo
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