La seconda serata di Sanremo 2024 prende il via con Amadeus e Fiorello che, davanti all’ingresso dell’Ariston, lasciano (per qualche istante) il ruolo di presentatore al signor Ruggiero. Il nonno d’Italia – diventato famoso grazie alla partecipazione al programma “Viva Rai 2″ condotto dallo showman siciliano – che si esibisce al centro del palco in una versione “rivisitata” (a modo proprio) di Italodisco.
Dopo questa piccola parentesi, si entra nel vivo di questa 74ª edizione del Festival di Sanremo con il programma che vede protagonisti quindici cantanti, presentati dai restanti quindici che invece canteranno nella serata del giovedì. Il primo a inaugurare questo nuovo format è Ghali che presenta Fred De Palma. Tocca, poi, a LaSad che presentano il duo composto da Francesco Renga e Nek. I due, con il loro brano “Pazzo di te”, vogliono rendere omaggio alle canzoni d’amore di una volta. Quelle che si ascoltavano nei Festival “in bianco e nero”.
Esibitisi i primi due cantanti, Amadeus presenta la co-conduttrice di questa seconda serata: vale a dire, la bravissima Giorgia che entra sul palco dell’Ariston cantando il suo celebre pezzo, “E poi”, presentato per la prima volta, trent’anni fa, nella sezione “Nuove Proposte” del Festival di Sanremo del 1994.
Si ritorna subito in gara, con altre quattro esibizioni. Quella di Alfa, presentato da Mr. Rain, e quella di Dargen D’Amico presentato da Diodato. Proprio quest’ultimo, coglie l’occasione da presentatore per complimentarsi con il collega per le parole spese nella prima serata di “cessate il fuoco”. Lo stesso Dargen D’Amico, dopo aver cantato la propria “Onda Alta” in riferimento ai drammi dei migranti, spiega che il discorso della sera prima non voleva essere politico. “Solamente un discorso umano”, aggiunge Diodato.
Si continua con Rose Villain che, nelle vesti da presentatrice, annuncia Il Volo. Il trio, vincitore nell’edizione del 2015, si esibisce con il loro vero e proprio “Capolavoro“. Un brano che esalta la potenza dell’amore che, nonostante le avversità e le difficoltà che si possono incontrare nella vita, rende tutto più prezioso e magico. Un capolavoro, appunto. Si arriva, poi, ai BNKR 44 che presentano Gazzelle con il suo pezzo indie “Tutto qui”.
Il sipario si alza, poi, per uno dei momenti che, per emozione e commozione, è destinato a restare per sempre nella storia del Festival di Sanremo: quello che vede protagonista sul palco dell’Ariston, il maestro Giovanni Allevi che con il suo monologo fa venire la pelle d’oca ai presenti in sala e alle persone a casa incollate alla tv.
“All’improvviso mi è crollato tutto”, inizia così l’intervento del maestro Allevi tornato a calcare un palco a due anni di distanza dalla scoperta della malattia. “Nell’ultimo concerto a Vienna il dolore alla schiena era talmente forte che sull’applauso finale non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello e non sapevo ancora di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi: pesantissima. Ho guardato il soffitto con la sensazione di avere la febbre a 39 per un anno consecutivo”.
Il pianista, compositore e filosofo, visibilmente emozionato racconta: “Ho perso molto: il mio lavoro, i miei capelli, le mie certezze. Ma non la speranza e la voglia di immaginare. Era come se il dolore mi porgesse anche degli inaspettati doni“. Tra questi, spiega il maestro Giovanni Allevi, il capire che “i numeri non contano“. Oppure, “la gratitudine per la bellezza del creato. La gratitudine per il lavoro dei medici. La riconoscenza per la ricerca scientifica, senza la quale non sarei qui a parlare. Per il sostegno che ricevo dalla mia famiglia. Per l’affetto, la forza e l’esempio che ricevo dagli altri pazienti. I guerrieri, così li chiamo”.
Infine, un altro dono: “Quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più. Io sono quel che sono. Noi siamo quel che siamo e, come intuisce Kant alla fine della ‘critica della ragion pratica’, il cielo stellato può continuare a volteggiare nelle sue orbite perfette. Io posso essere immerso in una situazione di continuo mutamento eppure sento che in me c’è qualcosa che permane. È ragionevole pensare che rimarrà in eterno“.
“Io sono quel che sono – continua Giovanni Allevi – voglio andare fino in fondo a questo pensiero. Se le cose stanno così, cosa mai sarà il giudizio dall’esterno? Voglio accettare il nuovo Giovanni. Vado? Vado?”. Quindi si è tolto il cappello che indossava e alla fine ha concluso dicendo: “Com’è liberatorio essere se stesso. Bellissimo. Per onorare la vostra attenzione e per dare forza e speranza alle tante persone che, come me, stanno ancora lottando contro la sofferenza”.
Al termine di quest’emozionante quanto struggente monologo, dopo due anni, il maestro Giovanni Allevi torna a suonare il pianoforte in pubblico esibendosi con il brano “Tomorrow”. Lo stesso pianista, prima di suonare, aggiunge: “Ho due vertebre rotte, e tremore e formicolio alle dita. Non potendo più suonare con il mio corpo, suonerò con tutta la mia anima“.
