Il sipario sulla 38ª e ultima giornata di Serie A si apre con l’anticipo di venerdì alle 20:45 tra Cagliari e Fiorentina, ultima gara sulla panchina dei rossoblu per Claudio Ranieri, accolto dal caloroso tributo del pubblico dell’Unipol Domus. I padroni di casa, aritmeticamente salvi dopo la vittoria sul campo del Sassuolo, creano numerose occasioni nel primo tempo. Al 27’, Deiola ci prova di testa sugli sviluppi di un corner, con la palla che finisce di poco sopra la traversa. Un minuto più tardi, Terracciano devia in angolo un tentativo di Luvumbo.
Il portiere classe ‘90 si ripete poco dopo su Lapadula, sventando la minaccia. A passare in vantaggio, però, è la Fiorentina, con Bonaventura che batte Scuffet con uno splendido mancino a giro al 39’. Poco dopo l’ora di gioco, il Cagliari pareggia con capitan Deiola, che sfrutta un bel cross di Prati e va a segno di testa. I sardi completano la rimonta a 5’ dal termine, con Mutandwa che sigla il suo primo gol in Serie A nel miglior modo possibile.
Il classe 2003 supera Dodô e segna con un gran tiro a giro rasoterra da posizione defilata dal limite dell’area. All’89’, Nico González trova il pari sugli sviluppi di una punizione battuta da Biraghi, mentre al 13’ di recupero Arthur segna su rigore, permettendo alla Fiorentina di imporsi per 3-2 in rimonta a Cagliari e di ipotecare la qualificazione in Conference League.
Alle 20:45 è il turno del match tra Genoa e Bologna. Si tratta dell’ultima gara di Thiago Motta alla guida dei felsinei, con il tecnico classe ‘82 che non ha rinnovato il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno e prenderà le redini della Juventus. Al 13’, i padroni di casa sbloccano l’incontro con Malinovskyi, il quale riceve da Martín dalla sinistra e calcia di prima col sinistro, non lasciando scampo a Ravaglia.
Il Bologna risponde con un colpo di testa Fabbian che colpisce il palo e termina sul fondo al 26’. Poco prima dell’ora di gioco, Vitinha raddoppia a tu per tu con Ravaglia. Finisce dunque 2-0 per il Genoa, che chiude il campionato a quota 49 punti. Per gli uomini di Alberto Gilardino, inoltre, si tratta della terza vittoria consecutiva tra le mura amiche.
Rafael Leão abbraccia Stefano Pioli, alla sua ultima gara sulla panchina del Milan. (Fonte: Lega Serie A).
Nell’anticipo del sabato, la Juventus ospita il Monza alle ore 18. Dopo poco più di un quarto d’ora di gioco, Fagioli colpisce la traversa dal limite. Al 26’, Chiesa sblocca il punteggio con un destro sul primo palo su cui non può nulla Sorrentino. Quest’ultimo viene infilato 2’ più tardi da Alex Sandro, che festeggia al meglio la sua presenza numero 327 con la maglia della Juve (eguagliato Pavel Nedved in vetta alla classifica dei giocatori stranieri con più apparizioni in bianconero).
All’intervallo entra in campo Pinsoglio, che dopo pochi minuti sul terreno di gioco compie un ottimo intervento su Birindelli. Il portiere classe ‘90 si ripete al 75’, opponendosi a un colpo di testa di Djurić. La Juventus si impone per 2-0, ritrovando la vittoria in casa dopo un mese e mezzo.
Alle 20:45, il Milan affronta la già retrocessa Salernitana a San Siro. I rossoneri partono forte, portandosi in vantaggio dopo 22’ con Leão. Il portoghese approfitta di un errore di Fiorello, che si fa sfuggire il pallone in uscita alta e apparecchia la tavola per il gol del numero 10 rossonero. Il raddoppio arriva cinque minuti dopo e porta la firma di Giroud, a segno in spaccata su un corner battuto da Florenzi. Quindicesimo gol in campionato per l’attaccante francese, alla sua ultima gara con la maglia del Milan dopo aver trovato l’accordo col Los Angeles FC.
