L‘attesa è finita: è stato ufficialmente proclamato il vincitore di Sanremo 2024: quest’anno a portare a casa la vittoria è la giovane promessa Angelina Mango con il brano “La Noia”.
L’ultimo anno di conduzione di Amadeus, che ci ha accompagnato in questo viaggio attraverso la musica italiana per ben 5 anni, in qualità di direttore artistico, e che ci ha lasciato con un’edizione – nel bene o nel male – indimenticabile.
Spesso i figli d’arte hanno il destino già scritto nel loro cognome. Angelina invece, il destino sembra volerlo scrivere con le proprie mani, aiutata dal suo innegabile talento che l’ha portata dapprima a vincere Amici e adesso a vincere il Festival della musica italiana.
Ventidue anni, una grinta da vendere e tanta creatività: così Angelina Mango, nonostante la giovane età, è riuscita a imporsi nel panorama della musica italiana, creandosi un’identità artistica tutta sua.
Il brano che l’ha portata a questo incredibile traguardo è La noia, una canzone che fa trasparire l’irrefrenabile voglia di fare e la sensazione di invincibilità tipica della sua giovane età: “La noia è tempo e ne rivendico il valore. – ha spiegato la cantante – È tempo che potenzialmente abbiamo a disposizione per noi stessi, in cui possiamo fare cose che piacciono, scoprire cose nuove.”
Con evidenti contaminazioni latino americane – che sono sottolineate anche nel ritornello, che parla della noia come una cumbia – La noia entra in testa già dal primissimo ascolto, ed è destinata a diventare un tormentone, proprio come è successo pochi mesi fa con Che t’o dico a fa’.
“Io mi sento piccola rispetto a tutto questo, però mi avete dato la possibilità di essere me stessa: non mi sono mai sentita cosi tanto compresa. Ho trovato il mio posto e penso di voler fare questo per tutta la vita”. Queste le parole condivise sui social da Angelina prima dell’esibizione che ha sancito la sua vittoria.
A testa alta fino alla fine, nonostante i fischi e le domande indiscrete. Dopo aver vinto la serata cover, grazie alla performance con Gue e Luché, Emanuele Palumbo, in arte Geolier, si è piazzato al secondo posto nella classifica finale.
Simbolo della nuova Napoli, un ragazzo che a soli 23 anni e ad appena 4 anni dal suo debutto ha già conquistato l’Ariston, avendo già una grandiosa carriera alle spalle: 8 dischi di platino e 18 dischi d’oro, senza contare gli oltre 1.3 miliardi di streaming audio e video.
Geolier non è solo il “re” di Napoli: ha unito tutta Italia, facendo innamorare un po’ tutti della realtà partenopea: persino Amadeus ha modificato leggermente il regolamento per permettere la sua partecipazione al Festival, fortemente voluta dal direttore artistico. Il regolamento ufficiale, infatti, prevede che tutte le canzoni in gara siano in italiano: sono concesse solo piccole incursioni dialettali che non inficiano l’italianità del pezzo.
I p’ me tu p’ te è un pezzo totalmente in napoletano – nel pieno stile di Geolier, che non si è affatto stravolto per adattare il pezzo al festival – ma questo non ha ostacolato in alcun modo la sua corsa verso il podio.
Super quotata sia a Sanremo che al Fantasanremo, Annalisa non ci ha deluso neanche questa volta. Ha portato sul palco un’altra hit che ci farà ballare per un bel po’ di tempo: Sinceramente.
“Sinceramente è una canzone di grande auto-affermazione“, racconta la cantante. Un brano che sa già di tormentone, ma che a un ascolto più attento nasconde un messaggio di libertà. Sinceramente è un inno alla rinascita, alla liberazione da tutte le incertezze e fragilità che a volte sembrano paralizzarci, ma da cui è sempre possibile risollevarsi.
Il premio, assegnato dalla sala stampa, è stato conferito a Loredana Berté con il brano Pazza.
Il premio Lucio Dalla va a Angelina Mango con il suo brano La Noia, che ha ottenuto 22 voti in sala stampa.
A ricevere il premio Sergio Bardotti per il miglior testo, assegnato dalla commissione musicale, va a Fiorella Mannoia con Mariposa.
Il Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale, consegnato dal maestro De Amicis, va a Angelina Mango con la Noia.
Pippo Balistieri ha festeggiato il suo 41esimo Festival diretto da dietro le quinte ricevendo il Premio Città di Sanremo. A consegnare il premio l’assessore al turismo di Sanremo, Giuseppe Faraldi, che ha seguito la finale da Villa Nobel.
1 – Angelina Mango – La noia
2 – Geolier – I p’me tu p’te
3 – Annalisa – Sinceramente
4 – Ghali – Casa mia
5 – Irama – Tu no
6 Mahmood Tuta Gold
7 Loredana Berté – Pazza
8 Il volo – Capolavoro
9 Alessandra Amoroso – Fino a qui
10 Alfa – Vai!
11 Gazzelle – Tutto qui
12 Il Tre – Fragili
13 Diodato Ti muovi
14 Emma – Apnea
15 Fiorella Mannoia – Mariposa
16 The Kolors – Un ragazzo una ragazza
17 Mr Rain – Due altalene
18 Santi Francesi – L’amore in bocca
19 Negramaro – Ricominciamo tutto
20 Dargen D’Amico – Onda alta
21 Ricchi e Poveri – Ma non tutta la vita
22 Big Mama – La rabbia non ti basta
23 Rose Villain – Click Boom!
24 Clara – Diamanti grezzi
25 Renga e Nek – Pazzo di te
26 Maninni – Spettacolare
27 – La Sad – Autodistruttivo
28 Bnkr44 – Governo punk
29 – San Giovanni – Finiscimi
30 – Fred de Palma – Il cielo non ci vuole
Alice Maria Reale
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.