Una rivalità secolare. Due modi differenti di intendere la vita così come il calcio. Una partita mai come le altre. Specialmente quando Juventus ed Inter si affrontano in una finale di Coppa Italia. Trofeo tanto sottostimato all’inizio quanto desiderato nelle fasi finali.
Nello splendido scenario dell’Olimpico di Roma va in scena una partita dal doppio significato per entrambe le squadre. I bianconeri di Max Allegri non vorrebbero chiudere la stagione senza alcun titolo in bacheca. Sarebbe la prima volta che accadrebbe con l’allenatore toscano in panchina. I neroazzurri di Simone Inzaghi, impegnati anche nella lotta scudetto, vorrebbero aggiudicarsi un trofeo che trasformi la stagione da buona in ottima. Oltre la Supercoppa.
Nei primi minuti di gioco, l’Inter non si fa intimidire dal peso notevole della partita e trova il vantaggio con Barella. Per qualche minuto ancora mantiene il pallino del gioco in mano ma dal ventesimo in poi arrivano da ogni parte gli attacchi bianconeri.
Se al termine del primo tempo la squadra di Max Allegri non trova la via del gol, nella ripresa, nel giro di due minuti, si porta addirittura in vantaggio. Ciò, fa sì che: i ritmi si alzino notevolmente; la partita diventi estremamente “feroce”; gli allenatori mettano mano alle proprie formazioni. La “Vecchia Signora” prova a blindare la retroguardia; la “Beneamata” si sbilancia nel tentativo di recuperare il risultato.
Al settantesimo di gioco, i ragazzi di Simone Inzaghi chiudono la Juve nella propria metà campo difensiva e a circa dieci minuti dal termine trovano un rigore guadagnato da Lautaro e trasformato da Calhanoglu.
I tempi supplementari sono nettamente indirizzati dai due episodi del primo tempo: il rigore trasformato e il gol del doppio vantaggio che portano entrambi la firma di Ivan Perisic. La Juve, dopo centocinque minuti di gioco, non può avere la forza per contro-ribaltare il risultato.
Al termine, dunque, dei centoventi minuti di gioco il risultato finale è di 2-4 per i neroazzurri. L’Inter, così, si aggiudica la 75esima edizione della Coppa Italia. L’ottavo successo, in questa competizione, nella storia della società interista.
Fonte foto: Inter
Giuseppe Tosto
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
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È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
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