Poco dopo la mezz’ora di gioco, Fiorillo salva i suoi su un colpo di testa di Tomori. Al 37’, Theo Hernández segna su assist di Leão, ma il portoghese è in fuorigioco al momento del passaggio vincente e la rete viene annullata. Al 64’, Simy rimette in partita gli ospiti sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Milan ristabilisce le distanze al 77’, con capitan Calabria che trova il gol di testa su cross di Pulisic.
Sembra fatta per i rossoneri, ma la Salernitana ha una reazione d’orgoglio e nel finale va a segno due volte, pareggiando l’incontro. Sambia all’87’ trova un bel diagonale vincente per riaprire la gara, Simy due minuti dopo firma la sua doppietta personale, con un tap-in da posizione ravvicinata. I campani chiudono positivamente una stagione a dir poco negativa, mentre i padroni di casa non riescono a vincere in occasione dell’ultima partita in panchina di Stefano Pioli.
L’esultanza dei giocatori dell’Atalanta nella gara vinta 3-0 contro il Torino. (Fonte: Lega Serie A).
A inaugurare la domenica di Serie A è la sfida delle 18 tra Napoli e Lecce. Dopo appena 9’, Dorgu colpisce il palo con un bel sinistro a incrociare. In avvio di ripresa, tocca la stessa sorte ai padroni di casa, con una conclusione angolata di Cajuste che termina sul palo alla sinistra di Falcone. Al 64’, Ngonge colpisce la traversa dal limite dell’area. Nulla da fare per il Napoli, che termina una stagione a dir poco negativa con un pareggio per 0-0 che lo esclude anche dalla Conference League.
In contemporanea, l’Atalanta affronta il Torino. Al 26’, Scamacca porta in vantaggio la Dea. Il centravanti classe ‘99 si gira spalle alla porta e batte Gemello con un destro potente e preciso, siglando il suo dodicesimo gol in campionato, nonché il diciannovesimo tra Serie A, Europa League e Coppa Italia. Nel finale del primo tempo, Lookman raddoppia con un tap-in da posizione ravvicinata. L’eroe della finale di Europa League vinta contro il Bayer Leverkusen mercoledì scorso raggiunge così la doppia cifra in Serie A.
Al 71’, Pašalić chiude i conti su rigore. Il 3-0 finale permette all’Atalanta di continuare a inseguire il terzo posto. Gli orobici, infatti, dovranno recuperare la partita con la Fiorentina, valevole per la 29ª giornata di Serie A. Al contempo, il successo degli uomini di Gasperini spegne definitivamente il sogno della Roma di giocare in Champions League il prossimo anno. Il Toro, dal canto suo, si attesta al nono posto e può ancora sperare nella qualificazione in Conference League. Per centrare il traguardo, la Fiorentina dovrà battere l’Olympiacos nella finale del torneo, in programma mercoledì prossimo.
Alle 20:45, si completa il quadro dell’ultimo turno di campionato, con ben quattro partite in programma. Il già retrocesso Sassuolo è ospite della Lazio. Nel primo tempo, Cragno salva i suoi in almeno due occasioni, sbarrando la porta a Hysaj al 3’ e opponendosi a un tentativo di Kamada al 31’. All’ora di gioco, però, il portiere classe ‘94 non può nulla sul calcio di punizione di Zaccagni, che porta avanti la Lazio. Poco più tardi, Viti sigla il pareggio sugli sviluppi di una punizione battuta da Thorstvedt.
Empoli, Frosinone e Udinese si giocano l’ultimo posto per la permanenza in Serie A. I toscani ospitano la Roma, mentre ciociari e friulani si affrontano nello scontro diretto allo Stirpe. Al 13’, Cancellieri sblocca la gara tra Empoli e Roma, insaccando da due passi su assist di Gyasi. Gli ospiti pareggiano al 20’ con Cristante, che però è in posizione di fuorigioco al momento del tap-in di testa da distanza ravvicinata. Il pari degli uomini di De Rossi arriva nel recupero del primo tempo, con Aouar che mette dentro a porta vuota su assist di Angeliño. Nel recupero del secondo tempo, invece, arriva il gol di Niang, che non sbaglia davanti a Svilar e regala la salvezza agli uomini di Nicola.
