BOLOGNA – La nuova ordinanza “anti-degrado” (clicca qui per leggere l’articolo) entrata in vigore da lunedì 8 giugno, ha sconvolto l’intera città di Bologna, provocando proteste non solo da parte dei commercianti indignati per la considerevole perdita ai propri profitti, ma anche dai cittadini e dalle fazioni politiche opposte al sindaco Merola (portavoce principale della restrizione). Sin dal primo giorno in cui l’ordinanza p entrata in vigore, la Confcommercio Ascom si è scherata dalla parte dei commercianti, minacciando di intervenire per vie legali.
Inoltre, la piattaforma Change si è subito prodigata nel raccogliere firme per una petizione, il cui testo cita: «Il sindaco Merola senza alcun preavviso e senza alcuna discussione ha deciso, di imperio, un atto senza precedenti: la chiusura 7 giorni su 7 di tutte le attività economiche del centro storico universitario a partire dalle ore 22. Questo causerà una grave situazione di disagio, oltre 1000 posti di lavori a rischio e senza preavviso, una minore attrattività turistica della città, aumento della vendita abusiva di alcolici, strade buie e pericolose, niente gelati, pizze e panini dopo le 23, dopo un cinema, niente più drink in un locale, concorrenza sleale tra locali interni ed esterni alla zona di chiusura, spegnere la città non è la soluzione dei problemi. Un comune incapace di gestire l’ordine pubblico sulle strade non può scaricare le sue mancanze sui cittadini e le imprese».
Di fronte a tali accuse e problematiche, il sindaco di Bologna si è subito mostrato disponibile nel venire incontro alle imprese concedendo, così, le prime deroghe: il Comune ha concesso un prolungamento dell’orario di apertura a determinati locali (quali Bombocrep, le gelaterie Stefino, delle Moline e Gianni, Oropanzerotto e Zamboni 3-Pizza e Fritti), impegnandosi a garantire maggiore sicurezza: «Con loro abbiamo condiviso l’impegno di prenderci cura delle aree in cui si trovano. L’amministrazione aumenterà i controlli per il contrasto alla vendita abusiva di alcol in strada e loro avranno le deroghe orarie richieste», ha spiegato Merola, ripromettendosi di stringere “patti di alleanza” con tutti i gestori disposti a collaborare per il bene comune.
A quanto pare, quindi, la movida bolognese potrà concedersi una crepês calda nutella e cocco anche dopo le 23,00, con la speranza che, se quanto ripromesso dal sindaco sia vero, si possa gustare con calma a qualsiasi ora della notte senza il timore di imbattersi negli individui pericolosi che pullulano le strade del centro bolognese.
Chiara Forcisi
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Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.