Un martedì di Champions League certamente positivo per le squadre italiane: partite da dentro o fuori per Milan e Lazio, chiamate ad una grande prestazione rispettivamente contro Psg e Feyenoord, per evitare di compromettere il cammino europeo. Vediamo com’è andata.
Dopo la pesante sconfitta dell’andata in Francia, il Milan aveva poche alternative per non compromettere la classifica. Pioli nelle ultime partite ha dovuto far fronte ad infortuni importanti che hanno, inequivocabilmente, inciso sulla squadra. Si dice che la Champions possa regalare emozioni uniche, prestazioni incredibili capaci di tirare fuori il meglio e pare sia questo il caso.
I rossoneri spinti da un San Siro fuori giri (visto anche il ritorno da avversario del tanto chiacchierato Donnarumma) hanno trovato sul campo la migliore risposta possibile alle critiche: il Milan ha disputato una delle migliori partite della stagione, nel suo momento peggiore.
Il rientro di Theo Hernandez ha dato quella spinta che tanto era mancata sulla fascia sinistra, anche in fase difensiva dove ha dovuto fronteggiare il compagno di nazionale Dembele. Il rientro di Pulisic, lo spostamento di Musah come interno di centrocampo ma, in particolare, è stato fondamentale il rientro di Loftus-Cheek.
L’inglese è stato leader dei palloni recuperati, ha guidato diversi contropiedi, è stato l’uomo ovunque di un Milan molto attento alle marcature nel mezzo del campo: tanto che i francesi sviluppavano il gioco esclusivamente sulle fasce. La chiave vincente della partita è stata la marcatura continua sui vari Vitinha, Ugarte e Zaire-Emery, bloccando così un punto nevralgico dei parigini.
L’altro fattore chiave è stato Leao, il giocatore più discusso degli ultimi giorni: il portoghese disputa una partita incredibile, non tanto per lo stupendo gol in rovesciata, non per le sue solite ed imprendibili sgroppate ma per la sua applicazione in fase difensiva. Spesso ha aiutato Theo in marcatura ed altre volte ha proprio ricoperto il ruolo di terzino tra scivolate.
Il gol partita lo firma un infinito Giroud (altra prestazione cinica ed importante) e risolleva la classifica di un Milan in piena lotta per la qualificazione agli ottavi.
Anche quella dell’Olimpico era una partita da dentro o fuori: i biancocelesti avevano poche alternative e l’impresa è riuscita. Questa vittoria assume sfumature differenti rispetto al successo del Milan con il Psg per diversi motivi.
La Lazio non è una squadra attrezzata per competere al meglio in Europa , lo dicono una rosa molto corta e anche alcuni titolari non più sul pezzo anche se poi, ciò che conta, è portare a casa il risultato. Il Feyenoord ha saputo mettere in seria difficoltà i padroni di casa, viste le sue caratteristiche offensive: gioco sulle ali offensive, percussioni e ripartenze centrali.
Sarri si è aggrappato al ritorno da titolare di Immobile in Champions League, supportato ai lati dai soliti Zaccagni e Felipe Anderson e stavolta ha avuto ragione, vista la rete (poi decisiva per i 3 punti) del capitano al suo gol numero 200 in biancoceleste. Nell’ultimo periodo è stato tra i più criticati per una forma fisica un po’ appannata, ma questa rete riaccende le speranze di qualificazione.
Prestazione da incorniciare per il reparto difensivo: Romagnoli e Patric hanno coperto bene centralmente e sulle palle aeree ed in particolare si sente il rientro di Lazzari a destra, molto importante anche in fase di spinta. Ennesima conferma anche per Provedel, autore di una parata straordinaria su Gimenez che avrebbe cambiato l’andamento del match. Vittoria decisiva per la classifica della Lazio che ora si ritrova seconda in classifica.
Fonte foto: Milan e Lazio Twitter
Alex Privitera
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Nasce a Catania in quel soleggiato Aprile del 1996. Racconti familiari lo ritraggono sin da piccolo con un pallone tra i piedi. Crescere non ha fatto altro che rafforzare quell’amore verso il gioco del calcio e qualsiasi altro sport, con o senza un pallone. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, si dice che tra le sue altre passioni non possano mancare musica, cinema e tecnologia. Particolarmente testardo e deciso, crede sia molto importante saper condividere i propri pensieri. Proprio per questo, da tempo affascinato dal giornalismo sportivo, decide di intraprendere questa avventura con Voci di Città. Un capitolo tutto da scrivere, una nuova sfida da affrontare un passo per volta.