La finale di Champions League tra Chelsea e Manchester City, inizialmente in programma il 29 maggio ad Istanbul, si giocherà all’Estádio do Dragão, casa del Porto, che accoglierà 12.000 spettatori (6.000 a testa). Si ripete dunque quanto già avvenuto lo scorso anno, con la finale dell’edizione 2019-2020 (vinta 1-0 dai tedeschi del Bayern Monaco ai danni dei francesi Paris Saint-Germain) che si sarebbe dovuta disputare proprio allo stadio olimpico Atatürk di Istanbul ma si giocò all’Estádio da Luz di Lisbona a causa della pandemia di coronavirus.
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UFFICIALE: LA FINALE SI TERRÀ A PORTO IL 29 MAGGIO
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La decisione è arrivata in seguito al provvedimento del governo britannico, che ha deciso di imporre severe restrizioni ai viaggi in Turchia per contenere la diffusione del Covid-19. La trattativa tra Football Association, che aveva espresso il desiderio che la finale si giocasse a Wembley, sede della finalissima del 2011 tra Barcellona e Manchester United (3-1 per i blaugrana) e UEFA, però, non è andata a buon fine. Da segnalare anche la candidatura dell’Aston Villa, che aveva fatto sapere di essere disponibile a mettere a disposizione il proprio stadio, il Villa Park.
Nonostante ciò, la finale tra Chelsea e Manchester City si giocherà in Portogallo. Si tratta della quarta volta nella storia che l’attesissimo evento si terrà in terra lusitana, nonché la prima assoluta nella cornice dell’Estádio do Dragão. I tre precedenti, tutti a Lisbona, risalgono alla sfida tra Celtic e Inter (2-1 per gli scozzesi il 25 maggio 1967), al derby madrileno tra il Real Madrid di Carlo Ancelotti e l’Atlético del Cholo Simeone (4-1 per le merengues dopo i tempi supplementari) e, appunto, al successo del Bayern Monaco per 1-0 contro il PSG risalente al 23 agosto dello scorso anno.
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La scelta del Portogallo per la seconda stagione consecutiva rappresenta l’ideale per i giocatori delle due squadre e i rispettivi tifosi, che al rientro nel Regno Unito non dovranno sottoporsi alla quarantena: i primi potranno dunque prepararsi al meglio per gli Europei che inizieranno il prossimo 11 giugno. Nel caso in cui la finale si fosse disputata regolarmente allo stadio olimpico Atatürk di Istanbul, invece, giocatori e tifosi avrebbero dovuto osservare un periodo di quarantena di dieci giorni.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Profilo Twitter Goal
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