Grazie Maestro ♥️ @giovanniallevi #Sanremo2024 pic.twitter.com/ucerv4VDQZ
— Festival di Sanremo (@SanremoRai) February 7, 2024
Non è facile dopo momenti carichi di vita, di sofferenza, di forza come quello che ha visto protagonista Giovanni Allevi, ma la gara riprende con i Santi Francesi che presentano Emma. La cantante si esibisce con la sua “Apnea”, un testo che va oltre la superficialità dell’amore raccogliendone le sfumature in un viaggio interiore che porta a vedere le cose sotto una luce diversa.
Da Emma si passa, poi, a Mahmood con “Tuta Gold” presentato da Alessandra Amoroso e al rapper Il Tre che annuncia la nona cantante in gara: Big Mama. Quest’ultima, si esibisce con “La rabbia non ti basta” che vuole raggiungere chi ha sofferto o soffre ancora di violenza domestica e bullismo.
Intorno alle 23, è il momento di salire sul palco del Teatro Ariston per John Travolta che viene presentato e accolto dalla co-conduttrice Giorgia. Lo stesso attore americano, prima, si intrattiene con la cantante italiana e, poi, viene “presentato” ad Amadeus. Quest’ultimo, però, per la prima volta in questa 74ª edizione del Festival di Sanremo, toppa completamente.
Dapprima, in maniera non molto originale, lo stesso Amadeus si esibisce con l’attore americano sulle note delle coreografie dei film che l’hanno reso celebre in tutto il mondo. Dopodiché, senza valorizzare, anzi cercando di ridicolizzare un ospite dalla caratura internazionale come John Travolta, il conduttore esce fuori dall’Ariston dove lo aspetta Fiorello. I tre, anche se l’attore americano sembra abbastanza sconvolto, si esibiscono in una evitabilissima “Qua qua dance” con tanto di cappello di papera che, però, lo stesso John Travolta getta via. Sicuramente, uno dei momenti di maggior imbarazzo nella carriera dello straordinario attore che non è stato valorizzato come si sarebbe dovuto fare.
Archiviata la parentesi (nefasta) con John Travolta, riprende la gara con una delle favorite alla vittoria finale, Angelina Mango, che presenta i The Kolors. La band italiana, con il loro brano “Un ragazzo Una ragazza”, ha già creato un tormentone diffusissimo tra radio e programmi televisivi.
È il momento, poi, di Giorgia, che torna nelle vesti di performer, esibendosi con un bel medley contenente alcuni dei suoi più grandi successi: da Oronero a Quando una stella muore, passando per Gocce di memoria, Di sole e d’azzurro e Come Saprei.
La stessa Giorgia, al termine del proprio medley, viene affiancata da Fiorella Mannoia che annuncia, almeno fino ad oggi, la rivelazione di questo Festival di Sanremo: Geolier che si esibisce con la sua “I p’ me, tu p’ te” interamente in napoletano.
A proposito di Napoli, salgono sul palco dell’Ariston gli attori di “Mare Fuori 4” che mettono in scena una bella performance (contro il Femminicidio) spiegando il concetto di amore con dieci parole significative. Al termine della stessa, si esibiscono cantando l’ormai celebre sigla O’ Mar for.
Si ritorna in gara con l’onorato Sangiovanni che chiama a salire sul palco la mitica Loredana Bertè. “Aspiro a diventare come te”, le dichiara il giovane artista. “Non ti guastare con il tempo”, risponde colei che si esibisce con il brano “Pazza”. Tocca, poi, ad Annalisa con la sua “Sinceramente” che viene annunciata da Maninni.
Viene presentato dai Ricchi e Poveri, invece, Irama che si esibisce con la sua “Tu no”. Un brano ricco di malinconia, che parla di assenza, distanza e nostalgia, facendo leva sul senso di profondo vuoto lasciato da una persona che non fa più parte della propria vita.
A chiudere la seconda serata di Sanremo 2024, ci pensano i Negramaro che chiamano sul palco Clara con tanto di bella presentazione da parte di Giuliano Sangiorgi: “Avevamo vent’anni quando abbiamo fatto il nostro primo Sanremo. Quindi brilla, splendi”.
Infine, prima di leggere la seconda “Top Five” di questo Festival della Musica Italiana, Amadeus ospita l’ex vincitore di Sanremo Giovani, Leo Gassmann. Quest’ultimo, si esibisce con “Tutto il resto è noia” per presentare il film, Califano, che andrà in onda domenica sera su Rai 1.
A conclusione, questa volta per davvero, della seconda serata della 74ª edizione del Festival, arriva la seconda classifica “Top Five” di questo Sanremo 2024. A votare, le radio e il pubblico a casa con il televoto. La parziale e provvisoria classifica, vede al primo posto Geolier seguito da Irama e Annalisa. Al quarto posto, troviamo Loredana Bertè mentre, Mahmood, si conferma in quinta posizione.
La Top 5 Televoto e Giuria Radio della 2ª serata.
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Fonte Foto in Evidenza: Open
Giuseppe Rosario Tosto
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito in sintesi? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).