Quanto costerà il V-day all’Europa? Prima della svista della sottosegretaria al Bilancio belga, Eva de Bleeker, nessuno lo sapeva. Tuttavia, grazie allo screenshot di un tweet pubblicato per errore si conoscono i prezzi delle dosi dei vaccini messi in commercio da ognuna delle case farmaceutiche.
I prezzi sono stati riportati dal giornale fiammingo “Het Laatste Nieuws”. Infatti, nonostante la sottosegretaria abbia immediatamente cancellato il tweet, non è stato sufficiente ad evitare che il Hln lo pubblicasse.
Per l’eurodeputato Peter Liese (Cdu Germania), responsabile per la Salute del gruppo Ppe, i prezzi riportati nel tweet pubblicato da Hln sono “realistici”. Secondo la tabella, il vaccino Oxford/AstraZeneca è il più economico (1,78 euro a dose). Per Curevac sono 10 euro a dose, per Sanofi/Gsk 7,56 euro a dose, per Johnson & Johnson 8,5 dollari a dose (circa 7 euro). I prezzi finora erano rimasti riservati per via di una negoziazione per un contratto con Novavax ancora in corso.
I prezzi variano in base ai singoli accordi che l’Europa ha stipulato con le varie case farmaceutiche. Ecco, quindi, quanto costerà ogni dose:
Il più economico dunque sarebbe quello prodotto da Oxford in collaborazione con AstraZeneca, venduto ad un prezzo di solamente €1,78 a dose, mentre quello più costoso sarebbe quello di Moderna, che raggiunge i $18 (quasi i €15 a dose).
Per l’ottenimento di centinaia di milioni di dosi, la Commissione europea avrebbe stipulato anche un contratto con le case farmaceutiche Pfizer e CureVac dal valore di 10 miliardi di euro, come rivelato da un funzionario presente agli incontri . Il contratto di fornitura con Pfizer prevede un piano iniziale di 200 milioni di dosi e 3,1 miliardi di euro, arrivando a un totale di 4,65 miliardi di euroin caso venissero acquistate ulteriori 100 milioni di quantità opzionali.
Allo stesso tempo, l’UE avrebbe stretto con CureVac l’intesa per un costo unitario di 10 euro (come confermato anche dal tariffario pubblicato), con uno sconto rispetto ai 12 euro concordati inizialmente. La distribuzione prevede, all’inizio, 225 milioni di dosi, le quali potrebbero aumentare fino un massimo di 405 milioni. L’impegno per l’azienda tedesca è di iniziare la diffusione entro marzo.
Prima di poter essere acquistato dai governi nazionali al prezzo previsto, il rimedio contro il Coronavirus dovrà, comunque, essere approvato come dall’Agenzia europea per i medicinali. All’interno del contratto è stata inserita una clausola di violazione, la quale, in caso le dosi venissero inviate inizialmente solo agli Stati Uniti, comporterebbe la restituzione del 50% dell’importo sostenuto dai Paesi membri.
Intanto, però, cresce la paura per la il nuovo ceppo del virus, che sembrerebbe essere soltanto più velocemente trasmissibili, non più letale. No panic, dunque!
Maria Giulia Vancheri
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Maria Giulia, che in una parola si definisce logorroica, è una studentessa 24enne di giurisprudenza, a Catania. Dopo anni passati sui libri ha pensato bene di iniziare a scrivere per non infastidire più chi non volesse ascoltare le tante cose che aveva da dire. Riconosce di essere fashion… ma non addicted. Ama il mare e anche durante la sessione estiva non rinuncia alla sua nuotata giornaliera, che le rinfresca il corpo e i pensieri.
Crede fermamente che chi semina amore, raccolga felicità