Geolier trionfa alla quarta serata di Sanremo 2024 dedicata alle cover. Il cantante napoletano si è esibito con Gué, Luché e Gigi D’Alessio in un medley dal titolo “Strade”. Nel podio di questa sera speciale, Angelina Mango e Annalisa.
Una grande serata di musica, ogni anno la più bella del Festival, che ha visto protagonista tutti e 30 cantanti in gara con i loro ospiti. Ad affiancare Amadeus nella conduzione, Lorella Cuccarini che prende il testimone da Teresa Mannino che ha, invece, co-condotto la terza serata. Presente al Teatro Ariston anche Alberto di Monaco.
Un vero e proprio spettacolo nello spettacolo con l’esibizione di alcuni dei “mostri sacri” della musica italiana come Gianna Nannini, Roberto Vecchioni, Riccardo Cocciante e Umberto Tozzi. Non sono poi mancati gli omaggi e i ricordi di altri grandi della nostra musica come Fabrizio De André, Ennio Morricone, Antonello Venditti.
La quarta serata del Festival di Sanremo, dedicata alla cover, si apre con Sangiovanni che canta insieme alla cantante spagnola, Aitana, il proprio brano Farfalle sia in italiano che in spagnolo. Segue Annalisa che, insieme a La Rappresentante di Lista e il Coro Artemia, si esibisce con Sweet Dreams. È il momento, poi, di Rose Villain che porta sul palco dell’Ariston una grande della musica italiana come Gianna Nannini. Le due mettono su un medley con Scandalo, Meravigliosa creatura e Sei nell’anima.
Lo spettacolo continua con Gazzelle che, insieme a Fulminacci, portano un classico della musica italiana come Notte prima degli esami. Il pubblico dell’Ariston va in visibilio quando, i The Kolors, in coppia con Umberto Tozzi, omaggiano il cantante piemontese con un medley dei suoi successi come Ti amo, Tu e Gloria.
Emozione, anzi grandissima emozione, quando Alfa sale sul palco con un gigante della musica italiana come Roberto Vecchioni. “L’incontro tra un ragazzo del 2000 e uno dei più grandi e importanti autori italiani“, li introduce Amadeus. I due si esibiscono con Sogna, ragazzo sogna che strappa una calorosa standing ovation al pubblico dell’Ariston che si alza in piedi per omaggiare “Il professore”.
Ingresso pirotecnico per Lorella Cuccarini che entra in sala cantando e ballando – prima con una bambina, poi con il corpo di ballo e, infine, con Fiorello – le sigle di “Fantastico” (programma di successo Rai degli anni ottanta), Io Ballerò e La notte vola. A farle da spalla, come detto, nella parte finale dello sketch Fiorello che imita l’interprete di Sugar sugar, Manuel Franjo. A tal riguardo, rifacendosi al “caso Travolta”, lo showman siciliano ironizza sulla propria prestazione dichiarando: “La prima cosa è che non vi do la liberatoria”.
La gara riprende con i BNKR44 che, insieme a Pino D’Angiò, portano Ma quale idea. Subito dopo, è il momento di un altra coppia che emoziona il pubblico in sala con Irama che accompagnato da Riccardo Cocciante si esibiscono con Quando finisce un amore.
Tocca, poi, alla coppia composta da Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani che fanno un medley dei pezzi, Che sia Benedetta e Occidentalis Karma, che li videro protagonisti nel Festival del 2017. Grandi emozioni e altra standing ovation per i Santi Francesi che, insieme a Skin, si esibiscono con un Hallelujah da brividi.
Dopo una piccola interruzione, la gara continua con i Ricchi e Poveri che fanno ballare tutto l’Ariston, insieme a Paola e Chiara, cantando due brani impressi nella storia della musica italiana come Sarà perché ti amo e Mamma Maria.
Amadeus ospita, poi, il due volte campione (finora) di MotoGp Pecco Bagnaia che, dopo una rapida chiacchierata con il conduttore, presenta Ghali che si esibisce con Ratchopper con un medley dal titolo “Italiano vero”. Un omaggio al grande Toto Cutugno ma anche alla sua storia e alle sue origini (parlando di Ghali). Momenti di bella musica uno dietro l’altro con Clara che, accompagnata da Ivana Spagna e il Coro Voci Bianche, si esibiscono con Il cerchio della vita.
Scende le scale dell’Ariston anche Loredana Bertè che, insieme a Venerus, canta Ragazzo mio dedicando l’esibizione al direttore del palco, Pippo Balestrieri, a Sanremo da 41 anni. Si arriva a metà gara con Geolier che mette su un medley a quattro (dal titolo “Strade”) con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio.
Piccola interruzione alla gara con Amadeus che ospita sul palco Margherita Buy ed Elena Sofia Ricci che presentano il film “Volare” dal prossimo 22 febbraio al cinema.