Allo Stirpe, invece, Cerofolini salva dopo appena 7’ su Brenner, lanciato verso la porta da un retropassaggio di Lirola. Al 12’ ci prova Harroui, che sfiora il gol dal limite dell’area. Poco dopo, Okoye si oppone alla grande su un colpo di testa potente di Okoli. A 5’ dall’intervallo, Soulé colpisce la traversa su punizione. In avvio di ripresa, altro legno per il Frosinone, stavolta un palo, colpito da Brescianini. Al 76’, Keinan Davis porta in vantaggio i friulani con una conclusione in acrobazia da distanza ravvicinata su sponda di Lucca. Il primo gol in Serie A dell’attaccante inglese certifica la salvezza dell’Udinese, mentre il Frosinone retrocede in B dopo appena un anno.
Il Verona, aritmeticamente salvo, riceve l’Inter campione d’Italia. I nerazzurri passano in vantaggio al 10’, con Arnautović che riceve da Bisseck, supera Coppola e segna a tu per tu con Perilli. Sei minuti dopo, gli scaligeri pareggiano con Noslin, a segno con un bel diagonale su assist di Suslov. Quest’ultimo porta in vantaggio i padroni di casa al 37’ con un bel tiro all’angolino dove Audero non può arrivare. Nel recupero della prima frazione di gioco, Arnautović pareggia i conti. Nella ripresa, Sánchez si vede annullare un gol in pallonetto per fuorigioco in pieno recupero.
MALINOVSKYI − Stagione altalenante per il centrocampista ucraino, che ha faticato ad inserirsi nel sistema di gioco del Genoa e ha pagato anche qualche problema fisico di troppo. Quando è in forma, però, è un giocatore sopra la media e lo dimostra appieno contro il Bologna. Suo, infatti, il mancino vincente di prima intenzione per sbloccare la gara di Marassi.
SIMY − Non segnava una doppietta in Serie A dal 24 aprile 2021, riesce nell’impresa di metterla a referto a San Siro con due gol da vero bomber, peraltro giocando appena 35’. La Salernitana saluta la Serie A con un prestigioso pareggio per 3-3 sul campo del Milan anche e soprattutto grazie ai due gol dell’attaccante nigeriano.
SCAMACCA − Continua a incantare, mettendo in mostra il meglio del suo repertorio e proseguendo la crescita che lo ha portato a guadagnarsi un posto tra i convocati di Spalletti per gli Europei in programma quest’estate in Germania. Segna un gol da attaccante vero, toccando quota 12 reti in Serie A. Il miglior biglietto da visita per Euro 2024.
NIANG − Si conferma un innesto a dir poco azzeccato per l’Empoli, siglando in pieno recupero il gol che vale la vittoria sulla Roma e, soprattutto, la salvezza ai danni del Frosinone. Subentra dopo l’intervallo all’ex di turno Destro e va a segno con un tocco ravvicinato al 93’, facendo esplodere di gioia il Castellani con la sua sesta rete in campionato.
BEUKEMA − Non riesce in alcun modo a contenere Vitinha, che trova anche il gol del definitivo 2-0. Nell’azione che porta al raddoppio del Genoa, il difensore olandese perde malamente palla, dando modo ai padroni di casa di confezionare l’azione che porta alla rete dell’attaccante portoghese. Nel finale, rischia di far segnare anche Ekuban. Serata da dimenticare per l’ex AZ Alkmaar.
TOMORI − Mette in apprensione Fiorillo di testa in un paio di occasioni e offre una prestazione tutto sommato positiva in fase difensiva nel primo tempo. Deraglia completamente nella ripresa, perdendo il duello con Simy, autore di una doppietta che permette alla Salernitana di rimontare, e rendendo così insufficiente la sua prova.
S. ROMAGNOLI − Esce sconfitto nel confronto con Lucca, non riuscendo a limitare l’attaccante avversario. L’esperto difensore sbaglia anche nell’azione che porta al gol decisivo di Keinan Davis, con una marcatura tutt’altro che perfetta. La retroguardia ciociara rischia a più riprese e l’esperienza del vicecapitano classe ‘90 non è abbastanza per sopperire e mantenere la categoria.
Fonte foto in evidenza: Lega Serie A
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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