Alla sua prima apparizione in un Mondiale, la Lettonia ha stupito il mondo intero a suon di prestazioni da incorniciare e risultati a dir poco eccezionali, riuscendo a battere avversarie ben più quotate ed esperte (la Francia vicecampione d’Europa, la Spagna campione del mondo e d’Europa in carica, il Brasile, l’Italia e la Lituania) e a centrare uno storico quinto posto finale nella Coppa del mondo disputatasi tra Filippine, Giappone e Indonesia. La squadra guidata dal coach italiano Luca Banchi, già campione d’Italia con l’Olimpia Milano nel 2013-2014, ha messo in mostra un gioco corale da applausi, spettacolare ed efficace, tanto da risultare la squadra con più triple segnate nella competizione dal 1994.
Tra i tanti giocatori protagonisti nella memorabile spedizione lettone alla FIBA World Cup 2023, spicca Artūrs Žagars, playmaker classe 2000 che ha chiuso il torneo con medie di 12.4 punti, 2.6 rimbalzi e 7.4 assist col 49% dal campo e il 42% da dietro l’arco in otto partite. In particolare, il 23enne nativo di Riga si è fatto apprezzare nella storica vittoria per 88-86 con la Francia nella seconda gara della prima fase a gruppi (match che ha decretato l’uscita di scena dei francesi), mettendo a referto ben 22 punti, 2 rimbalzi, 5 assist e 2 recuperi col 73% al tiro (8/11) e il 60% da tre (3/5), e nel quarto di finale perso 81-79 con i futuri campioni del mondo della Germania (24 punti, 2 rimbalzi e 8 assist con 9/17 dal campo e 4/8 dalla lunga distanza).
Nell’ultima gara, lo spareggio per il quinto e sesto posto vinto 98-63 con la Lituania, Žagars ha fatto registrare appena 4 punti, tutti dalla lunetta (0/7 al tiro), ma ha trovato comunque il modo di risultare decisivo con gli assist, servendo ben 17 passaggi vincenti ai compagni (di cui 10 nei primi due quarti), ritoccando così il record di assist in una singola partita della Coppa del mondo, che apparteneva al croato Toni Kukoč e al sudsudanese Carlik Jones (15 a testa, rispettivamente contro la Cina nel 1994 e contro l’Angola quest’anno). Nel corso del torneo, la giovane guardia numero 55 ha dunque sfoggiato il meglio del proprio repertorio, dimostrando di essere un giocatore in grado di fare la differenza nei momenti importanti e di saper creare per se stesso e per i compagni con grande maestria e una facilità quasi irrisoria.
23 anni compiuti lo scorso 21 aprile, Žagars ha sfruttato la vetrina del Mondiale per farsi conoscere al mondo, ripagando appieno la fiducia riposta nei suoi confronti da coach Luca Banchi e risultando tra le stelle più luminose del firmamento lettone. Non è dunque un caso che il suo nome, pressoché sconosciuto ai più prima dei Mondiali FIBA 2023, sia ora sulla bocca di tutti gli appassionati e che numerose squadre europee di prima fascia siano rimaste incantate dalle sue prestazioni nella Coppa del mondo. A spuntarla è stato il Fenerbahçe, che lo ha messo sotto contratto per tre anni per poi girarlo in prestito ai lituani dei BC Wolves, con cui prenderà parte all’EuroCup. Žagars ha già militato in Lituania lo scorso anno, tra le file del Nevėžis, che a sua volta lo aveva prelevato dagli spagnoli della Joventut Badalona.
Questi ultimi proprio lo scorso anno decisero di non rinnovargli il contratto dopo averlo avuto nel proprio roster per cinque stagioni (2017-2022). Una decisione che potrebbe presto diventare un vero e proprio rimpianto per la squadra catalana, con l’esterno lettone che si appresta a raggiungere la definitiva consacrazione ad alti livelli in Europa dopo un Mondiale indimenticabile con la maglia della sorprendente Lettonia. Nel torneo, Žagars è stato chiamato a sostituire il classe ‘89 Jānis Strēlnieks, out a causa di un infortunio rimediato a marzo scorso nella sfida di Champions League tra il suo AEK Atene e il Galatasaray. Un’assenza pesante, cui si è poi aggiunta quella di Kristaps Porziņģis, il più forte e talentuoso cestista lettone in circolazione. Nonostante ciò, la Lettonia è riuscita a scrivere importanti pagine della sua storia cestistica, anche grazie all’apporto di Artūrs Žagars in cabina di regia, con le sue prestazioni che hanno attirato l’interesse anche di numerosi scout NBA.
In attesa di capire se potrà realmente avere una chance di ritagliarsi uno spazio oltreoceano, la point guard lettone si appresta a vivere un nuovo capitolo della sua carriera, con l’obiettivo di continuare a divertire e a divertirsi a suon di giocate d’alta scuola e prove memorabili, per lasciare il segno in Europa e dare continuità a quanto di buono fatto nella spedizione asiatica con la sua Lettonia. Se ad alcuni i Mondiali non suscitano emozioni particolari (si pensi, ad esempio, agli Stati Uniti, che storicamente snobbano la competizione e hanno occhi solo per le Olimpiadi), per Žagars la Coppa del mondo ha rappresentato quel metaforico treno che passa una sola volta nella vita. Il 23enne non solo ci è salito in perfetto orario, ma ha anche vissuto un viaggio stupendo insieme ai suoi connazionali. Il Mondiale, per lui, è stato un vero e proprio trampolino di lancio che gli occorreva per dare una significativa svolta alla sua carriera.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: FIBA Basketball World Cup
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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