Arriviamo, dunque, al toccante ricordo di Angelina Mango che porta sul palco dell’Ariston il brano, La Rondine, cantata proprio dal papà venuto a mancare nel 2014. La cantante, figlia d’arte, si esibisce insieme al Quartetto D’archi Orchestra di Roma. Alla fine dell’esecuzione, una lunghissima standing ovation per celebrare Pino Mango.
Da un momento emozionante a uno “danzante” con Alessandro Amoroso che si esibisce con i Boomdabash in un medley tutto salentino che torna a far ballare il pubblico in sala. È la volta, poi, di Dargen D’Amico che omaggia il maestro Ennio Morricone con la Babelnova Orchestra.
Tra il pubblico presente in platea anche la pattinatrice italiana Carolina Kostner che regala ad Amadeus una sua tuta di quando gareggiava. Continua poi la gara con Mahmood che, insieme al gruppo sardo Tenores di Bitti, si esibisce con Come è profondo il mare del grande Lucio Dalla.
“Senza agricoltura non c’è vita, non c’è sovranità alimentare, non c’è libertà; chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che con rispetto, amore e dignità ci hanno portato a coltivare il valore della terra e di ciò che rappresenta, con il solo e unico obiettivo di lasciare un mondo migliore ai nostri figli”, recita un passaggio del “Discorso per Sanremo” scritto dagli agricoltori in protesta in queste settimane.
“Protestiamo quindi per difendere la DIGNITA’ di tutti gli agricoltori e per chiedere con forza che venga corrisposto il GIUSTO VALORE alle nostre produzioni. Un Futuro all’Agricoltura e al Made in Italy Tutto questo semplicemente perché senza agricoltura non c’è vita, non c’è sovranità alimentare, non c’è libertà; chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che con rispetto, amore e dignità ci hanno portato a coltivare il valore della terra e di ciò che rappresenta, con il solo e unico obiettivo di lasciare un mondo migliore ai nostri figli”, recita un’altra parte del lungo comunicato.
Dopo la parentesi (importante) con la lettera degli agricoltori, la quarta serata del Festival di Sanremo continua con Mr.Rain che, insieme ai Gemelli Diversi e alle “Farfalle Olimpiche“, cantano e ballano sulle note di Mary. Altro momento di bella musica con i Negramaro che duettano con Malika Ayane esibendosi ne La canzone del sole di Lucio Battisti.
È il momento, poi, di Emma che insieme a Bresh omaggiano Tiziano Ferro creando un medley con tre dei suoi successi più grandi: Imbranato, Non me lo so spiegare e Sere nere. Dal trittico di canzoni si passa al trio de Il Volo che accompagnati dal chitarrista di Vasco Rossi, Stef Burns, cantano Who wants to live forever dei Queen.
Si continua con Diodato che rende omaggio al grande Fabrizio De André esibendosi ne Amore che vieni, amore che vai insieme a Jack Savoretti. Dalla delicatezza del cantante di Aosta si passa al punk de LaSad che, insieme a Donatella Rettore, cantano Lamette.
Quello che Amadeus stesso definisce “Colossal musicale” vede protagonista Il Tre che canta insieme a Fabrizio Moro un medley con alcuni dei successi del cantante romano: Pensa, Portami via e Il senso di ogni cosa. Si passa poi a Big Mama che, insieme alle amiche Gaia, La Niña e Sissi, canta Lady Marmalade.
A proposito di Fabrizio Moro, Maninni si esibisce con Ermal Meta con la canzone Non mi avete fatto niente (cantante dal cantante albanese e quello romano nel Festival del 2018 che li vide trionfare). Si arriva al penultimo concorrente in gara, Fred De Palma, che porta un medley degli Eiffel 65 con cui duetta. Chiudono questa quarta serata del Festival, la coppia composta da Francesco Renga e Nek che cantano un medley dei loro brani più iconici.
Prima di scoprire la “Top Five” della serata delle cover, ecco che arriva quello che lo stesso Fiorello – arrivato all’Ariston – ironizzando definisce “un momento storico”: il ritorno dei Jalisse a Sanremo dopo ben 27 anni di assenza (e testi rimandati al mittente). Il duo non può che cantare Fiumi di parole con cui trionfarono nel Festival del 1997. A dirigerli, oltre al maestro De Amicis, anche il maestro Beppe Vessicchio che era il grande assente di questa 74ª edizione.
Archiviata la parentesi dei Jalisse, è il momento di scoprire la “Top Five” della quarta serata votata da tutte e tre le giurie. Al quinto posto troviamo Alfa con Roberto Vecchioni che hanno fatto emozionare il pubblico sia al teatro che all’Ariston. Una posizione più su, al quarto posto, Ghali con Ratchopper.
Nel gradino più basso del podio troviamo Annalisa con La Rappresentante di Lista. Al secondo posto Angelina Mango con l’omaggio fatto al padre mentre, in prima posizione, si classifica Geolier (insieme a Gué, Luché e Gigi D’Alessio) tra i fischi non consenzienti del pubblico dell’Ariston.
Fonte Foto in Evidenza: ANSA
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
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